scarica - Università Cattolica del Sacro Cuore
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Notiziario<br />
MERCOLEDÌ DELLA<br />
CATTOLICA<br />
Il 9 marzo mons. Carlo Ghi<strong>del</strong>li,<br />
arcivescovo <strong>del</strong>la diocesi<br />
di Lanciano-Ortona, è tornato<br />
nella sede di Roma per<br />
parlare <strong>del</strong> Miracolo Eucaristico<br />
di Lanciano, il primo ed<br />
uno dei più noti in Italia, e per<br />
offrire una riflessione proprio<br />
nell’anno dedicato all’Eucarestia.<br />
Dall’VIII secolo (730-750<br />
circa) la tradizione narra che<br />
un monaco basiliano, celebrando<br />
la Santa Messa, avesse<br />
dubbi sulla presenza reale<br />
di Cristo nell’Eucarestia; dopo<br />
la consacrazione vide l’ostia<br />
trasformarsi in carne e il vino<br />
in grumi di sangue. Le reliquie<br />
sono ora custodite in due preziosi<br />
reliquiari. Negli anni Settanta,<br />
a dodici secoli di distanza,<br />
si effettuarono varie ricognizioni<br />
scientifiche che ottennero<br />
l’accertamento che la<br />
carne e il sangue appartenevano<br />
ad un essere umano vivente<br />
e che avevano lo stesso<br />
gruppo sanguigno (AB).<br />
Mons. Ghi<strong>del</strong>li ha ricordato<br />
che per la Chiesa cattolica il<br />
miracolo deve sollecitare la ri-<br />
cerca continua ed essere di<br />
stimolo per meditare i misteri<br />
<strong>del</strong>la fede (Unità e Trinità di<br />
Dio, Incarnazione, Passione,<br />
Morte e Resurrezione di Cristo),<br />
che si incentrano tutti sull’Eucarestia.<br />
“In un ospedale,<br />
ha proseguito mons. Ghi<strong>del</strong>li,<br />
siamo vicini alla vera carne <strong>del</strong>l’uomo,<br />
più vicini dunque al<br />
mistero <strong>del</strong>l’incarnazione; l’umanità<br />
di Cristo si prolunga in<br />
ogni uomo”. L’Eucarestia è<br />
presenza (stare con) e sacrificio<br />
(vivere per): il progetto<br />
salvifico di ogni vita cristiana;<br />
Gesù, presente nell’Eucarestia,<br />
è via, verità e vita.<br />
Il 13 aprile l’incontro è stato<br />
dedicato a “La ricognizione<br />
scientifica sul corpo di santa<br />
Rosa da Viterbo: tecnologie,<br />
aspettative e risultati di una indagine<br />
paleopatologica”. Sono<br />
intervenuti i professori Arnaldo<br />
Capelli e Luigi Capasso, professore<br />
di antropologia nella<br />
Facoltà di Medicina e Chirurgia<br />
<strong>del</strong>l’<strong>Università</strong> “G. D’Annunzio”<br />
di Chieti. Gli anatomopatologi<br />
hanno parlato <strong>del</strong>la<br />
loro esperienza biennale, iniziata<br />
nel 1996, nel monastero<br />
COMUNICARE<br />
38<br />
di Clarisse custodi <strong>del</strong> corpo di<br />
santa Rosa a Viterbo. Dal motivo<br />
iniziale si sviluppò una ricerca<br />
articolata, che ha portato<br />
risultati imprevisti e di valore<br />
scientifico, con la scoperta<br />
che santa Rosa, morta in giovane<br />
età, presentava anomalie<br />
molto rare. La giovane donna<br />
cercò di curarle con i rimedi <strong>del</strong><br />
tempo, che non le impedirono<br />
di vivere con grande generosità<br />
la sua breve esistenza, tanto<br />
da farla diventare la santa più<br />
significativa <strong>del</strong>la cittadinanza di<br />
Viterbo. Il corpo di santa Rosa<br />
(era nata nel 1260), si è conservato<br />
perfettamente per tutti<br />
i secoli successivi senza trattamenti<br />
mummificanti. Le considerazioni<br />
finali dei partecipanti<br />
sono state dedicate a riflessioni<br />
anche personali sulla<br />
straordinarietà <strong>del</strong>l’evento studiato<br />
e sulla santità che, al di là<br />
di considerazioni antropologiche<br />
sul sacro e sulla devozione<br />
popolare, nel mondo cattolico<br />
viene considerata tale<br />
nonostante la non perfezione<br />
o la malattia, se la vita viene<br />
vissuta con aderenza alla volontà<br />
di Dio e all’accettazione<br />
di se stessi e di apertura al mistero<br />
di Dio.<br />
Il 27 aprile l’on. Carlo Casini,<br />
presidente <strong>del</strong> Movimento per<br />
la Vita, magistrato, membro <strong>del</strong><br />
Comitato Nazionale per la<br />
Bioetica, ha parlato <strong>del</strong>la legge<br />
sulla procreazione medicalmente<br />
assistita, presentando un<br />
suo recentissimo libro, scritto<br />
con Marina Casini e Maria Luisa<br />
Di Pietro (La legge 19 febbraio<br />
2004, n. 40“Norme in materia<br />
di procreazione medicalmente<br />
assistita”. Commentario,<br />
ed. Giappichelli), ma soprattutto<br />
sollecitando il dibattito e rispondendo<br />
alle domande dei<br />
numerosi intervenuti. Come<br />
precisato dal prof. Giuseppe<br />
Noia, <strong>del</strong> direttivo nazionale <strong>del</strong><br />
Movimento per la Vita, tutte le<br />
battaglie non sono state di carattere<br />
“confessionale”, ma volte<br />
ad evidenziare e promuovere<br />
valori che appartengono<br />
a tutti, conciliando ragione e fe-<br />
Il prof. Arnaldo Capelli<br />
illustra il ruolo degli<br />
anatomo-patologi nelle<br />
ricerche effettuate<br />
sul corpo di Santa Rosa.