nontriamo - Italia Circoscrizione Centrale
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Sora commemora<br />
InContriamoCi - Notiziario Ispettoriale ICC - anno III - numero IV - NOVEMBRE 2011<br />
... ZEFFIRINO<br />
Dal discorso del Card. Tarcisio Bertone<br />
all’inaugurazione del monumento<br />
Nel mese di novembre del 2007 mi sono recato<br />
in Argentina come Legato Pontificio per presiedere<br />
la cerimonia di beatificazione di Zeffirino<br />
Namuncurà. E' stata un'esperienza straordinaria.<br />
Con una fede e un entusiasmo indescrivibili<br />
sulla prateria di Chimpay, nella Patagonia, erano<br />
presenti oltre 100.000 persone venute con ogni<br />
mezzo e con un viaggio di ore e ore da ogni parte<br />
dell'Argentina e dei paesi limitrofi. C'era anche<br />
un folto gruppo dei suoi concittadini di<br />
Mapúches, orgogliosi che un figlio delle loro<br />
indomite tribù fosse elevato agli onori degli altari.<br />
Ma tutta l'Argentina, attraverso numerosi<br />
canali televisivi ha seguito il rito della<br />
beatificazione con devozione e allegria.<br />
Zeffirino - lo sappiamo bene - nasce da una<br />
famiglia fiera e generosa della forte tribù degli<br />
Indios Araucani, della terra di Patagonia. Se la<br />
santità ha potuto fiorire in lui, è perché ha trovato<br />
un fertile terreno nelle qualità umane proprie<br />
della sua terra e della sua stirpe. Ci piace<br />
vedere nel beato Zeffirino tutta la storia, spesso<br />
drammatica, del suo popolo. Egli riassume in<br />
sé le sofferenze, le ansie, le aspirazioni dei<br />
Mapuches, che proprio durante gli anni della sua<br />
fanciullezza si incontrarono con il Vangelo e si<br />
aprirono al dono della fede...<br />
Chi entra nella Basilica Vaticana può vedere<br />
in alto, nell'ultima nicchia a destra della navata<br />
centrale, una grande statua di san Giovanni Bosco,<br />
che indica l'altare e la tomba di san Pietro.<br />
Accanto a lui stanno due giovani, uno dalle<br />
fattezze europee e l'altro con i tipici tratti<br />
somatici della gente sudamericana. E' evidente<br />
il riferimento ai due giovani santi: Domenico<br />
Savio e Zeffirino Namuncurá. E' l'unica raffigurazione<br />
di ragazzi presente nella Basilica<br />
33<br />
33<br />
Vaticana...<br />
La vita di Zeffirino<br />
offre alle nuove generazioni<br />
delle coordinate<br />
valide per affrontare<br />
le sfide attuali del<br />
mondo; sfide che interpellanocontinuamente<br />
l'intelligenza e<br />
la volontà, mosse dalla<br />
fede in Cristo.<br />
Una di queste coordinate consiste nel fatto che Zeffirino non ha mai<br />
dimenticato di essere mapuche: l'ideale supremo per lui era quello di essere<br />
utile alla sua gente. Ma l'incontro con il Vangelo ha fatto nascere in<br />
lui una prospettiva nuova, un'aspirazione fondamentale: "mostrare" ai<br />
suoi fratelli mapuches "la via del cielo".<br />
Zeffirino aveva scelto come modello un santo: Domenico Savio, a cui<br />
Don Bosco aveva consegnato un segreto e che dice più o meno così: "Sii<br />
sempre allegro; fa’ bene i tuoi doveri di studio e di pietà; aiuta i tuoi<br />
compagni".<br />
L'allegria, anzitutto. "Sorride con gli occhi", dicevano di Zeffirino i<br />
suoi compagni. Era l'anima delle ricreazioni, a cui partecipava con creatività<br />
ed entusiasmo, talvolta perfino con irruenza. Sapeva fare dei giochi<br />
di prestigio, che gli meritarono il titolo di "mago"...<br />
Quanto ai doveri di studio e di pietà, ricordiamo Zeffirino presente in<br />
questo stesso collegio di Villa Sora. Egli - che pure incontrava qualche<br />
difficoltà con la lingua italiana - giunse in pochi mesi ad essere il secondo<br />
della classe. Nella pagella scolastica spicca l'ottima riuscita nel latino: era<br />
un requisito importante per diventare sacerdote…<br />
La pietà di Zeffirino era quella caratteristica degli ambienti salesiani,<br />
radicata robustamente nei Sacramenti, e in particolare nell'Eucaristia,<br />
considerata "la colonna" del sistema preventivo. Per questo Zeffirino assumeva<br />
volentieri l'incarico di sagrestano. Durante i mesi del suo soggiorno<br />
a Torino, lo si vedeva sostare per ore nel Santuario di Maria<br />
Ausiliatrice, in dialogo intimo con Gesù.<br />
Due conclusioni possiamo trarre da questo semplice ma luminoso esempio,<br />
per dipanarne il senso e farlo fruttificare nella nostra esperienza?<br />
1) Essere utile alla propria gente è un ideale affascinante per quei<br />
giovani e adulti che avvertono il bisogno di spendersi per costruire un<br />
mondo fraterno e solidale. Zeffirino, grazie all'annuncio del Vangelo era<br />
entrato in una relazione personale con Gesù Cristo, trovando così i presupposti<br />
autentici per realizzare questo progetto di fraternità autenticamente<br />
cristiano.<br />
2) Riguardo all'essere dei leaders in mezzo ai propri compagni - e qui<br />
mi rivolgo particolarmente ai giovani - come lo fu Zeffirino Namuncurà,<br />
occorre saper sviluppare quei talenti che non di rado sono sopiti dietro la<br />
noia di una vita comoda, per godere della gioia e della fantasia che provengono<br />
dall'uscire da se stessi con uno slancio generoso verso gli altri...<br />
Il monumento dedicato al Beato Zeffirino Namuncurà, posto in questo<br />
luogo vi dia la voglia di essere voi stessi amici degli altri ragazzi e ragazze<br />
come lo fu lui; di essere amici molto più interessanti e credibili di<br />
quelli che consumano le loro menti e le loro giornate senza ideali e fantasia.<br />
Voi giovani fatevi coraggio e siate in mezzo agli altri giovani i leaders<br />
di un progetto ricco di futuro e di speranza.