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Argentovivo - ottobre 2006 - Spi-Cgil Emilia-Romagna

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<strong>Argentovivo</strong> - <strong>ottobre</strong> <strong>2006</strong><br />

Sotto il Presidente della<br />

Repubblica Antonio Segni,<br />

eletto il 6 maggio 1962<br />

nella politica, ma con la minaccia<br />

di una partecipazione<br />

comunista al governo è necessario<br />

per i capi militari schierarsi<br />

con i politici democratici<br />

per dare loro la forza di opporsi<br />

al comunismo”.<br />

Per la verità i capi militari del<br />

“mondo libero”, o almeno parte<br />

di essi, preferiscono da tempo<br />

schierarsi. Lo hanno fatto<br />

anche a Parigi nel dicembre<br />

1960 intervenendo a un congresso<br />

internazionale sul tema<br />

“La guerra politica dei Soviet”.<br />

Sono presenti esponenti politici,<br />

esuli dei paesi dell’est, militari,<br />

rappresentanti della Nato<br />

e almeno un paio di ex ministri<br />

italiani, Randolfo Pacciardi e<br />

Ivan Matteo Lombardo. Pacciardi<br />

ha preso la parola per<br />

dire che “la tesi della coesistenza<br />

pacifica non rappresenta<br />

altro che un espediente<br />

della strategia sovietica di conquista”,<br />

mentre Lombardo ha<br />

concluso sconfortato affermando<br />

che “attualmente ci troviamo<br />

in guerra e non possiamo<br />

negare di aver perduto finora<br />

tutte le battaglie”. Così la pensava<br />

anche il senatore americano<br />

Thomas Dodd, secondo<br />

il quale “dovunque il mondo<br />

libero è sulla difensiva, abbiamo<br />

perduto la guerra fredda.<br />

30<br />

Le stagioni della memoria<br />

Mai la situazione è stata così<br />

pericolosa come oggi”.<br />

Serve la riscossa. Se ne è fatto<br />

interprete anche il cardinale<br />

Giuseppe Siri, presidente della<br />

Commissione episcopale italiana,<br />

che nel febbraio 1960 ha<br />

scritto al segretario della Dc<br />

Moro: “L’atteggiamento della<br />

Chiesa nel giudicare i comunisti<br />

e coloro i quali li sostengono<br />

o sono associati non è affatto<br />

mutato, la linea di portare i<br />

cattolici a collaborare con i socialisti<br />

non può assolutamente<br />

essere condivisa dai vescovi.<br />

In nome di Dio la prego di riflettere<br />

bene sulla sua respon-<br />

sabilità e sulle conseguenze di<br />

quanto si sta compiendo”.<br />

Siamo ancora ai preliminari<br />

dell’ingresso dei socialisti al<br />

governo, quando verrà il tempo<br />

dei preliminari per la partecipazione<br />

al governo dei comunisti<br />

per Moro le ventilate “conseguenze”<br />

si faranno concrete<br />

e saranno letali. Intanto un secondo<br />

congresso internazionale<br />

sulla “guerra politica dei Soviet”<br />

viene inaugurato a Roma<br />

dal ministro della giustizia Gonella<br />

a un anno di distanza dal<br />

primo. E come allora la stessa<br />

fauna politico-militare figura<br />

tra i congressisti, compresi gli<br />

inevitabili Pacciardi e Lombardo.<br />

Tutti insieme decidono di<br />

creare un Direttorio internazionale<br />

della guerra politica,<br />

scuole speciali per formare<br />

militanti istruiti sui “giochi del<br />

comunismo”, un corpo internazionale<br />

di Missionari della<br />

libertà e via fantasticando.<br />

Tutte invenzioni di cui non si<br />

sentirà più parlare, mentre a<br />

metà del 1964 (i socialisti sono<br />

già entrati nel governo) si irrobustiscono<br />

i pellegrinaggi<br />

in direzione dell’ambasciata<br />

americana di Roma. Vi prendono<br />

parte anche personaggi di<br />

rango come il comandante dei<br />

carabinieri Giovanni De Loren-

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