Un balcone sui balcani - Carote e Lilla

“Sì, Petar, soffrivo perché volevo che seguissi le mie orme,
che diventassi come me, mi sono comportato con te come mio
padre si era comportato nei miei confronti...”
“Zio, ti auguro che tu riesca a perdonarti, pregherò per te. Sai,
in questi anni, ho scritto molte opere”.
Il Maestro fa apparire una libreria, dove ci sono i libri di Petar.
“Alcuni parlano di guerre e di lotte e vorrei che tutta la rabbia
che ho riposto in queste opere diventi speranza di pace per i
popoli che le leggeranno. Il coraggio della pace.”
“Grazie, Petar, finalmente anch’io ho trovato la pace. Spero
che Dio mi perdoni.” Dice l’anziano mentre si allontana.
Rade e il Maestro tornano nello studio del principe vescovo.
Petar è addormentato sopra il libro aperto. “Andiamo prima che
si svegli.” Dice il Maestro, Rade lo segue.
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