scarica - Università Cattolica del Sacro Cuore
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si srl e direttore generale <strong>del</strong> Consorzio<br />
EDITH e l’ing. Fabio Blasi <strong>del</strong>la T-<br />
Sysyems. A raccontare le strategie e i<br />
mo<strong>del</strong>li organizzativi adottati, il dott.<br />
Giuseppe Mobilia, l’ing. Giovanni Scavino,<br />
l’ing. Riccardo Ceccarelli, il dott.<br />
Andrea Cambieri, il prof. Lorenzo Bonomo,<br />
il dott. Biagio Merlino.<br />
Obiettivo <strong>del</strong> convegno, illustrare e allo<br />
stesso tempo capire quali sono i requisiti<br />
e le strategie da adottare per un<br />
sistema informativo completo ed integrato<br />
e l’importanza di dotarsi di questo<br />
strumento. Lo spunto per la discussione<br />
nasce dai risultati commentati<br />
dal prof. Cicchetti, <strong>del</strong>l’indagine “Agile<br />
Healthcare” condotta dalla ATKerney,<br />
società di consulenza internazionale,<br />
da cui emergono i fattori che rendono<br />
le aziende sanitarie “ agili”, in<br />
grado cioè di rispondere in modo efficace<br />
di fronte al “ mutamento <strong>del</strong>la domanda<br />
di prestazioni e di servizi da<br />
parte dei pazienti e cittadini nell’attuale<br />
contesto economico”. I tre fattori<br />
individuati risultano essere: la reattività<br />
nei confronti dei mutamenti <strong>del</strong>la<br />
domanda, la tempestività nel realizzare<br />
cambiamenti e la flessibità nell’impiego<br />
<strong>del</strong>le risorse. Ne emerge che<br />
un radicale mutamento di prospettive<br />
ed attitudini è ormai una necessità, di<br />
fronte al fatto che solo il 6% <strong>del</strong>le<br />
Il dott. Giuseppe Mobilia, Direttore<br />
<strong>del</strong>la Sede di Campobasso.<br />
Fig 1. Dall’indagine condotta dalla<br />
ATKerney risulta che solo il 6% <strong>del</strong>le<br />
aziende sanitarie intervistate si<br />
considera sufficientemente “agile”.<br />
L’80% dichiara però di aver intrapreso<br />
il cammino verso l’”agilità”.<br />
COMUNICARE<br />
27<br />
aziende sanitarie presenti sul nostro<br />
territorio può considerarsi “ agile”.<br />
Dal punto di vista <strong>del</strong>la tecnologia informatica,<br />
ad indicare la strada è l’esperienza<br />
acquisita negli anni da<br />
aziende che sono specializzate proprio<br />
nella ricerca e nella sperimentazione<br />
di strumenti per la gestione <strong>del</strong>le informazioni<br />
in ambito sanitario: non è<br />
più possibile adattare mo<strong>del</strong>li tradizionali,<br />
pensati magari per altre organizzazioni,<br />
ma bisogna dotarsi di un<br />
sistema informativo che aderisca perfettamente<br />
alle peculiarità <strong>del</strong>la realtà<br />
ospedaliera. Le caratteristiche di tale<br />
strumento risiedono nell’approccio<br />
Enterprise Resource Planning (ERP),<br />
già adottato dalle più grandi aziende<br />
a livello mondiale. Esso rappresenta,<br />
come ha sottolineato l’ing. Ferrara, il<br />
“ tessuto connettivo” <strong>del</strong>l’organizzazione,<br />
indipendente dai singoli fornitori<br />
e tecnologicamente adeguato ad integrare<br />
diverse applicazioni in un contesto<br />
unitario che utilizza sinergicamente<br />
i diversi standard esistenti nel<br />
settore sanitario 1 .<br />
Emerge quindi, dall’intervento <strong>del</strong>l’ing.<br />
Blasi <strong>del</strong>la T-Systems, l’importanza<br />
di affidare alla gestione congiunta<br />
di aziende esterne specializzate<br />
nel settore, la creazione e lo sviluppo<br />
di questo strumento e dei ser-