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Argentovivo - ottobre 2006 - Spi-Cgil Emilia-Romagna

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<strong>Argentovivo</strong> - <strong>ottobre</strong> <strong>2006</strong><br />

20<br />

Giovanni Melli<br />

Presidente regionale Auser<br />

La finestra<br />

sul cortile<br />

“G<br />

razie! Ho passato alcune ore<br />

piacevoli in compagnia di amiche.<br />

A me la solitudine non<br />

piace, ma a causa dei problemi<br />

che ho, la sto vivendo.” Queste<br />

sono le parole che Angela 83<br />

anni mi ha rivolto come commiato<br />

sulla porta di casa. Mi<br />

ero offerto di riportarla nella<br />

sua abitazione al termine dell’incontro<br />

dei gruppi di anziani<br />

che stanno partecipando a Bologna<br />

al progetto sperimentale<br />

I bambini<br />

Sharawi<br />

a Modena<br />

Maurizio Davolio<br />

Presidente Auser Modena<br />

Auser<br />

“La finestra sul cortile”. Vi ho<br />

partecipato per rendermi conto<br />

del percorso fatto dai volontari<br />

in questi mesi di attività<br />

del progetto. Non vi nascondo<br />

l’emozione che ho provato. Ho<br />

avuto la conferma che questo<br />

progetto ha colto nel segno.<br />

Quindi siamo sulla strada giusta,<br />

nonostante le difficoltà e<br />

gli insuccessi che abbiamo incontrato<br />

lungo il percorso.<br />

“La finestra sul cortile” è un<br />

progetto sperimentale di microsocializzazione<br />

svolta in contesti<br />

abitativi per contrastare il<br />

fenomeno della solitudine non<br />

voluta, colpisce la parte più<br />

fragile della popolazione anziana.<br />

Per diverse cause (lutti,<br />

salute, limitazioni alla propria<br />

sufficienza, depressione ecc...)<br />

Molte persone anziane rapidamente<br />

riducono il proprio<br />

patrimonio di relazioni. Per lo<br />

più sono sconosciute ai servi-<br />

zi sociali del quartiere perché<br />

non hanno mai avuto bisogno di<br />

rivolgersi ad essi. Fino a poco<br />

tempo fa vivevano una vita normale<br />

ed hanno forti remore a<br />

chiedere aiuto. Progressivamente<br />

si chiudono in casa.<br />

L’Auser, in accordo con lo SPI<br />

regionale, ha accolto l’opportunità<br />

di partecipare al bando<br />

della Regione riguardante<br />

azioni positive a favore della<br />

popolazione anziana sceglien-<br />

L’Auser di Modena, da due anni, ha avviato in modo organico, superando l’episodicità e la causalità<br />

degli anni precedenti, una proficua collaborazione con l’Associazione modenese “Kabara Lagdalf”<br />

(da anni impegnata sul fronte della solidarietà con il popolo Sharawi), per favorire la migliore organizzazione<br />

possibile nel periodo di ospitalità di bambini Sharawi a Modena. Dallo scorso anno, da un<br />

contatto quasi casuale, dato il reciproco impegno verso questo popolo - che da anni si batte in modo<br />

pacifico perché sia riconosciuto il suo diritto all’autoderminazione, diritto riconosciuto e affermato da<br />

una risoluzione dell’Onu, ma continuamente negato dal Marocco - si lavora assieme con reciproca<br />

soddisfazione. Pertanto l’Auser di Modena, oltre che sostenere i progetti Auser per la costruzione di<br />

scuole e la raccolta di occhiali, è diventata parte attiva per sostenere e facilitare l’organizzazione della<br />

permanenza dei bambini presso la nostra comunità durante il periodo concordato e organizzato<br />

dalla citata Associazione. Il nostro apporto si concretizza con la messa a disposizione di volontari e<br />

volontarie e di mezzi di trasporto per facilitare da un lato una maggiore mobilità, e quindi la possibilità<br />

di organizzare e realizzare un programma più intenso di visite, di contatti e svaghi; dall’altra parte, le<br />

nostre volontarie sono impegnate nella cura, nel lavaggio, nel rammendo del vestiario dei bambini<br />

durante il periodo di permanenza. Questa è una bella, significativa esperienza di collaborazione nel<br />

nome della solidarietà, del diritto all’autoderminazione e amicizia dei popoli e della pace.

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