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Argentovivo - ottobre 2006 - Spi-Cgil Emilia-Romagna

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Territori e leghe<br />

Granarolo:<br />

quale futuro per<br />

le donne?<br />

Coordinamento Donne <strong>Spi</strong>-<strong>Cgil</strong> Granarolo dell’<strong>Emilia</strong><br />

Il Coordinamento Donne e la<br />

Lega <strong>Spi</strong>-<strong>Cgil</strong> di Granarolo hanno<br />

indetto un’assemblea pubblica<br />

per parlare di “Le donne<br />

a Granarolo oggi. Cosa fare per<br />

il domani?”. Le motivazioni,<br />

racchiuse molto esplicitamente<br />

nel titolo, sono state dettate<br />

dalla necessità di analizzare<br />

insieme alle compagne del sindacato,<br />

al Sindaco (una donna)<br />

e gli assessori incaricati sui<br />

temi delle pari opportunità, ai<br />

servizi sociali, i dati rilevati al<br />

questionario elaborato per monitorare<br />

i bisogni delle donne<br />

anziane, in particolare quelle<br />

che vivono sole. Le domande<br />

sono state rivolte a tutte le<br />

donne iscritte, 747, alla nostra<br />

Lega all’inizio del <strong>2006</strong>. Abbiamo<br />

ritenuto che questa ricerca,<br />

per i risultati conseguiti - dato<br />

riconosciuto anche dall’Amministrazione<br />

comunale - possa<br />

considerarsi valida e la condivisione<br />

della nostra proposta è<br />

dimostrata dall’alto numero di<br />

questionari compilati, ritornati<br />

in una percentuale del 25%.<br />

Dunque il parere espresso può<br />

rappresentare il sentire di una<br />

buona parte della comunità.<br />

Allora abbiamo realizzato che<br />

una contrattazione di genere<br />

è possibile: il Sindacato per<br />

tutelare e rappresentare i diritti<br />

delle donne, che sono la<br />

maggioranza degli iscritti, deve<br />

conoscerne i bisogni, le aspettative.<br />

Per questo il valore del<br />

questionario che è entrato a<br />

diretto contatto con le donne<br />

anziane assume un’importanza<br />

rilevante, anche perché per la<br />

prima volta un’indagine tutta al<br />

femminile è diventata materia<br />

di rivendicazione. Le risposte<br />

che emergono sulla situazione<br />

e le condizione di vivibilità<br />

nella nostra comunità sono<br />

abbastanza positive, pur dimostrando<br />

alcune situazione di<br />

criticità. Suddiviso per fasce<br />

di età: hanno risposto il 7% di<br />

iscritte con meno di 65 anni, il<br />

54% di età fra i 65 e i 75 anni, il<br />

18% dai 75 agli 80 anni e il 19%<br />

oltre gli 80 anni. Dato positivo<br />

è la percentuale di donne che<br />

vivono con il marito o con i figli,<br />

complessivamente il 69%,<br />

mentre il 31% delle donne vivono<br />

sole e, dati statistici alla<br />

mano, chi vive sola ha maggiori<br />

25<br />

problemi di carattere economico<br />

oltre che sociale. Un dato<br />

sorprendente si è registrato<br />

sulla domanda per il lavoro di<br />

cura se si usufruisce di un’assistente<br />

famigliare (badante), la<br />

risposta “nessuna” non dà certamente<br />

garanzie di risposte<br />

veritiere, come se il fenomeno<br />

a Granarolo non esistesse. Si sa<br />

benissimo che la presenza di<br />

queste donne è diffusa anche<br />

nella nostra comunità, il dato<br />

negato evidenzia che ci sono situazioni<br />

irregolari, di lavoro in<br />

nero, di cui pur non avendo la<br />

conoscenza numerica veritiera,<br />

si percepisce il disagio delle<br />

famiglie che, in assenza di<br />

servizi, cercano risposte anche<br />

clandestine che costano comunque<br />

meno. La non autosufficienza<br />

(diventata da tempo<br />

emergenza) è un problema che<br />

le Istituzioni debbono affrontare,<br />

senza lasciare le famiglie a<br />

loro stesse. E sono poi le donne<br />

che maggiormente si fanno carico<br />

dell’assistenza, costrette a<br />

risolvere da sole situazioni che<br />

a tratti sono drammatiche.<br />

Preoccupante è il dato sulla<br />

situazione economica: il 33%<br />

vive con un reddito inferiore<br />

a 516 euro mensili, il 27% con<br />

meno di 740 euro, il 32% con<br />

meno di 1000 euro e il 78% dichiara<br />

lo stesso reddito scarso o<br />

insufficiente. Non ci sono dubbi<br />

nell’affermare che 5 anni di<br />

politiche sbagliate del Governo<br />

di centro destra hanno quasi<br />

raddoppiato il numero delle<br />

famiglie che vivono in povertà<br />

e fra queste i pensionati, in<br />

particolare le donne sole. I dati<br />

emersi nei questionari servono<br />

anche per rilanciare l’impegno<br />

per un’iniziativa nazionale e<br />

locale per ridare alle pensioni<br />

il reale potere d’acquisto, adottando<br />

misure di salvaguardia<br />

sulle tariffe e i sui prezzi, per<br />

la riqualificazione del Fondo<br />

Sociale e la costituzione di un<br />

Fondo per la non autosufficienza.<br />

Sulla Sanità: dalle risposte<br />

<strong>Argentovivo</strong> - <strong>ottobre</strong> <strong>2006</strong>

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