Appunti su giochi e istituzioni: 4 - Università Cattolica del Sacro Cuore
Appunti su giochi e istituzioni: 4 - Università Cattolica del Sacro Cuore
Appunti su giochi e istituzioni: 4 - Università Cattolica del Sacro Cuore
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
30<br />
Se il gioco è appena appena complicato, può essere impossibile<br />
calcolare l’equilibrio, anche se si sa che esiste ed è unico. E allora<br />
nes<strong>su</strong>no sa cosa deve fare.<br />
Forse un po’ stranamente, una situazione simile si presenta<br />
quando si sa che il gioco ha più equilibri e gli equilibri sono tutti conosciuti.<br />
Si <strong>su</strong>pponga, ad esempio, che un gioco abbia due equilibri,<br />
a* ed a**. Si dimostra che in generale i vettori di azioni (af*, a-f**) e<br />
(af**, a-f*) non sono equilibri. 49 In altre parole, si possono benissimo<br />
conoscere tutti gli equilibri, ma in presenza di più equilibri, si vuole<br />
sapere se ne verrà giocato uno e in tal caso quale. In un certo senso,<br />
in questa seconda situazione si crede non solo che un equilibrio ci<br />
sia, ma che ve ne sia uno solo che è rilevante e ci si chiede quale tra i<br />
possibili candidati esso sia. Di nuovo nes<strong>su</strong>no sa cosa dovrebbe fare<br />
fin quando non sa cosa gli altri hanno deciso di fare, ma gli altri non<br />
possono decidere cosa fare fin che non sanno cosa il primo ha deciso.<br />
In entrambi i casi, non è solo chi gioca che è in imbarazzo<br />
nel decidere cosa deve fare ma anche chi osserva il gioco non sa porre<br />
vincoli <strong>su</strong> cosa accadrà, <strong>su</strong> come potrà essere giocato, quale esito<br />
può essere associato al fatto che un determinato gioco si presenti.<br />
Nonostante le somiglianze, le due situazioni hanno però caratteristiche<br />
diverse e pongono problemi diversi che vengono affrontati con<br />
strumenti ed ottiche molto diverse.<br />
Quando il problema è quello <strong>del</strong>la calcolabilità, l’esperienza,<br />
il fatto che più o meno lo stesso gioco sia stato giocato in precedenza,<br />
come è stato giocato e quali esiti si sono raggiunti può fornire informazioni<br />
preziose. Nel caso in cui l’insieme dei <strong>giochi</strong> possa essere<br />
in qualche mi<strong>su</strong>ra scelto, questa conoscenza è utile anche nel decidere<br />
se un dato gioco deve essere permesso o proibito. Certamente<br />
quello <strong>del</strong>la calcolabilità è un problema che si vorrebbe, se è possibi-<br />
coalizioni o raggiungano accordi che li portino a comportarsi in modo diverso<br />
rispetto all’uso <strong>del</strong>la miglior risposta. Sul fatto che necessariamente<br />
ciò debba accadere, si rammenti quanto si è detto prima, e si veda comunque<br />
Aumann (1990).<br />
49<br />
Vi sono eccezioni importanti, come quelle dei <strong>giochi</strong> a somma nulla a cui<br />
si è fatto cenno sopra.