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CRAC - Altervista

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col gorgoglio del fiato nella gola<br />

la vita intera è meno di una fola.<br />

3<br />

Ed io che non chiedevo di sapere di chiudermi nel cerchio<br />

della pietra d‟otturare le orecchie ai suoni esterni<br />

d‟accecarmi devoto a un dio crudele<br />

ma d‟annusare il pelo del mio cane<br />

e strusciare la guancia con la polpa<br />

del piedino del gatto ronfolante<br />

e sentire il mistero sulla pelle dell‟acqua che si scava<br />

nella terra la sua sede beata<br />

e stupirmi al lamento della civetta sotto un cielo immenso<br />

colto da ratto e folgorante e intenso<br />

trasbordo temporale in quel d‟infanzia sulla palma dell‟aria<br />

rosa e lieta<br />

al pari d‟una mosca o una farfalla<br />

senza ascendenza alcuna e senza volto<br />

ma sola percezione della brezza<br />

e dell‟amore che sostanzia il mondo…<br />

figlio nel mondo<br />

del padre prendo cura e della madre – nel rispetto del sasso<br />

che sia sasso e dell‟erba che fragile si sposa<br />

col pensiero d‟Eraclito e riposa<br />

nel ventre della vacca e della capra,<br />

nel ventre di quell‟asina fanciulla che m‟onora d‟un fiato<br />

che m‟invita nel senso della terra che è la terra<br />

ov‟anche le parole sono pietre,<br />

aggregati di tempo ed i pensieri<br />

alla ricerca del luogo originale come ciuffi di lana attorno al cardo…<br />

l‟ingombro del mio ego individuale<br />

lascio che gli anni sciolgano d‟un poco – per farmi onore,<br />

per darmi residenza nei canti che provengono dai monti<br />

a fianco d‟un cinghiale o d‟una volpe<br />

nòmade ovunque ed innocente, aspetto.<br />

4<br />

Udite il crepitìo nella carne del monaco che brucia nel Viet-nam<br />

e il lamento dell‟albero che secca<br />

in terra indefinita e a lui straniera.<br />

Udite come il vento della sera<br />

nelle foglie sdrucite colga il nesso<br />

con l‟improvviso vuoto cardinale che sostiene l‟esprimersi del cielo<br />

e non stupisca che la porta chiuda<br />

e si stenda di fiamme un paravento<br />

illusorio e tenace contro il mondo<br />

che s‟aggrega di notte ed è vorace.<br />

Udite la coscienza che proietta frammenti di parole e invocazioni<br />

40

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