Un balcone sui balcani - Carote e Lilla

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Montenegro, questa volta all’interno del paese. “Siamo a Cetinje”, si stupisce la regina. “Ivan ha spostato qui la capitale del regno, al sicuro dai turchi e dalle insidie provenienti dal mare”, spiega Rade, stupendosi ancora delle parole che fioriscono immediate sulle sue labbra. Possa il tuo cuore non essere mai una fortezza. Possa il tuo amore Risplendere. Possa quella luce attirare gli altri alla pace. 8
“Da dove arrivano tutte queste informazioni direttamente nella mia mente?” Si chiede. Ma la regina continua con le domande: “E qual luce brilla nel monastero, di fronte al palazzo reale?” “Osservate con i vostri occhi, Maestà”. I due volano all’interno del palazzo e giungono alla stamperia sotterranea dove, a soli 40 anni dall’invenzione di Gutenberg, è stato realizzato il primo volume a stampa del regno. La regina sfiora le pagine di spessa carta color avorio, incisa dai caratteri neri, ordinati. Le sembra di trovarsi davanti alla materializzazione della conoscenza. Ora rivede con gli occhi della memoria il figlio entrare in città, il giorno precedente di vent’anni fa, con la stampatrice a tracolla, e quel che vede è un uomo lungimirante, disposto a mettere da parte l’immagine del re potente, servito e riverito, disposto al sacrificio pur di portare a termine l’opera di arricchimento spirituale, oltre che materiale, del suo paese. “Questa macchina è cibo per l’anima, ha detto Ivan. E lo ha detto perché sa che l’anima si nutre di segni, regina, proprio come quelli che avete qui di fronte.” <strong>Un</strong> principe-vescovo degno di questo nome, ecco cosa vede adesso la donna, quando apre gli occhi nella sua camera, dopo averli chiusi .... per un solo battito di ciglia! 9
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