nontriamo - Italia Circoscrizione Centrale
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Roberto Roberto Roberto Lionelli Lionelli Lionelli<br />
InContriamoCi - Notiziario Ispettoriale ICC - anno III - numero IV - NOVEMBRE 2011<br />
MI MANCAVA QUALCOSA... LA TUNISIA<br />
C’era un posto vuoto a Manouba, in Tunisia,<br />
quello lasciato dal missionario polacco ucciso la<br />
scorsa primavera. Uno dei nostri, Roberto Lionelli,<br />
lo va a riempire. Lo abbiamo intervistato.<br />
Domenica scorsa 25 settembre tra i 74 nuovi missionari<br />
che hanno ricevuto il crocifisso e il mandato missionario dalle<br />
mani del Rettore Maggiore dei Salesiani Don Pascual<br />
Chavez, erano presenti anche due confratelli dell'ICC: Don<br />
Giampiero De Nardi e Sig. Roberto Lionelli. A una breve intervista,<br />
così ha risposto Roberto.<br />
Come hai scoperto la tua vocazione Salesiana?<br />
La mia vocazione Missionaria è "nata", cresciuta e scoperta<br />
quando è nata la mia vocazione salesiana. Ho fatto la<br />
mia prima esperienza in Cameroun circa 19 anni fa come<br />
volontario laico, prendendo un mese di ferie come fanno ancora<br />
oggi diversi giovani della nostra Ispettoria.<br />
Tornato a casa però, pur riprendendo il mio ritmo quotidiano,<br />
cioè lavoro, amici, ragazza, stadio, non mi sentivo<br />
più a mio agio, non mi sentivo più contento e sereno.<br />
Sentivo che mi mancava qualcosa, e allora mi sono avvicinato<br />
al parroco don Gianni D' Alessandro, e ho incominciato<br />
il cammino spirituale. Era da tanto tempo che non pregavo<br />
più, che non mi confessavo, che non andavo più a Messa,<br />
ma poi ho incominciato a sentire la necessità di farmi aiutare,<br />
di incominciare a chiedermi cosa il Signore volesse veramente<br />
da me.<br />
Come hai risposto alla tua chiamata?<br />
Dopo un anno, don Gianni mi chiese se volessi andare a<br />
Livorno per verificare veramente se il Signore mi stesse<br />
chiedendo qualcosa di diverso. Partii con tanta paura, ma<br />
anche con tanto desiderio di capire cosa stesse succedendo.<br />
Ero desideroso di volermi far aiutare. Da li è nato tutto,<br />
ossia ho intrapreso il cammino normale per essere un<br />
Salesiano consacrato. Livorno, Pinerolo, un anno a Chatillon,<br />
poi ancora Livorno, due anni a Nave, due anni ad Arezzo, e<br />
poi Firenze, Genova, tre anni in Africa (in Cameroun e nel<br />
Ciad). Dall' Africa sono dovuto rientrare per problemi di salute.<br />
Poi di nuovo quattro anni meravigliosi ad Arezzo.<br />
Perché vuoi andare in Tunisia e che cosa andrai a fare?<br />
Verso la metà di luglio scorso mi ha chiamato direttamente<br />
da Roma don Vaclav Klement, Consigliere generale per le<br />
missioni nella Congregazione salesiana, e mi ha chiesto un<br />
appuntamento. Mi ha fatto la proposta di andare a Manouba<br />
in Tunisia.<br />
Io ho pensato, ho pregato, ho condiviso con la mia guida<br />
spirituale è mi sono messo a disposizione.<br />
Tanti mi chiedono se ho paura. Io non posso dire di non<br />
averla ma sono sicuro che con la forza della fede e della<br />
preghiera di tanti amici e parenti tutto andrà bene.<br />
Cosa andrò a fare ? In Tunisia noi Salesiani abbiamo una<br />
scuola con circa 750 alunni. Mi inserirò come insegnante di<br />
educazione fisica, come assistente-educatore, e aiuterò<br />
nell'economia della comunità e, se sarà possibile, si farà di<br />
tutto per aprire un oratorio.<br />
Nallayan Pancras<br />
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TUNISIA: SERENITA', FATICHE E TREPIDAZIONE DEGLI INIZI<br />
Ha inviato un breve saluto all'Ispettore il Sig. Roberto<br />
Lionelli, Salesiano Coadiutore, da pochi giorni missionario in<br />
Tunisia. Così aveva scritto a Don Alberto: "Io ringrazio il buon<br />
Dio: tutto bene, sono sereno e felice, non nascondo le difficoltà,<br />
ma nonostante questo sono sereno.<br />
Stamani ho incontrato il Vescovo, una persona straordinaria,<br />
buona e molto gentile, ha detto di salutarvi. Confido<br />
come sempre nelle tue preghiere".<br />
Avendo saputo di questo saluto, anche se breve, ho cercato<br />
di contattarlo e la risposta, nel giro di due ore, non si è<br />
fatta attendere: "Carissimo, che piacere! Non ho ancora conosciuto<br />
personalmente Andrea e Patrizia, ma per fortuna<br />
ho conosciuto un'altra coppia italiana che lavorano sempre in<br />
Curia e mi hanno parlato di loro. Penso che prima o poi avrò<br />
l'occasione. (ndr: Si tratta di laici missionari che conosco<br />
personalmente, perché Andrea e Patrizia provengono dalla<br />
Parrocchia di Don Bosco in Roma).<br />
Io sto benino grazie. Piano piano mi sto inserendo, ma<br />
sono sereno e contento. Ringrazio tutti i giorni il buon Dio<br />
per questa bella e ricca esperienza che mi sta facendo vivere.<br />
Certamente le difficoltà non mancano, prima fra tutte la<br />
lingua, ma da venerdì prossimo inizierò un corso dalle suore<br />
Blance di arabo, e poi in questo i ragazzi\e mi aiutano ogni<br />
giorno quando sono in cortile con loro.<br />
La comunità è piccola, siamo solo in due e da dicembre<br />
saremo ancora meno perché don Lorence rientra in Ispettoria.<br />
Il clima è buono e sereno, la gente è gentile e i bimbi sono<br />
sempre i bimbi. Qui abbiamo una scuola con più di 750 alunni,<br />
e di conseguenza c'è sempre qualcosa da fare, ma anche<br />
per questo ringraziamo il Signore. Domenica ci saranno le<br />
votazioni, speriamo bene, che vadano per il verso giusto.<br />
Chi è qui da un po' di tempo ha paura che cambi qualcosa.<br />
Speriamo di no. Ti, anzi vi chiedo, come sempre, di starci<br />
vicino con la preghiera. Un forte abbraccio a tutti. Roberto<br />
Gianluigi Pussino