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Appunti su giochi e istituzioni: 4 - Università Cattolica del Sacro Cuore

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che si possa studiare in questo campo. 21 Da esso si parte per studiare<br />

come è fatto l’insieme dei <strong>giochi</strong> che ammettono una soluzione. Non<br />

esistono trattazioni generali di quest’ultimo argomento, dal momento<br />

che è difficile caratterizzare l’insieme dei <strong>giochi</strong> ipotizzabili e soprattutto<br />

dotarlo di un’opportuna struttura topologica e algebrica 22 . Si<br />

sono esaminati casi particolari. Questo problema è stato studiato, ad<br />

esempio, per le economie di perfetta concorrenza che, almeno da certi<br />

punti di vista, possono essere trattate come <strong>giochi</strong>; qui si dispone di<br />

ri<strong>su</strong>ltati abbastanza forti. 23<br />

È tradizione illustrare l’applicazione <strong>del</strong> teorema in questione<br />

al caso <strong>del</strong> gioco pari e dispari. Siano i due giocatori A e B, con A<br />

che punta <strong>su</strong>l pari e B <strong>su</strong>l dispari. Ciascuno dispone di due strategie<br />

pure, giocare sempre pari o giocare sempre dispari. Quale che sia la<br />

scelta fatta tra queste strategie, come si è visto, si arriva sempre a una<br />

soluzione <strong>del</strong> gioco, alla razionalizzabilità <strong>del</strong>le scelte di ciascuno dei<br />

giocatori.<br />

Si allarghi ora l’insieme <strong>del</strong>le strategie che ciascun giocatore<br />

può adottare consentendo a ciascuno l’uso di strategie miste. Ad esempio,<br />

A può giocare pari con probabilità 0 ≤ p A ≤ 1. 24 Sia poi 0 ≤<br />

21 Non ci si deve lasciar trarre in inganno dall’apparente semplicità <strong>del</strong>la<br />

formulazione. Ad esempio, r(a) può essere il ri<strong>su</strong>ltato di più <strong>giochi</strong> giocati<br />

simultaneamente, eventualmente composti di più <strong>giochi</strong> a loro volta variamente<br />

combinati tra di loro. Ma questo richiede di essere in grado di risolvere<br />

i problemi <strong>su</strong>ll’algebra dei <strong>giochi</strong> a cui si farà cenno tra breve, da un<br />

lato, e, anche una volta <strong>su</strong>perati questi aspetti, vedere quanto sono “credibili”<br />

le condizioni che occorre porre per ottenere il soddisfacimento <strong>del</strong>le<br />

condizioni che si devono imporre <strong>su</strong> B(a). Solo a questo stadio si potrebbe<br />

sperare di dire qualcosa di sensato <strong>su</strong>l funzionamento di un’economia visto<br />

come il ri<strong>su</strong>ltato di un unico gioco complesso.<br />

22 In pratica, si sa molto poco <strong>su</strong> come mi<strong>su</strong>rare quanto due <strong>giochi</strong> siano differenti<br />

tra di loro, <strong>su</strong> cosa <strong>su</strong>ccede quando si “combinano” due o più <strong>giochi</strong>.<br />

23 Ma anche in questo caso, più <strong>su</strong>lle proprietà topologiche che <strong>su</strong> quelle<br />

algebriche. Eppure esistono campi in cui sono le eventuali proprietà algebriche<br />

ad essere rilevanti: si pensi a due economie autarchiche che decidono<br />

di passare al libero scambio, di prodotti e di fattori, la nuova economia è<br />

ottenuta “unendo” o “sommando” le due economie di partenza.<br />

24 E ovviamente dispari con probabilità pari a 1 – p A .<br />

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