LA PREISTORIA - Cortebue.it

L’ETÀ DEL BRONZO (2200-900 A.C.)
Nel II millennio a.C. la necessità di controllo delle risorse metallifere (e nel perimetro del
massiccio del Monte Rosa in particolare dell’oro, raccoglibile in superficie nello
Bocchetta dell’Arbola o Albrun Pass
(da Summo Plano)
Pugnale in bronzo dalla
Bocchetta dell’Arbola
(Civico Museo
Archeologico di
Mergozzo)
sbriciolamento delle vene quarzifere) e il ruolo
centrale del territorio elvetico come punto di raccordo
delle vie fluviali di Reno, Rodano e Danubio, su cui si
intrecciano, nelle difficoltà di transito delle foreste
europee, i traffici delle merci strategiche come lo
stagno, dalla Cornovaglia e dalla Boemia, e l’ambra
dalle coste del Baltico, valorizzano sicuramente i
valichi delle Alpi Lepontine e tra essi quello del
Sempione.
Nell’Ossola il commercio dell’età del Bronzo sembra distribuirsi, più
che nell’accentramento sulle vie preferenziali dei valichi più agevoli,
lungo le strade battute dai percorsi della transumanza, sfruttando i
percorsi stagionali per scambi di merci, idee, persone.
Nell’età del Bronzo ed in alcuni momenti dell’età del Ferro ha
sicuramente rivestito un ruolo importante nei contatti tra l’Ossola e
l’Alto Vallese la via che da Baceno attraverso l’Alpe Devero sale a
Pianboglio ed alla Bocchetta dell’Arbola (2409 m.), per poi
discendere per la Valle della Binna e Binn nella valle del Rodano.
Si tratta di un percorso lungo ma con salite abbastanza progressive,
ovviamente limitato ad un uso stagionale, ma ricco di buoni alpeggi
adatti al pascolo bovino.
La frequentazione del passo dell’Arbola è documentata dal
ritrovamento di un pugnale in bronzo databile attorno al 1500 a.C., forse collocato presso
Carta di distribuzione dei pugnali “tipo
Veruno” (da Summo Plano)
il ghiacciaio come offerta votiva.
Ancora nella tarda età del Bronzo (circa 1300-1200
a.C.) la carta di distribuzione di un’inconfondibile
produzione italiana come il pugnale “tipo Veruno”
evidenzia l’utilizzo dei passi ossolani, a partire
probabilmente proprio dal Sempione e dalla stessa via
dell’Arbola, da parte di mercanti e metallurghi
ambulanti.