CIAO CARLO... - La Repubblica
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154. Massimo Bucchi - Carlo, trent’anni a incontrarsi e a chiacchierare ogni tanto. Mai<br />
di sport, mai di satira. <strong>La</strong> differenza fra noi era che tu conoscevi sempre il senso di quello<br />
che facevi. Non cercavo la tua competenza, ma la tua stima. Evocavamo un pezzetto di<br />
mondo, come signori al caffè, e dal mondo facevi lievemente emergere regole che non<br />
sospettavo. Continuerò a cercarle. Nov 18, 6:53 PM<br />
155. Giuseppe Smorto - Ciao Carletto, ora sento che mi sale il dolore, mi sono ricordato<br />
di quel giorno in redazione che ci fu una mezza rissa sull’assegnazione di un pezzo, e<br />
tu ti togliesti gli occhiali ma non provasti nemmeno a picchiare l’altro. Lo posso dire<br />
perché l’unico testimone ero io. E poi quanto mi hai fatto divertire con la Ferrari e con<br />
l’intoccabile (non per noi) Montezemolo. Tempi d’oro, un bacio. Nov 18, 7:02 PM<br />
156. Matteo - Buon vento. mi mancherai. Matteo. Nov 18, 7:04 PM<br />
157. Marino Cervellini - Ciao, Carlo. Marino. Nov 18, 7:06 PM<br />
158. Luca - Ciao Carlo, mi permetto di darti del tu come tuo lettore affezionato che con<br />
un groppo in gola ti augura il migliore viaggio della tua vita. Addio a un grande uomo e a<br />
un grande giornalista. Luca. Nov 18, 7:15 PM<br />
159. Umberto Brindani - Eri il più gentile, il più bravo, il più spiritoso. Il meglio informato,<br />
e con il vizio di scrivere sempre tutto, anche ciò che avrebbe fatto incazzare qualcuno<br />
(che poi però ti avrebbe perdonato, perché avevi ragione ed eri il migliore). Un signore<br />
vero, in un mondo ormai pieno di pupazzi. Mi mancherai. Nov 18, 7:16 PM<br />
160. Massimo - Mi hai insegnato ad amare la vela e a non prendersi mai troppo sul<br />
serio. Grazie. Nov 18, 7:18 PM<br />
161. Fabio Orecchini - Ciao Carlo, la capacità incredibile che hai avuto nel fare questo<br />
tuo amatissimo mestiere è evidente per chiunque abbia avuto modo di conoscerti o di<br />
leggerti. Chi come me ha avuto anche la fortuna di vederti lavorare conosce in più i tuoi<br />
silenzi, magistralmente tenuti alla ricerca di un’informazione che gli altri perdevano per<br />
la voglia di parlare. Fai in modo di esserci ancora Carlo, magari ispirando a qualcuno<br />
di noi le migliori tra le parole che continueranno ad essere scritte sulla scia del tuo<br />
fantastico stile. Fabio Orecchini. Nov 18, 7:20 PM<br />
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