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Mie care nipoti ... - Cambiailmondo

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travagliata vicenda della guerra e del dopoguerra che ho cercato di raccontare in queste<br />

pagine.<br />

Ma, come accadeva una volta anche nei romanzi, non può man<strong>care</strong> a questo punto, mie<br />

<strong>care</strong> <strong>nipoti</strong>, una piccola morale conclusiva, a vostra edificazione naturalmente.<br />

E quale può essere questa morale, se non la lezione di libertà che ci viene anche dalla<br />

più grande tragedia del ‘900, quale appunto è stata la seconda guerra mondiale, una<br />

guerra tra le più violente e sanguinose che la storia ricordi?<br />

La guerra fu una scelta del nazismo e del fascismo, nella illusione di ridurre il mondo ai<br />

propri piedi e fondare su questo un potere dispotico sui popoli vinti, con il soffocamento,<br />

per chissà quanto tempo, di ogni libertà e democrazia come già era avvenuto in Italia e<br />

in Germania prima della guerra.<br />

Ma per fortuna, grazie al sacrificio di milioni di uomini e donne, le cose andarono<br />

diversamente e il folle sogno di Hitler, il sanguinario capo della Germania nazista, fu<br />

sconfitto!<br />

La guerra, mie <strong>care</strong> <strong>nipoti</strong>, è sempre una bruttissima cosa, soprattutto per i bambini,<br />

perciò bisogna sempre darsi da fare per impedire lo scoppio di nuove guerre, mantenere<br />

la pace e risolvere i contrasti tra i popoli con l’arma della politica e del dialogo.<br />

Ma quando c’è chi ti costringe a ricorrere alla forza, ad accettare la sfida della guerra,<br />

come è accaduto con il fascismo e il nazismo per scongiurare l’incubo di una vita da<br />

schiavi, non bisogna tirarsi indietro, altrimenti i prepotenti avranno sempre ragione e<br />

l’avranno sempre vinta.<br />

Certo, la cosa migliore è prevenire e lavorare con tenacia e convinzione perché i<br />

prepotenti e i malintenzionati siano costretti a rigare dritto, purtroppo però non sempre<br />

un tale obiettivo viene raggiunto e allora succedono i disastri.<br />

Tuttavia, anche in queste circostanze non bisogna rassegnarsi facilmente, occorre al<br />

contrario insistere finché è possibile nella ricerca del dialogo, e solo quando non vi sono<br />

più altre strade da percorrere imboc<strong>care</strong> quella del ricorso alla forza.<br />

La politica, checché ne pensino o dicano gli ignoranti e coloro che speculano<br />

sull’ignoranza, è l’unico, reale strumento che può imbrigliare e sconfiggere chi lavora<br />

contro la pace e si propone di rendere schiavi gli altri uomini.<br />

Ritorniamo così a Tucidide: il cittadino che si interessa agli affari politici fa cosa utile<br />

per sé, per la città e per il mondo e contribuisce in questo modo ad aprire nuovi orizzonti<br />

di progresso alla civiltà umana.<br />

In fondo, questa è la morale, non tanto piccola poi, che si può trarre da un momento<br />

così altamente drammatico della storia più recente del mondo contemporaneo: la<br />

democrazia, a guardar bene, è la vera, grande risorsa del nostro tempo che può aiutare<br />

gli uomini a sconfiggere i prepotenti e a costruire un futuro di pace e di giustizia per gli<br />

individui e i popoli, facendo vivere il dialogo tra di loro e non lo scontro; ed è proprio<br />

nella democrazia la garanzia della pace e della solidarietà tra gli uomini.<br />

Ma che cos’è la democrazia (e la politica) se non soprattutto, assieme a regole e<br />

istituzioni, proprio questo interessarsi, come dice Tucidide, da parte di ogni cittadino<br />

dei problemi del proprio paese e del mondo?<br />

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