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Il segreto dei Templari - Studio SIP.

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visitare il nostro museo debbo purtroppo dirle a malincuore che<br />

l‟impiegato adeto si è preso qualche giorno di malattia e pertanto lo<br />

abbiamo momentaneamente chiuso, come chiuso rimane per lo stesso<br />

motivo il qui accanto cimitero. Ma adesso ritengo che tutto quanto ha<br />

visto e sentito le possa davvero bastare; del resto ci sono orari da<br />

rispettare ed io debbo andare a pranzare. Onorato della visita e<br />

arrivederci!»<br />

Uscii dalla Chiesa mestamente senza aver conseguito alcun apparente<br />

risultato, se non il fatto che forse il parroco si era fatto scappare delle<br />

affermazioni che mi potevano tornare utili nelle mie indagini, poiché, se<br />

l‟idea del Bilanciamento da lui adombrato era una considerazione<br />

razionalmente impeccabile, non si capiva ad ogni modo perché dovesse<br />

ad ogni costo essere preservata. Cominciavo a capire che forse qui stava<br />

tutto il mistero di Rennes Le Chateau, nel senso che qualcuno di molto<br />

in alto aveva deciso di fare una specie di proclama per evitare che<br />

s‟indagase a fondo sui reali reconditi significati di questo Equilibrio.<br />

Era chiaro: Gesù doveva per forza entrare in tale concezione della vita,<br />

pena la distruzione della Chiesa.<br />

Ritornai dunque nel‟albergo e mi disposi a stilare un resoconto <strong>dei</strong><br />

coloqui sostenuti quela matina con le due masime „aparenti‟ autorità<br />

ufficiali di Rennes Le Chateau, ritenendo per certo che quanto avevo<br />

apreso poteva quasi bastare per redigere l‟articolo per il quale ero stato<br />

inviato colà.<br />

Verso sera, acondiscendendo al‟invito di Lauret, mi recai a casa sua<br />

per la cena. Notai trasalendo che qualcuno mi stava pedinando.<br />

Accelerai pertanto il passo ed in breve giunsi dinanzi al portone della<br />

casa verso cui ero direto. L‟uomo che mi seguiva si arestò di colpo<br />

atendendo forse l‟esito del mio busare.<br />

Siccome il portone tardava ad aprirsi, lo sconosciuto credette forse di<br />

poter aprofitare del‟inconveniente e si avvicinò di corsa, e stava quasi<br />

per ragiungermi alorché l‟ingreso vene aperto apena in tempo per<br />

evitarmi di conoscere le oscure intenzioni del‟intruso.<br />

Fui accompagnato da Lauret nella stanza da pranzo e qui ne conobbi<br />

la consorte, una bela signora filiforme dal‟età aparente di trentatrentacinque<br />

anni, che mi rivolse enigmaticamente un sorriso di una<br />

certa intensità.<br />

Fu una cena un pò imbarazzante, si parlò del più e del meno senza<br />

entrare minimamente negli argomenti per i quali mi trovavo colà, forse,<br />

pensai, il mio ospite non vuole che se ne parli in presenza della moglie,

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