TESI DES HAYES - UniCA Eprints - Università degli studi di Cagliari.
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Conferme vengono anche dalle “prove <strong>di</strong> Nobiltà, Vita e Costumi”, presentate da Clau<strong>di</strong>o<br />
nel 1702 all’or<strong>di</strong>ne dei Santi Maurizio e Lazzaro: i Des Hayes erano <strong>di</strong> antica nobiltà e detentori<br />
della giuris<strong>di</strong>zione feudale <strong>di</strong> alcune terre francesi 46 . Peraltro, gli statuti <strong>di</strong> quest’or<strong>di</strong>ne<br />
cavalleresco, uno dei più importanti <strong>di</strong> casa Savoia, prevedevano che le insegne fossero conferite<br />
solo a chi avesse <strong>di</strong>mostrato il possesso dei quattro quarti <strong>di</strong> nobiltà.<br />
La nomina della contessa Teresa a dama <strong>di</strong> palazzo della regina, nel 1740, <strong>di</strong>mostrerebbe il<br />
consolidarsi del prestigio a corte della famiglia Des Hayes 47 . Dopo <strong>di</strong>eci anni al servizio delle<br />
principesse, ella meritò persino l’onore <strong>di</strong> occupare a corte il posto vicino a quello <strong>di</strong> un’importante<br />
figura, la contessa <strong>di</strong> Leynì. Zelo, buone maniere e affabilità le avevano consentito una progressione<br />
<strong>di</strong> rango che <strong>di</strong>ede sempre maggiore lustro alla famiglia.<br />
Scarse sono le notizie sul futuro viceré Vittorio Lodovico. Dalle patenti risalenti all’agosto<br />
del 1724 si ricava che venne ammesso dal senato <strong>di</strong> Dorzano alle sedute del comune 48 . Al gennaio<br />
del 1728 risale l’investitura <strong>di</strong> alcuni territori <strong>di</strong> Asigliano, passati a Vittorio per testamento paterno<br />
del <strong>di</strong>cembre del 1718 49 . Il titolo comitale giunse l’8 giugno del 1733 con l’investitura <strong>di</strong> Dorzano,<br />
feudo del biellese che il padre Clau<strong>di</strong>o aveva acquistato nel 1719 dal conte Gaspare Francesco<br />
Balegno 50 . Al titolo <strong>di</strong> conte <strong>di</strong> Dorzano aggiunse quello <strong>di</strong> signore <strong>di</strong> Mussano quando, nel 1757, la<br />
prima moglie Barbara Felice Domenica Balegno, alla morte del padre Francesco, ne fu investita,<br />
con <strong>di</strong>gnità comitale per parte femminile 51 .<br />
D. Cerutti, Storia <strong>di</strong> Vittorio Amedeo II, III e<strong>di</strong>zione, 1897, nella Biblioteca Reale <strong>di</strong> Torino. Nativo <strong>di</strong> Chartres, egli fu<br />
naturalizzato in Piemonte con patenti del 1697. Nominato dapprima luogotenente generale, poi governatore <strong>di</strong> Vercelli e<br />
provincia, nel 1698 si impose all’attenzione del sovrano con la dura repressione della ribellione <strong>degli</strong> abitanti <strong>di</strong><br />
Mondovì, ostili alla pubblicazione <strong>di</strong> una gabella del sale. Si <strong>di</strong>stinse ancora nel 1704 in occasione della <strong>di</strong>fesa <strong>di</strong><br />
Vercelli da un attacco francese.<br />
46<br />
Archivio privato Balbiano <strong>di</strong> Colcavagno, Duplicato <strong>di</strong> Prove <strong>di</strong> Nobiltà, Vita, e Costumi del Sign. Clau<strong>di</strong>o D’Hallot<br />
Sign. Di Des Hayes, fatte avanti l’illustrissimi Sig. Conti Carlo Giuseppe <strong>di</strong> Ricaldone, e Carlo Emanuele Della Rocha<br />
Cavalieri de Santi Maurizio, e Lazzaro, e Commessarj da’ S.A.R. Generale Gran Maestro deputati, 1702.<br />
47<br />
G. Galli Della Loggia, Cariche del Piemonte, cit., vol. 3, appen<strong>di</strong>ce 3, p. 54.<br />
48<br />
Archivio <strong>di</strong> Stato <strong>di</strong> Biella (d’ora in avanti ASBI), Comune <strong>di</strong> Dorzano, m. 73, Pratiche dal 1581 al 1841. Buona<br />
parte della documentazione rinvenuta riguarda poi atti notarili per l’acquisto <strong>di</strong> nuove terre e la locazione <strong>di</strong> case e<br />
proprietà terriere nel vercellese, tra Pertengo e Asigliano. La maggior parte dei contratti <strong>di</strong> affitto risultano successivi al<br />
‘72.<br />
49<br />
AST, Archivio privato, Porporato, vol. 34, mazzo 6-7 Z, fascicolo 147, Estratto d’Investitura delli 14 Maggio 1732<br />
ricevuta da Sua eminenza il Sig. Car<strong>di</strong>nale Ferrero Vescovo <strong>di</strong> Vercelli per li beni <strong>di</strong> Asigliano.<br />
50<br />
AST, Controllo finanze, Patenti, (1717-1801), De Hallot Des Hayes, 8 giugno 1733.<br />
51<br />
Il conte Des Hayes sposò Barbara Balegno a Torino, nell’aprile del ‘41, e sempre a Torino si unì in seconde nozze<br />
con Anna Maria de Condray d’Allinge, vedova del conte Stefano Martanaro <strong>di</strong> Viancino, , nel 1767 (cfr. R. Pod<strong>di</strong>ne<br />
Rattu, Biografia dei viceré sabau<strong>di</strong> del Regno <strong>di</strong> Sardegna (1720-1848), E<strong>di</strong>zioni della Torre, <strong>Cagliari</strong> 2005). Ebbe<br />
nove figli: Clau<strong>di</strong>o Gaspare Gaetano, Paolo Alberto, Maria Teresa, Teresa Barbara, Maria Agata, Maria Rosa, Prospero<br />
Gaetano, Luigi Vittorio e Marianna Agata. Due dei suoi figli maschi, Clau<strong>di</strong>o Gaspare Gaetano e Paolo Alberto, come il<br />
padre fecero carriera militare. Il primo, in particolare, <strong>di</strong>venne capitano nel reggimento delle Guar<strong>di</strong>e, primo scu<strong>di</strong>ere<br />
della regina, briga<strong>di</strong>ere nelle armate regie, e nell’‘84 entrò anche lui nell’or<strong>di</strong>ne dei Santi Maurizio e Lazzaro (Archivio<br />
privato Balbiano <strong>di</strong> Colcavagno, Al Conte D. Vittorio Lodovico D’Hallot Des Hayes, e <strong>di</strong> Dorzano mio cugino<br />
Cavaliere del Supremo Or<strong>di</strong>ne della Santissima Nunziata, Cavaliee Gran Croce, Grande Ospidaliere, e Commendatore<br />
della Sacra Religione, ed Or<strong>di</strong>ne Nostro Militare de’ Santi Maurizio, e Lazzaro, Torino, 2 marzo 1784).<br />
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