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scarica - Università Cattolica del Sacro Cuore

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Il prof. Roberto Bernabei, Direttore<br />

<strong>del</strong> Dipartimento per l’Assistenza<br />

Sanitaria di Scienze Gerontologiche,<br />

Geriatriche e Fisiatriche.<br />

zioni esistenti tra la malattia e le modalità<br />

di manifestazione che sono varie<br />

ed eterogenee.<br />

Allo scopo di definire i fattori responsabili<br />

<strong>del</strong>l’inappropriato uso di farmaci è stato<br />

pubblicato su un recente numero di<br />

JAMA, uno nostro studio che valuta l’inadeguato<br />

uso di farmaci in pazienti anziani<br />

in assistenza domiciliare in 11 paesi<br />

europei. I dati, ottenuti dal progetto<br />

AD HOC (Aged in Home Care Project),<br />

nato al fine di determinare la<br />

migliore strategia disponibile<br />

di Assistenza Domiciliare all’Anziano<br />

in Europa, hanno evidenziato che<br />

il 18,9 % di una popolazione di 27.070<br />

pazienti assistiti a domicilio, usava almeno<br />

un farmaco inappropriato. Sostanziali<br />

differenze sono state trovate tra<br />

i paesi <strong>del</strong>l’Europa <strong>del</strong>l’Est (41,1% nella<br />

Repubblica Ceca) e l’Europa Occidentale<br />

(una media <strong>del</strong> 15,8% calcolata<br />

tra un minimo <strong>del</strong> 5,8% in Danimarca e<br />

un massimo <strong>del</strong> 26,5% in Italia).<br />

Il potenziale uso inappropriato di farmaci<br />

è stato associato ad una situazio-<br />

ne economica povera, a polifarmacoterapia,<br />

ad uso di ansiolitici e a depressione.<br />

Fattori negativamente associati<br />

erano inoltre un’età superiore a 85 anni<br />

e la solitudine.<br />

Alla luce di questo lavoro emerge come<br />

differenze di misure regolamentari,<br />

politiche sanitarie, strategie di pratica<br />

clinica o ineguaglianze<br />

di natura socio-economica,condizioni<br />

di salute globali,<br />

intervengono nel<br />

determinismo di una<br />

mal-practice in campo<br />

medico. Adeguate risorse finanziarie,<br />

un approccio il più possibile standardizzato<br />

nella valutazione <strong>del</strong>l’anziano,<br />

strategie omogenee e gold standard terapeutici<br />

possono intervenire per mi-<br />

COMUNICARE<br />

14<br />

gliorare la qualità e la adeguatezza <strong>del</strong>le<br />

prescrizioni terapeutiche negli individui<br />

anziani. Interventi sistematici<br />

da parte di servizi sanitari e sociali nella<br />

popolazione anziana fragile, attraverso<br />

una metodologia basata sulla valutazione<br />

multidimensionale che tenga<br />

conto dei farmaci e dei loro possibili<br />

effetti collaterali, possono avere un<br />

impatto significativo sulla salute, sulla<br />

qualità <strong>del</strong>la vita, sulla soddisfazione<br />

di pazienti e dei caregiver, sui costi<br />

e sulla ottimizzazione <strong>del</strong>le risorse.<br />

In conclusione si può dire che gli anziani<br />

sono i grandi consumatori di farmaci<br />

nei paesi occidentali. Ciò si ripercuote<br />

non solo a livello economico<br />

ma anche a livello clinico in quanto<br />

la prescrizione farmacologica negli<br />

anziani presenta caratteristiche più<br />

complesse rispetto a quella dei giovani.<br />

Sicuramente l’aspetto più contraddittorio<br />

è che in un’epoca in cui si<br />

parla di trials clinici randomizzati e<br />

di evidence based medicine, persiste<br />

la tendenza ad escludere gli ultrasettantenni<br />

da studi clinici controllati<br />

rendendo poco applicabili le sperimentazioni<br />

cliniche in campo geriatrico<br />

e difficilmente valutabile la reale efficacia<br />

di alcuni farmaci.

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