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BEAUTIFUL LOSERS RITO CON KARAOKE CAPPA & SPADA - Urban

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TORINO<br />

54 URBAN<br />

FOYER<br />

Predisporsi al micidiale<br />

Il canovaccio è la storia di<br />

un’opera lirica interpretata<br />

da 2mila elefanti, dal tenore<br />

Orzino e dalla sua prediletta,<br />

Caterina Frangente. Un<br />

intreccio non sense da cui<br />

Alessandro Bergonzoni fa<br />

nascere un fiume carsico di parole,<br />

che per due ore alluviona<br />

lo spettatore in platea. È il<br />

Bergonzoni di sempre: fantasioso,<br />

imprevedibile, comico.<br />

Comunque stupefacente.<br />

Teatro Colosseo<br />

Dal 28 febbraio al 1° marzo<br />

ROMA<br />

Senti (Sensi. Human noises)<br />

Un omaggio ai cinque sensi,<br />

con qualche colpo d’ironia<br />

per quella scienza che intende<br />

spiegare tutto a tutti. È questa<br />

l’idea di Fabrizio Crisafulli<br />

e del Gruppo Arte Teatro<br />

Danza, che si traduce in una<br />

performance sull’indefinibilità<br />

di tatto, gusto e compagni. I<br />

ballerini-attori si muovono su<br />

una scena dominata da “rumori<br />

umani”, in una relazione<br />

strettissima tra corpo, voce e<br />

suono.<br />

Teatro Furio Camillo<br />

Dal 14 al 19 febbraio<br />

BOLOGNA<br />

Via – Il pasto della tarantola<br />

Due spettacoli incentrati sul<br />

Salento. Via (ideazione di<br />

Fabrizio Saccomanno) è un<br />

racconto di immigrazione nel<br />

Belgio dei minatori, costruito<br />

con i nomi delle vie di un paese<br />

salentino. Quanto al Pasto,<br />

è davvero tale: attrici-cameriere<br />

guidano lo spettatore tra<br />

postazioni e pietanze (cinque),<br />

prendendo spunto per narrare<br />

la storia e la cosiddetta “cultura<br />

materiale” di quella terra<br />

affascinante.<br />

Teatri di Vita<br />

Dal 3 al 5 febbraio<br />

TEATRO<br />

DI IGOR PRINCIPE<br />

KAFKA <strong>CON</strong> IPERTESTO<br />

A mettere in scena la<br />

Metamorfosi ci prova la<br />

Fura dels Baus<br />

FIRENZE<br />

Metamorphosis<br />

Come in altri spettacoli – Faust,<br />

3.0. o XXX – Fura dels Baus dà<br />

vita a un libero adattamento<br />

senza tradire però i connotati<br />

irrinunciabili della storia originale.<br />

In questo caso è quella<br />

arcinota raccontata dal genio di<br />

Franz Kafka, che immaginò la<br />

strana mattina di Gregor Samsa,<br />

andato a letto la sera prima sotto<br />

ordinarie sembianze umane e<br />

risvegliatosi il giorno dopo con<br />

il fastidio di ritrovarsi insetto.<br />

I catalani, maestri nell’arte di<br />

rileggere il repertorio classico<br />

sotto la lente della trasgressione,<br />

innestano parti originali del<br />

testo kafkiano (nella traduzione<br />

firmata da Jorge Luis Borges) su<br />

una drammaturgia inedita, per<br />

tradurre in linguaggio teatrale<br />

ciò che prima era narrativa di<br />

Al teatro Studio,<br />

nell’anno di Brecht,<br />

un Galileo inevitabile<br />

MILANO<br />

Visioni di Galileo<br />

Vita di Galileo di Bertolt Brecht<br />

è tra gli spettacoli che hanno<br />

fatto la storia del Piccolo<br />

MILANO<br />

Dante – Inferno<br />

Il più intenso dei libri della<br />

Commedia dantesca secondo la<br />

visione di Federico Tiezzi. Che<br />

non vuol dire rileggere i brani<br />

salienti, ma rivedere l’opera<br />

cogliendo quel che oggi è in<br />

grado di dire con massima<br />

chiarezza alla sensibilità contemporanea.<br />

Sulla scena da più<br />

di quattro stagioni, il recital<br />

ha come protagonisti Sandro<br />

Lombardi e David Riondino.<br />

Crt teatro dell’arte<br />

Dal 9 all’11 febbraio<br />

massimo livello. Stranito e incredulo,<br />

Gregor precipita nella solitudine;<br />

la Fura ripropone quella<br />

caduta giocando sulla voce del<br />

protagonista: gradualmente<br />

ne muta il registro, la carica di<br />

effetti, la distorce e la rende un<br />

