LA PREISTORIA - Cortebue.it

nell’insediamento di Brig/Waldmatte, sul versante elvetico del Sempione, a conferma di
un percorso che, raggiunte via terra Locarno o Gravellona Toce, poteva fruire della
navigazione del Lago, allora di circa 8 m più alto dell’attuale. L’utilizzo del valico del
Sempione, lungo percorsi di mulattiera che passavano probabilmente sopra le gole di
Gondo, sembra ininterrotto a partire almeno dal VI secolo a.C.
Lo stretto rapporto tra la cultura di Golasecca e la tradizione alpina può essere ricordato
da un aspetto emblematico: la tecnica di costruzione delle baite tradizionali delle Alpi
Occidentali, basata sull’utilizzo di legno e pietra, trova sistematici riscontri sia nelle
abitazioni documentate nel sito di Brig/Waldmatte, sia in quelle degli insediamenti
golasecchiani del VII-VI secolo a.C. a Castelletto Ticino, indagate negli scavi
recenti.
Edificio di Brig-Waldmatte in corso di
scavo (da Summo Plano)
Questa fase è documentata oltre che dal sito di Brig/Waldmatte, dall’occasionale
ritrovamento di sepolture a Montecrestese e Gravellona Toce, che si connotano come
Corredo di sepoltura della prima età del Ferro rinvenuta a
Montecrestese (da Caramella-De Giuli)
Ipotesi di ricostruzione d’una parte del villaggio di
Waldmatte attorno al 500 a.C.
(da Summo Plano)
appartenenti a ricchi guerrieri con armi
di tipologia transalpina, ceramiche a
stralucido e bronzi di importazione
dall’Etruria, e dalle testimonianze del
riparo del Balm d’la Vardaiola all’Alpe
Veglia, dove gli scavi hanno evidenziato
una costruzione probabilmente utilizzata
come bivacco da pastori nel VI secolo
a.C.
La datazione al VI secolo a.C.
corrisponde con un momento favorevole dal punto di vista climatico, in cui il controllo del
valico del Sempione e dei passaggi minori determina un sempre più stretto contatto tra le