Un balcone sui balcani - Carote e Lilla
Un balcone sui balcani - Carote e Lilla
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del bosco, con gli elfi e con le fate e perché sento la voce degli<br />
alberi...” La madre guarda il figlio compassionevolmente,<br />
aspettandosi che, da un momento all'altro, l'interlocutore trovi<br />
una scusa per congedarsi, come succede di solito quando Rade<br />
parla di quelle sue cose...<br />
Ma sembra che questa volta le cose vadano diversamente: il<br />
preside è molto attento e, anzi, sembra che accolga con<br />
entusiasmo quanto sta ascoltando.<br />
Mentre aggiusta lo scaffale, Michele respira e protegge il<br />
gruppo, creando una bolla che allontana il pessimismo e<br />
l’insicurezza della madre.<br />
Ora, prende la parola il preside:<br />
“Comprendo quel che dici, ragazzo. Che ne dici se facessimo<br />
una lezione nel parco, un’ora alla settimana? Potremmo<br />
incontrare ogni volta un albero diverso, e ogni volta sentir<br />
raccontare una storia diversa. Tu potresti essermi d'aiuto e fare<br />
tutor ai ragazzi che accompagneremo. Che ne dici?”<br />
Rade accoglie<br />
con grandi<br />
sorrisi questa<br />
possibilità: se il<br />
Mae.., cioè, il<br />
Preside, gli<br />
propone di far<br />
da tutor ad<br />
aspiranti<br />
supereroi, vuol<br />
dire che le<br />
lezioni stanno<br />
andando bene!<br />
Anche la madre è entusiasta. Per la prima volta, si trova di<br />
fronte ad un uomo che capisce perfettamente il figlio.<br />
Michele, dal canto suo, si ritrova di colpo a Tara, di nuovo sul<br />
sentiero per l’appuntamento con Nicoletta.<br />
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