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Dispensa - Istituto Teologico Marchigiano

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nostro Gesù Cristo‖(1 Ts 1, 2-4). Fede, speranza e carità al genitivo soggettivo, che per<br />

sua natura precisa il soggetto dell‘azione, indica che l‘operosità è propria della fede; che<br />

la fatica, ma anche la sofferenza, il sacrificarsi dandosi senza risparmio, è proprio della<br />

carità; la fermezza, la tenacia e la pazienza è propria della speranza. Così Paolo ricorda la<br />

fede operosa, la carità che si sacrifica e la speranza ferma e tenace dei cristiani di<br />

Tessalonica.<br />

Nello stesso quadro di riferimento di trova Col 1, 3-5: ―Noi rendiamo<br />

continuamente grazie a Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, nelle nostre preghiere<br />

per voi, per le notizie ricevute della vostra fede in Cristo Gesù, e della carità che avete<br />

verso tutti i santi, in vista della speranza che vi attende nei cieli‖ e Ef 1, 15-18: ―Anch‘io,<br />

avendo avuto notizia della vostra fede nel Signore Gesù e dell‘amore che avete verso tutti i<br />

santi, non cesso di render grazie per voi, ricordandovi nelle mie preghiere, perché il Dio<br />

del Signore nostro Gesù Cristo, il Padre della gloria, vi dia uno spirito di sapienza e di<br />

rivelazione per una più profonda conoscenza di lui. Possa egli davvero illuminare gli occhi<br />

della vostra mente per farvi comprendere a quale speranza vi ha chiamati, quale tesoro di<br />

gloria racchiude la sua eredità fra i santi‖. Qui la speranza non è un atteggiamento del<br />

cristiano, ma, in senso oggettivo, il punto di arrivo del cammino di fede in Cristo e della<br />

carità verso i fratelli: la beata speranza (Tt 2, 13), cioè il regno di Dio, la vita eterna.<br />

La stessa scansione, che considera la speranza in senso oggettivo, si trova anche in<br />

Gal 5, 5-6: ―Noi infatti per virtù dello Spirito, attendiamo dalla fede la giustificazione che<br />

speriamo. Poiché in Cristo Gesù non è la circoncisione che conta o la non circoncisione,<br />

ma la fede che opera per mezzo della carità‖. All‘interno della dottrina della<br />

giustificazione, questa dipende dalla fede che dona una vita nuova, ma partecipata nella<br />

speranza. La vita nuova in Cristo, ottenuta mediante la giustificazione, è un dono da<br />

adempiere mediante il precetto della carità.<br />

Sempre nel contesto della giustificazione si colloca Rom 5, 1-5: ―Giustificati<br />

dunque per la fede, noi siamo in pace con Dio per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo;<br />

per suo mezzo abbiamo anche ottenuto, mediante la fede, di accedere a questa grazia nella<br />

quale ci troviamo e ci vantiamo nella speranza della gloria di Dio. E non soltanto questo:<br />

noi ci vantiamo anche nelle tribolazioni, ben sapendo che la tribolazione produce<br />

pazienza, la pazienza una virtù provata e la virtù provata la speranza. La speranza poi non<br />

delude, perché l‘amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito<br />

Santo che ci è stato dato‖. La condizione dell‘uomo giustificato si configura come una<br />

vita tesa al raggiungimento della gloria di Dio, che si esprime nell‘impegno di vivere nella<br />

grazia, portando frutto in ogni situazione.<br />

In un quadro di riferimento ancor più chiaramente escatologico si colloca 1Tes 5,<br />

8: ―Noi invece, che siamo del giorno, dobbiamo essere sobrii, rivestiti con la corazza della<br />

fede e della carità e avendo come elmo la speranza della salvezza‖. La vita nella fedecarità,<br />

condotta nella speranza della salvezza, è descritta secondo il modello del<br />

combattimento, dove fede-speranza-carità sono gli elementi fondamentali dell‘armatura di<br />

Dio che rende il credente capace di resistere agli assalti del maligno (cfr. Rom 13, 11-14;<br />

Ef 6, 10-22).<br />

Secondo un fine parenetico e in un contesto ecclesiologico si esprime Ef 4, 1-6:<br />

―Vi esorto dunque io, il prigioniero nel Signore, a comportarvi in maniera degna della<br />

vocazione che avete ricevuto, con ogni umiltà, mansuetudine e pazienza, sopportandovi<br />

a vicenda con amore, cercando di conservare l‘unità dello spirito per mezzo del vincolo<br />

della pace. Un solo corpo, un solo spirito, come una sola è la speranza alla quale siete<br />

stati chiamati, quella della vostra vocazione; un solo Signore, una sola fede, un solo<br />

battesimo. Un solo Dio Padre di tutti, che è al di sopra di tutti, agisce per mezzo di tutti<br />

ed è presente in tutti‖. L‘impegno dell‘amore reciproco (della carità anche se non

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