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La tutela non giurisprudenziale del minore. Il tutore pubblico dei minori

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FONDAJy[ENTI DEL DLRIITO MlNORlLE<br />

(dlrttto a nutrirsi, alla casa, a vestlrsi, alle cure medIche...) <strong>non</strong>ché ti<br />

dintto a <strong>non</strong> essere torturato e a <strong>non</strong> subire altre forme di minaccia al<br />

benessere fisico o alla libertà; i diritti <strong>del</strong>la persona morale: il dinrto<br />

all'educazione, a partecipare alla vita culturale <strong>del</strong>la comunltà, alla<br />

libertà di penSIero, COSClenza, religione, espreSSIOne, ti diritto<br />

all'in formazione; i dtrittt <strong>del</strong>/a persona sociale e politica: li dlrltto a<br />

formarsI una famiglia, ad assoCIarsi, a riunirsI paCIficamente a<br />

parteclpare al governo tramite il voto e l'attIvità poltuco-smdacale, ad<br />

un processo equo e rapido etc. 13<br />

<strong>La</strong> contrapposiZIone ldeologico-polltico-milltare che ha diviso<br />

il mondo in due blocchI per più di 40 anni, ha influito su molti trattati<br />

succeSSIVI dividendo, se <strong>non</strong> contrapponendo ai diritti civili e politiCI<br />

cari alla tradizione liberale, quelli economici socIali più consoni<br />

all'ideologla socialista Solo nel 1966 perciò a conclusione di<br />

estenuanti lavori diplomabcl vengono approvati due Patti<br />

Internazionah rispettivamente sui dlrttti civili e politici e sui diritti<br />

economici, sociali e culturali, che entreranno In vigore nel 1976. Da<br />

allora ad oggt si sviluppa una progressiva opera di codificazione <strong>dei</strong><br />

dinttl umani che ha prodotto una massa notevole di strumenti<br />

gtundicl internazionatistici a <strong>tutela</strong> <strong>del</strong>l'Uomo, oltre ai Patti Citati,<br />

sono ormai oltre una settantina gli strumenti internazIonali dI<br />

coditlcazione normativa e di <strong>tutela</strong> <strong>dei</strong> dirittJ <strong>del</strong>la persona umana<br />

nelle diverse situazioni di svantaggiol4<br />

Questo nuovo diritto internazionale si può oggi riconoscere in<br />

un vero e proprio Codice InternazlOnale <strong>dei</strong> DIritti <strong>del</strong>l'Uomo,<br />

laddove con tale espressione si deve intendere "!'insieme de/le I/orme<br />

giuridiche tnteT71aziOllaù mediante le qJ.tali gli stati Sl SO<strong>Il</strong>O obbligati Cl<br />

riCOlloscere i diritti umr1ni ed a wttopom ajòrme di contro//o e, iii determinati<br />

casi, a/orme di giurisdiziOJle intemaziona/i. "15 GIà questo fatto potrebbe<br />

13 <strong>La</strong> diviSIone <strong>dei</strong> cLritti segue CJueUa proposta da JAN i'viARTENSON In L'lIItpegno<br />

de/Le Naziolli Unite per i diritti !Imam in J dinai I<strong>Il</strong>11ani a 40 allili ... op. cit.,.<br />

14 Cfr.lvClleit d'IIIJ{T'À/flmlJ iliternatiol/aux, ediz. NaZioni Unite, New York, 1988.<br />

l5 A.PAPISCA, M. lV(ASClA, Le rr.<strong>La</strong>Z!01/i LI/{cruaZ!0llou .. .op.eit. p. 15<br />

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