Un balcone sui balcani - Carote e Lilla
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amico... chissà se sarei in grado di coltivare un’amicizia con<br />
una persona così in gamba... è anche più grande di me...”<br />
Michele si ferma, stremato:<br />
“Com’è possibile che mi senta tanto stanco? La città,<br />
all’interno delle antiche mura, non supererà il chilometro.<br />
Piuttosto, quei pensieri...Di punto in bianco mi sono sentito<br />
incapace di fare un solo passo in avanti... Tutto quel peso... Ci<br />
vuole luce! Pensieri di gioia! Ad esempio, il viaggio per Bar,<br />
l’incontro con Nicoletta o quando ho ricevuto le istruzioni sulla<br />
caccia al tesoro!” E la luce arriva: ogni memoria felice è<br />
un’onda di luce che, dalla collina, si riverbera fino al mare!<br />
Nicoletta, appena scesa dal traghetto, si è diretta all’ulivo<br />
millenario di Mirovica, a metà strada fra la città nuova e la<br />
vecchia. Tutti lo conoscono in zona: basta mostrare ai locali la<br />
foto dell’ulivo e si ricevono indicazioni precise per trovare la<br />
stradina che conduce all’albero.<br />
Chissà perché non ne ho parlato a Michele: il pensiero la<br />
distrae per una frazione di secondo. Quando si concentra<br />
nuovamente sul paesaggio, tutto è cambiato: sono scomparse le<br />
automobili, le casupole sparse sono diventate capanne in stile<br />
bizantineggiante: sembra un villaggio di epoca tardo-romana:<br />
“Potrei essere capitata nel V sec. d.C., quando l’area era già<br />
passata all’Impero romano d’Oriente”.<br />
La perlustrazione visiva della zona si interrompe bruscamente:<br />
sotto un ulivo secolare, due ragazzi si stanno azzuffando!<br />
Nicoletta si guarda intorno in cerca d’aiuto, ma s’accorge che<br />
gli uomini dei villaggi cui appartengono i ragazzi si stanno<br />
organizzando per unirsi allo scontro...<br />
“Aiuto!” E' la preghiera della donna.<br />
“Richiesta ricevuta!”, esclama un vocione, che la fa sussultare.<br />
“Sei.. sei l’Ulivo?” Si scuote la donna.<br />
“In radici e foglie! Tu muovi i miei rami, al resto penso io.”<br />
Come raccomandato dall’Ulivo, Nicoletta ne muove i rami<br />
bassi: con destrezza, l’albero immobilizza i contendenti, li<br />
disarma e poi si rivolge ad essi, con voce gentile:<br />
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