corpo estraneo a tutto il resto,<br />

e cioè ai monologhi, basati sul<br />

testo originale, ai quali gli interpreti<br />

si affidano per rivelare<br />

quel che passa nella loro testa.<br />

Teatro. Andato in scena a<br />

Milano nei primi anni Sessanta,<br />

ha segnato un’epoca, convertendo<br />

alla scienza o all’arte<br />

teatrale non pochi spettatori<br />

alla ricerca del proprio futuro.<br />

Nell’anno in cui il Piccolo celebra<br />

il grande autore tedesco<br />

con diverse produzioni, questa<br />

pièce storica torna al Teatro<br />

Studio come un gioco teatrale<br />

guidato da giovani attori per<br />

NAPOLI<br />

Caro Dio<br />

Tratto da un libro di Giovanna<br />

Castellano, è un monologo in cui<br />

la protagonista (Ornella Girimonte)<br />

ragiona su temi che fanno tremare<br />

le vene ai polsi: senso della<br />

vita, spiritualità, esistenza di un<br />

principio unico per tutte le cose.<br />

C’è tormento interiore, ma anche<br />

un’ironia che stempera l’insieme<br />

delle gravosità che, giocoforza,<br />

ci si ritrova sulla testa quando si<br />

pretende di parlare con Dio.<br />

Teatro Tinta di Rosso<br />

Dall’8 al 12 febbraio<br />

Più espliciti i dialoghi, ma fino a<br />

un certo punto: se il pubblico li<br />

comprende senza problemi, gli<br />

attori sembrano all’apparenza<br />

non venirne a capo, come a voler<br />

sottolineare il senso di sradicamento<br />

dalla realtà che man<br />

mano avvolge l’intera opera.<br />

Rigorosa nella sua tradizione<br />

stilistica, la Fura ha pensato<br />

scene e musiche di forte impatto.<br />

La proiezione di alcuni testi<br />

GALILEO GALILEI? A VOLTE <strong>RITO</strong>RNA<br />

stimolare un pensiero su ciò<br />

che Galileo Galilei ha insegnato<br />

in fatto di ricerca scientifica e<br />

Brecht in fatto di teatro. E cioè<br />

il metodo: l’osservazione di ciò<br />

che accade.<br />

Maximillian Mazzotta, ex allievo<br />

della scuola del Piccolo,<br />

oggi regista e direttore dell’Associazione<br />

Libero Teatro di<br />

Cosenza (con la quale è realizzato<br />

lo spettacolo), ha pensato<br />

MILANO<br />

Rent<br />

Giovani, squattrinati, artisti. Ma<br />

entusiasti, con addosso una<br />

voglia esagerata di lasciare il segno.<br />

I bohémien del ventesimo<br />

secolo tornano a raccontare le<br />

loro storie, ambientate in una<br />

New York che, in fascino, nulla<br />

cede a questa versione italiana<br />

di uno dei musical più famosi<br />

della storia. La traduzione dei<br />

brani è affidata alla sapiente<br />

mano di Michele Centonze.<br />

Teatro Nazionale<br />

Dal 31 gennaio<br />

sull’area in cui si muovono gli<br />

attori aiuterà a capirci un po’<br />

di più.<br />

Teatro Saschall<br />

dal 14 al 16 febbraio<br />

Altre date italiane: Torino, teatro<br />

Colosseo 24/25 febbraio;<br />

Milano, teatro Smeraldo 3/5<br />

marzo; Bologna, teatro delle<br />

Celebrazioni 15/16 marzo<br />

www.lafura.com<br />

un gioco di rimandi tra un’idea<br />

comune della scienza e del teatro,<br />

riflettendone l’applicazione<br />

alla realtà quotidiana. Emerge,<br />

in fondo, il bisogno continuo<br />

dell’uomo di sperimentare,<br />

tenendo a mente la lezione dei<br />

grandi maestri.<br />

Teatro Studio<br />

dal 10 al 18 febbraio 2006<br />

www.piccoloteatro.org<br />

TRASCENDENZA, AFFITTI E FOLLIA<br />

ROMA<br />

La Mostra<br />

Riduzione per la scena della<br />

storia di Vito Timmel, pittore<br />

nato a Vienna, vissuto a Trieste<br />

e morto in manicomio alla fine<br />

degli anni Quaranta. Il testo è<br />

di Claudio Magris: non il solito<br />

ritratto di artista folle quanto<br />

quello di un uomo fragile e ferito<br />

dalla vita, che sognava di annullarsi<br />

per non essere travolto<br />

dalla violenza dei sentimenti. La<br />

regia è di Antonio Calenda.<br />

Teatro India, sala B<br />

Dall’8 al 19 febbraio

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