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La Progettazione degli Impianti Industriali Meccanici - Ingegneria ...

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1. Il Contesto Produttivo.<br />

1.1.<br />

1.1.1.<br />

IL SISTEMA PRODUTTIVO.<br />

Se dovessimo assegnare un aggettivo ai sistemi produttivi relativi alle applicazioni<br />

meccaniche, certamente esso dovrebbe dar conto della complessità che li contraddistingue.<br />

In effetti, il termine complesso descrive come l’ambiente in cui viviamo, una volta<br />

considerato animato da individui e singoli oggetti, ora è studiato come popolato di sistemi:<br />

di comunicazione, di trasporto, economici, produttivi, urbani, politici, ecc. <strong>La</strong><br />

complessità è penetrata così profondamente nel particolare che ognuno di noi può coglierne<br />

gli indizi nelle cose più elementari, fin nei prodotti che acquistiamo, prodotti<br />

sempre più differenziati per prestazioni, estetica, funzionalità e personalizzazione. 1<br />

Il Prodotto<br />

Consideriamo un prodotto come l’autovettura Tipo della FIAT, inserita in un’ampia<br />

fascia di mercato, quella delle vetture medie del settore automobilistico, con una buona<br />

differenziazione ed un discreto contenuto tecnologico, anche se non eccessivamente<br />

spinto. <strong>La</strong> Tipo si presenta in 12 versioni, con 7 motori, 3 allestimenti, e prevede 18 optional<br />

possibili, 17 colori abbinati a 5 tipi di rivestimenti interni. Considerando i vincoli<br />

di abbinamento imposti tra versioni, motori, optional, colori e rivestimenti, si ottengono<br />

teoricamente 13472 tipi di vetture personalizzate. Le funzioni offerte dalla Tipo, oltre<br />

alle prestazioni tipiche di veicolo di trasporto, comprendono tra le altre: condizionatore<br />

d’aria, tettuccio apribile elettricamente, ABS, air-bag, sedile regolabile in altezza e riscaldato,<br />

econometro, check-control, lunotto termico, strumentazione digitale, alzacristalli<br />

elettrici, impianto di climatizzazione, chiusura centralizzata delle porte, tergifari,<br />

ecc.<br />

Principalmente l’elettronica e l’elettromeccanica hanno permesso di complicare il<br />

prodotto, sia in termini di funzioni extra offerte al cliente, sia in termini di aumento del<br />

numero delle parti, che è direttamente correlato all’introduzione dei nuovi dispositivi. Il<br />

ragionamento fatto per la Tipo può essere esteso ad una quantità enorme di prodotti, soprattutto<br />

quelli di grande diffusione.<br />

Che cosa si intende per complessità del prodotto? <strong>La</strong> sensazione che deriva da<br />

un’osservazione esteriore dell’oggetto, oppure la definizione generata da un più profondo<br />

esame della natura ed origine del prodotto?<br />

Proviamo a dare alla complessità un taglio orientato alla produzione, considerando le<br />

problematiche connesse alla costruzione e realizzazione del prodotto ed alla gestione<br />

dell’iter produttivo. Ad esempio, un livello di complessità è il numero di funzioni offerte<br />

dal prodotto, che ne complica la struttura aumentandone il numero di elementi e sottosistemi<br />

e di interazioni tra le varie parti. A questo si aggiunge la varietà di materiali<br />

utilizzati che richiedono approvvigionamenti differenziati, attrezzature e lavorazioni<br />

specifiche.<br />

Complessità è anche gestire una gamma ampia e diversificata come quella delle quasi<br />

14.000 personalizzazioni della Tipo, dove, pur essendo predeterminate le combinazioni<br />

produttive, rimane elevata la variabilità dei volumi e del mix.<br />

1 R. Castagna, A. Roversi, Sistemi Produttivi, Isedi - Politecnico di Milano, 1995.<br />

- 1.2 -

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