CRAC - Altervista

vocazione di fare poesia, perché è un mestiere difficile e nello stesso tempo appagante ed è
comunque qualcosa che uno sente nell’animo. Ha scritto sedici libri e trentasei CDRom,
perché lavorando anche con i suoni il CDRom è necessario. Avete ancora domande?
- R – [Domanda].
- PS – Sì, l’anno scorso. Mi sono ammalato. Non so come mai mi sono ammalato e per tre
mesi non mi sentivo lucido e quindi non riuscivo a scrivere nulla. Lui pensa che sia stato
perché ha traslocato, ha cambiato casa, e quindi forse lo stress del trasloco ... Se no lui tutti i
giorni lavora.
- R – [Domanda].
- PS – Lui dice che sì. Quando deve fare delle performance proprio si chiude nella sua
gabbietta, nel suo studio, e non ha praticamente nessun tipo di vita sociale. È uno
stakanovista perché lavora tutto il giorno continuamente.
- R – [Domanda].
- PS – Mi dice che non è assolutamente interessato al pubblico, perché quando pensa che un
prodotto suo – sia poetico che artistico – può essere gradito al pubblico, secondo lui, diventa
un’operazione commerciale, quindi non più un’operazione artistica. Lui, in realtà, quello che
sente è proprio cercare di trasformare l’idea in performance. È questo. Poi quello che è il
risultato nasce in realtà da questo.
[Termina qui tanto il nastro della cassetta dal lato A quanto l’incontro con Rod].
Lezione con la lavagna luminosa.
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