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LA CITTA' DEI MALATI, II VOL (1995) - Società Amici del Pensiero

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Dunque non si tratta soltanto <strong>del</strong>la vita quotidiana degli individui,<br />

ma anche <strong>del</strong>lavita quotidiana (come si dice per esempio “vita <strong>del</strong><br />

diritto”) <strong>del</strong>le istituzioni umane;<br />

<strong>II</strong>. e poi un altro. Ma esso differisce radicalmente dal capitolo<br />

appena detto, che è un capitolo supplementare nel suo essere<br />

ritrovato, non solo né anzitutto come capitolo specialistico, bensì a<br />

tutti i livelli, dai capitoli principali a quelli più particolari e persino<br />

occasionali.<br />

Infatti, mentre in quello si tratta <strong>del</strong>la costanza e ubiquità di un<br />

capitolo in più , in questo si tratta <strong>del</strong>la costanza e ubiquità di un<br />

capitolo in meno: è un capitolo senza... voce in capitolo.<br />

Quando impone la sua voce in capitolo, si chiama “La sessualità”<br />

– con giustapposizione ai sessi e duplicazione <strong>del</strong>l‟“umanità” -, cioè<br />

quella astrazione indebita, errore e fonte di errore e di errore<br />

patologico – nonché di danno clamoroso per la vita dei due sessi -,<br />

che ho anche definito come l‟errore filosofico <strong>del</strong>l‟umanità e l‟errore<br />

psicologico <strong>del</strong>la filosofia. [12] Ciò che scandalizza è il doversi<br />

accorgere che la sessualità, o l‟istintività, non è un dato <strong>del</strong>la natura<br />

bensì una Teoria. Un errore per cui l‟ente [13] astratto “la sessualità”<br />

o “il sesso” è asserito come fonte autonoma di pretese, o di diritto<br />

astratto (imperativo, non normativo) quanto al destino di un Soggetto<br />

nel suo rapporto con un Altro nell‟universo di tutti gli Altri.<br />

Richiamo la suddetta fantasia <strong>del</strong>le forbici: è il capitolo da tagliare.<br />

Senza questo taglio – unico caso in cui il “tagliare” non fa censura<br />

ma la toglie – si resta taglieggiati o si diventa taglieggiatori (ma di<br />

regola le due cose insieme). Quando nel capitolo Uomo (homo non<br />

vir, Mensch non Mann) inclusivo <strong>del</strong>la Donna, “la sessualità”ha<br />

voce in capitolo, essa usurpa uomo e donna, i loro sessi, i loro<br />

rapporti, ogni uso e godimento, deportandoli in una dimensione o<br />

“sfera” a sé, astratta, in cui, a breve o lungo andare, non vi saranno<br />

più uomo, donna, sessi, rapporti.<br />

Tagliato il capitolo errato, resta il capitolo in meno: ma non meno<br />

in capitolo – i sessi reali – per il fatto di non avervi voce. Silenzio<br />

non è mutismo: il mutismo è il sintomo patologico che risulta<br />

dall‟avervi, “il” sesso, voce. Il nome (freudiano) di questo capitolo è<br />

13<br />

1314<br />

1415

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