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RIASSUNTO DE “I PROMESSI SPOSI” - brunocamaioni.com

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Prima di partire da quella città, per raggiungere la sede del suo noviziato,<br />

Ludovico volle chiedere perdono al fratello dell’ucciso, il quale accettò l’atto di<br />

riparazione, che volle pubblico e solenne, pensando che nell’umiliazione del frate<br />

avrebbe ripreso aire il suo prestigio e avrebbe trovato uno sfogo il suo sdegno<br />

superbo; quindi invitò alla cerimonia tutta la parentela, perché godesse anch’essa<br />

di quella soddisfazione <strong>com</strong>une. Fra Cristoforo (che aveva assunto questo nome<br />

per ricordare il maggiordomo morto per lui) quando scorse, nel palazzo del<br />

signore,quel grand’apparato e ne intuì lo scopo, rimase turbato; ma fu solo un<br />

momento, poi pensò che l’umiliazione era per lui più che meritata, e chiese<br />

perdono con tanta sincera umiltà e con un dolore così vivo per il male <strong>com</strong>messo,<br />

che tutti i presenti, a <strong>com</strong>inciare dal fratello dell’ucciso, ne restarono <strong>com</strong>mossi e<br />

piamente edificati. E quella che, nelle intenzioni del padrone di casa, doveva<br />

essere una manifestazione di orgoglio e un accrescimento di prestigio mondano,<br />

divenne una predicazione di umiltà e di amore cristiano. Lo stesso fratello<br />

dell’ucciso, <strong>com</strong>e afferma il Manzoni, fu da quel giorno più posato e più affabile.<br />

Fra Cristoforo, invitato insistentemente ad accettare qualcosa (era stato<br />

preparato per l’occasione un sontuoso rinfresco per gli invitati) chiese che gli<br />

dessero in elemosina un pane, in pegno di perdono; del quale una parte mangiò e<br />

una parte conservò in un cofanetto, per ricordo del suo peccato e della doverosa<br />

espiazione, a cui tutta la vita era stata dedicata. Riguardo al ministero al quale si<br />

dedicò una volta consacrato sacerdote, l’Autore dice che egli, oltre a <strong>com</strong>piere<br />

scrupolosamente tutti gli incarichi che gli venivano affidati dai superiori, e a<br />

sottoporsi volentieri a quanto era imposto dalla regola dell’Ordine, non mancava<br />

mai di <strong>com</strong>piere altri due uffizi che si era imposti da sé: appianare contrasti e<br />

proteggere oppressi. A questi <strong>com</strong>piti egli era portato dalla sua natura impetuosa e<br />

onesta, che non poteva sopportare ingiustizie e prepotenze, quella natura per la<br />

quale, quando era ancora Ludovico, si era imbarcato in tante lotte contro i<br />

signorotti della sua città. Allora però <strong>com</strong>batteva con le stesse armi del nemico,<br />

con le armi della forza e della violenza; ora invece il frate lottava con armi ben<br />

diverse, fornite dalla fede e dalla cristiana fortezza, e accanto all’umiltà, alla carità<br />

e al perdono metteva in opera anche il consiglio, la prudenza e l’ammonizione<br />

talora vibrata e irruente.<br />

Perciò non c’è da meravigliarsi se, alla chiamata di Lucia, corre sollecito alla<br />

sua casetta, presago di andare a sentire qualche tristo accidente; anche perché<br />

verso Lucia, di cui era da tempo direttore spirituale, egli portava una paterna<br />

sollecitudine, non scevra di ammirazione per la sua anima santa e pura, che lui<br />

aveva contribuito a rendere così eletta.<br />

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