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memoria storico-teologica deve essere rivalutata e riabilitata e quindi<br />
ripulita dalla menzogna.<br />
E vi sono infine tutta una serie di omicidi inspiegabili di personalità<br />
in qualche maniera implicati in questa vicenda. Se mi fermo qui è solo<br />
per non afaticarla, potremo infati continuare al‟infinito.»<br />
Più il mio interlocutore parlava e più comprendevo di essermi infilato<br />
in un tunnel senza via di uscita. Mi venne in mente che non potevo<br />
lottare da solo contro un mostro dalle mille teste in grado di maciullare<br />
centimetro per centimetro ogni più piccola porzione delle mie carni.<br />
Arrendersi era la cosa più logica e umana che potessi fare, nessuno<br />
avrebe potuto soportare l‟imensa angoscia che mi prese alorché le<br />
parole del misterioso Lauret mi entravano una ad una nel cervello come<br />
la famosa goccia perpetua che buca la roccia.<br />
Ma poi una voce indefinibile che sentii salire dal più profondo di me<br />
steso mi dise di provarci, di non abandonare l‟impresa perché si<br />
tratava di qualcosa che avrebe potuto cambiare le sorti del‟umanità.<br />
Era la voce di Gesù: Non abbiate paura di coloro che uccidono il corpo,<br />
temete piuttosto Colui che può far perdere la vostra anima. Capii allora<br />
di non potermi ritirare, sarebe stato come svendere al‟Indiferenza la<br />
mia anima e l‟anima di quanti, inocenti, sofrono perché abbandonati<br />
al‟ignoranza e al‟inetitudine inteletuale.<br />
Lauret mi diede i due documenti piegandoli talmente bene che riuscii<br />
a farli entrare nella tasca interna della giacca.<br />
«Grazie« dise «sapevo che avrebe capito l‟estrema importanza<br />
del‟impresa, una persona come lei tutta dedita alla ricerca della Verità<br />
mai e poi mai avrebbe potuto dubitarne.»<br />
Ci salutammo affettuosamente come fratelli e ci abbracciammo,<br />
ambedue con una lacrima negli ochi; poteva esere l‟ultima volta che ci<br />
vedevamo.<br />
Giunsi in albergo che erano già le undici di sera.<br />
Appena dentro la stanza, la curiosità fu più forte di qualunque altro<br />
sentimento, aprii la mappa e la stesi sul tavolo; ad occhio e croce, mi<br />
dissi, il sito indicato dalla freccia non doveva essere lontano dall‟albergo<br />
di più di quattro-cinque chilometri, una distanza percorribile a piedi che<br />
mi portò a riandare indietro nei ricordi, allorquando, appena<br />
quindicenne, ritornai camminando, accompagnato da un mio paesano,<br />
dalla scuola di una vicina cittadina distante una decina di chilometri<br />
preso la quale frequentavo il Liceo Scientifico. L‟idea che mi balenò<br />
nel cervello era certo alquanto folle e temeraria, in questo modo tradivo<br />
in sostanza le direttive di Lauret e andavo nettamente oltre il mandato