CRAC - Altervista

Religione io chiamo
quel che il gatto trasmette – unghiando
e ronfolando e strofinando:
nel non capire
risiedono le forze misteriose,
l‟alfabeto del mondo.
Ascolto, con devoto
atteggiamento, e spero
che il Non Capito sia
benevolo con me,
riconoscente.
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senza denti,
mastico con calma il tempo,
porto il peso delle stelle,
dormo nella rete dei pensieri –
senza denti,
come un vecchio bambino.
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Le lingue delle foglie
leccano
con soave dolcezza
le mie ferite d‟anima
spargendo storie d‟aria
di notti senza luna
d‟aridi tempi con profili di guerra.
Fiori della memoria,
germogliano in cadenza –
un tempo anch‟io ero là,
come non so
né quando: ignota mi è la causa.
La nostalgia allaga.
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Soffia il vento con impeto costante –
la montagna ne vibra
intimamente
e si spoglia di voci carnicine:
sempre montagna, blocco d‟alterità,
difficile al colloquio
ma disposta
ad accogliere assalti nelle gole
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