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Bilancio Sociale 2009 - ATC Torino

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Il C.I.T., dieci anni dopo la sua costituzione, vide ampliato il proprio oggetto sociale<br />

a seguito dell’entrata in vigore della Legge 142/90 trasformandosi in “Consorzio di<br />

Servizi” finalizzato alla promozione della formazione di programmi di riqualificazione<br />

urbana, alla redazione di progetti di opere pubbliche con coordinamento dei<br />

relativi appalti, alla pianificazione e gestione urbanistica, alla costituzione di un<br />

Visione<br />

e<br />

missione<br />

Politiche<br />

e<br />

obiettivi<br />

Risorse<br />

allocate<br />

Interventi<br />

realizzati<br />

Modello interpretativo della Gestione Integrata della Accountability<br />

Risultati<br />

Ottenuti<br />

osservatorio della situazione abitativa, nonché alla programmazione manutentiva<br />

del proprio patrimonio, realizzato o in fase di costruzione.<br />

Tra gli obiettivi programmatici assegnati al consorzio, vanno evidenziati:<br />

• una funzione di organismo di concentrazione e di raccordo delle politiche<br />

a scala metropolitana dei diversi livelli di governo presenti sul territorio, per<br />

quanto attiene il settore abitativo e dei servizi connessi<br />

• un ruolo di supporto tecnico per la programmazione, la progettazione, il recupero di<br />

risorse e l’attuazione dei grandi progetti a scala sovracomunale, in stretto raccordo con<br />

la Provincia, a cui è demandata dalla Legge 142/90, la promozione e il coordinamento<br />

dei processi di ampliamento e riqualificazione dell’area metropolitana<br />

Il C.I.T. per far fronte ai compiti affidatigli dallo statuto, operò così significative modifiche<br />

organizzative e di bilancio che gli permisero di monitorare da un lato, con centri di costo<br />

e spesa autonomi, i costi attinenti l’attività di gestione e di manutenzione ordinaria e<br />

straordinaria del proprio patrimonio immobiliare - costi finanziati pro/quota da tutti<br />

i Comuni consorziati - e dall’altra i costi attinenti l’attività di progettazione, svolta per<br />

conto di alcuni Comuni e dagli stessi interamente finanziata.<br />

Il ruolo del C.I.T. subì un primo notevole depotenziamento con la Legge Regionale<br />

46/95 e s.m. che mise l’assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica<br />

in capo ai Sindaci dei Comuni nel cui territorio è ubicato il patrimonio. Ciò rese<br />

di fatto indisponibili per alcuni soci del Consorzio, ed in primis per il Comune di<br />

20<br />

Eetti<br />

prodotti

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