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Il segreto dei Templari - Studio SIP.

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„meraviglioso‟, ancor più se tali eventuali meraviglie ci spingono a<br />

considerare atentamente il vero destino del‟uomo.<br />

Ebbene, diciamo allora subito che la nostra civiltà occidentale è<br />

fondata su un‟equivoco che intendo mostrarle subito. A cominciare da<br />

Socrate, Platone e Aristotele, che io considero i massimi rappresentanti<br />

dello Spirito Umano, si è cercato di dare del mondo e <strong>dei</strong> suoi misteri<br />

un‟idea che risultase la più aderente posibile al bisogno del‟uomo di<br />

individuare in qualche modo la Verità. Specialmente Platone ha insistito<br />

con enorme forza sul concetto che ciò che vi è di più spirituale<br />

nel‟uomo non può mischiarsi facilmente agli apetiti inerenti la sfera<br />

sensoriale e che pertanto in noi devono di necessità distinguersi due<br />

aspetti costituzionali chiaramente divergenti e antagonisti: uno rivolto<br />

alla Materia della Creazione per la quale siamo stati posti in essere e<br />

l‟altro alo Spirito che da questa cerca in tutti i modi di liberarci.<br />

Ritengo peraltro asiomatico che la Natura del‟Universo non ha e non<br />

può avere alcuna „spinta‟ spirituale, altrimenti avrebe da tempo cesato<br />

la sua esistenza. L‟unica „ragione‟ che la tiene in piedi credo vada<br />

rintracciata in una sorta di suicidio creativo-distruttivo permanentemente<br />

ed eternamente sempre in azione.<br />

Anche Aristotele, quando teorizzava una Forma per questa Materia,<br />

non si era di molto distaccato dal suo grande precursore, come vogliono<br />

invece far credere diversi ambienti accademici, soltanto aveva cercato di<br />

riportare l‟idea platonica entro limiti più acetabili dala razionalità,<br />

quantunque va sottolineato che lo Spirito non può mai farsi Forma della<br />

Materia, pena la sua squalificazione e degradazione.<br />

Vengono poi i cosiddetti filosofi neoplatonici, i quali si<br />

arrampicarono letteralmente sugli specchi per vedere se era possibile<br />

conciliare le due apparenti diverse visioni della realtà, ma purtroppo<br />

debbo dire fallirono miseramente il loro obiettivo perseguito con una<br />

certa dose di velleità intellettuale, specie allorquando, ammantandosi di<br />

un‟aura di misticismo pseudo-gnostico, si lanciarono in congetture<br />

speculative assai ambiziose e temerarie, ritenendo che il Mondo della<br />

Materia, pur non creato direttamente da Dio, da Questi era stato in<br />

qualche modo preconizzato attraverso una sorta di diverse ipostasi<br />

discensive e degradative, che costringerebbero in seconda battuta le<br />

creature così formatesi (e specialmente l‟uomo dotato di inteleto) a<br />

ripercorere al‟inverso il percorso per un ricongiungimento finale con la<br />

Fonte Prima di tutte le cose.<br />

Ciò è palesemente Falso e Vergognoso. Dio non crea la Materia, ma<br />

ne diventa il Responsabile seppure Involontario. Come ben si vede,

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