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TESI DES HAYES - UniCA Eprints - Università degli studi di Cagliari.

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infatti, era stato attraversato da “tensioni e fermenti” che hanno anticipato la più matura stagione<br />

delle riforme boginiane 20 .<br />

Così Giuseppe Ricuperati avvalora questa tesi rifacendosi a quanto sostenuto dal più fidato<br />

collaboratore <strong>di</strong> Bogino, Pierantonio Canova, che nella sua Relazione anticipava già ai primi anni<br />

Cinquanta del Settecento le tensioni riformistiche 21 . Per Gianni Murgia, invece, l’anonimo giu<strong>di</strong>ce<br />

sardo della Reale U<strong>di</strong>enza autore della veri<strong>di</strong>ca Rellatione scritta tra il 1718 e il 1719 fu un<br />

“precursore” del riformismo boginiano 22 . Pubblicata <strong>di</strong> recente, questa relazione colloca agli inizi<br />

del dominio sabaudo il delinearsi dei primi progetti tesi alla modernizzazione dell’isola 23 . In questo<br />

modo perde vigore il ruolo demiurgico che Franco Venturi aveva assegnato a Bogino ne Il Conte<br />

Bogino, il Dottor Cossu e i Monti frumentari (1964) 24 .<br />

È pertanto necessario riconfrontarsi con la politica boginiana nell’isola, da rivedere alla luce<br />

<strong>di</strong> una più scrupolosa indagine dei documenti. Affidandomi agli archivi isolani e piemontesi (Torino<br />

e Biella) ho tentato d‘incrociare tra loro le fonti più <strong>di</strong>verse per collocazione e tipologia 25 . Era un<br />

modo per restituire organicità a progetti le cui tracce risultavano <strong>di</strong>sperse in vari fascicoli<br />

documentali. Anche se solo per il periodo del viceregno <strong>di</strong> Des Hayes, ho cercato <strong>di</strong> delineare le<br />

forme in cui lo Stato sabaudo amministrava il territorio, il ruolo svolto da quei poteri concorrenti<br />

per il contenimento dei quali la corona sabauda avviò una dura battaglia politica, le prassi e le<br />

procedure che venivano seguite nell’elaborazione dei progetti <strong>di</strong> riforma e, per finire, le resistenze<br />

opposte dai ceti <strong>di</strong>rigenti locali alle innovazioni. L’ambizione è quella <strong>di</strong> ricostruire o rivalutare gli<br />

attori protagonisti della stagione riformista, e in primis proprio la figura del viceré.<br />

Interme<strong>di</strong>ario tra il centro <strong>di</strong> potere torinese e quelli locali detenuti dall’aristocrazia e dal<br />

clero, il viceré doveva coniugare con abilità e destrezza le istanze <strong>di</strong> mutamento provenienti da<br />

20<br />

A. Mattone, Istituzioni e riforme nella Sardegna del Settecento, in «Dal trono all'albero della libertà. Trasformazioni e<br />

continuità istituzionali nei territori del Regno <strong>di</strong> Sardegna dall'Antico regime all'età rivoluzionaria», Atti del Convegno<br />

Torino, 11-13 settembre 1989, vol. I, Ministero per i Beni culturali e ambientali, Ufficio centrale per i beni archivistici,<br />

Roma 1991, p. 330. Sul tema si vedano anche: Bulferetti (a cura <strong>di</strong>), Il Riformismo settecentesco in Sardegna. Testi e<br />

documenti per la storia della Questione sarda, Fossataro, <strong>Cagliari</strong> 1966; G. Ricuperati, I volti della pubblica felicità,<br />

cit.; A. Girgenti, Vittorio Amedeo II e la cessione della Sardegna: trattative <strong>di</strong>plomatiche e scelte politiche, in «Stu<strong>di</strong><br />

Storici», XXXV, 3, 1994; P.P. Merlin, Per una storia dei viceré nella Sardegna del Settecento: gli anni <strong>di</strong> Vittorio<br />

Amedeo II, in P.P. Merlin (a cura <strong>di</strong>), Governare un regno, cit.; G. Tore, Viceré, segreterie, cit.; G.G. Ortu, Vent’anni<br />

dopo la Sardegna sabauda, in P.P. Merlin (a cura <strong>di</strong>), Governare un regno, cit.<br />

21<br />

G. Ricuperati, I volti della pubblica felicità, cit., pp. 201-202 (cfr. P.A. Canova, Relazione della Sardegna regnando<br />

C. Emanuele III ed essendo suo ministro per li negoziati <strong>di</strong> quel Regno il conte G. Bogino, cioè dal 1755 al 1773 <strong>di</strong>stesa<br />

da Pietrantonio Canova, già primo Ufficiale <strong>di</strong> quella Segreteria, manoscritto ST.P., 302, Biblioteca Reale <strong>di</strong> Torino).<br />

22<br />

G. Murgia, La Sardegna durante la dominazione austriaca in una relazione <strong>di</strong> un Anonimo, precursore del<br />

riformismo sabaudo nell’isola, in «Annali della Facoltà <strong>di</strong> Scienze della Formazione dell’<strong>Università</strong> <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong>», n.s.,<br />

XXVII, I, 2004, pp. 169-236.<br />

23<br />

Cfr. anche G. Tore, Viceré, segreterie, cit., pp. 299-303. I progetti in questione riguardavano il piano economico (dal<br />

commercio all’esportazione dei cereali, dalla lotta all’usura alla promozione <strong>di</strong> colture specializzate e all’impianto <strong>di</strong><br />

manifatture nell’isola).<br />

24<br />

F. Venturi, Il Conte Bogino, il Dottor Cossu e i Monti frumentari, in «Rivista Storica Italiana», II, 1964.<br />

25<br />

Spesso si ha a che fare con una documentazione <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficile reperimento a causa della sua ubicazione in fon<strong>di</strong> e<br />

sezioni ampi e <strong>di</strong>versi (politico, economico, giuri<strong>di</strong>co, ecclesiastico).<br />

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