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di di Salvatore Salvatore Salvatore Policino Policino Policino
InContriamoCi - Notiziario Ispettoriale ICC - anno III - numero IV - NOVEMBRE 2011
doti e coadiutori, che hanno
saputo attendere i suoi tempi,
curare le sue ferite, accompagnarlo
con la pazienza
di chi come Don Bosco sa trovare
il punto accessibile al
bene presente in ogni giovane,
anche il più disgraziato.
A 16 anni, ad Ussita, durante
il campo di formazione
di primo livello per formarsi
come animatore, incontra la
risposta alla fame che da sempre
sentiva dentro di sé: l'Eucarestia e il sacramento della
Riconciliazione. "Ricordo che mentre ci spiegavano il grande
dono della vita sacramentale io mi innamoravo sempre più
del Signore e versavo le mie lacrime nei momenti di deserto
a causa del tempo perduto, confessa Salvatore. Ma non potevo
accostarmi ai sacramenti per via del mio antico rifiuto
della catechesi. Ricordo la santa invidia per i miei amici che
potevano accostarsi all'Eucarestia durante la celebrazione
eucaristica".
Torna in oratorio con la voglia di cambiare tante cose. La
settimana prima della solennità di Don Bosco, dopo una accurata
preparazione, celebra la sua prima confessione; la domenica
successiva, durante la celebrazione della festa esterna
di Don Bosco, a Messa, in un clima di discrezione riceve la
1^ Comunione. L'anno successivo riceve la Cresima, dopo
aver compiuto un cammino di approfondimento del Vangelo,
con la guida spirituale e nella preghiera personale.
Grazie alla partecipazione al Gruppo Loreto arriva alla
scelta di dedicare un anno della sua vita ad un serio e più
intenso, significativo discernimento. "Vieni e Seguimi" è la
voce che Salvatore sente risuonare ripetutamente nel suo
cuore.
Inizia una esperienza di vita comunitaria presso la casa di
Civitanova Marche, era l'11 settembre 2001 (il crollo delle
torri gemelle non sembrava un buon auspicio) e di seguito
svolge il suo Prenoviziato.
Il 7 settembre del 2002 viene accolto a Genzano per svolgere
il Noviziato e l'8 settembre 2003 fa la sua professione
religiosa con i voti di Obbedienza, Povertà e Castità.
Poi nella Comunità di San Tarcisio, a Roma, svolge il
postnoviziato con lo studio della filosofia e l'apostolato per
due anni a Tor Bella Monaca . Non furono tempi facili per
Salvatore in una casa di formazione fortemente strutturata,
per un carattere libero ed emancipato.
Il tirocinio pratico lo vive a Macerata. L'università, la scuola,
l'oratorio, i gruppi vocazionali , la comunità, sono state
una grande palestra di vita che lo hanno aiutato a ridimensionare
l'idealismo tipico dell'età giovanile e a maturare le
motivazioni della sua vocazione. Nel settembre del 2008 presso
la nostra Università Pontificia Salesiana è studente di teologia
presso lo studentato della Crocetta a Torino.
Il 19 settembre 2009 con la professione perpetua qui a
Vasto, in quell'oratorio chiamato "casa" con quella gente che
chiama "famiglia" dona la sua vita, per sempre, al Signore
come salesiano di Don Bosco per conformarsi sempre di più a
Cristo.
Il 12 giugno 2010 riceve il diaconato presso la Basilica di
Maria Ausiliatrice di Torino Valdocco dalle mani del Card.
Severino Poletto.
Durante gli anni della formazione teologica ha avuto il
privilegio di poter vivere esperienze di apostolato molto significative.
A Torino compie il suo servizio pastorale presso
gli oratori del San Paolo, del San Luigi e del Rebaudengo.
Durante l'estate per due anni è a L'Aquila: la prima volta
in oratorio come coordinatore dell'estate ragazzi e delle attività
estive; la seconda al parco Baden Powell per vivere in
mezzo alla gente la tragedia del terremoto.
Quest'anno nella comunità "San Tommaso" della Visitatoria
dell'UPS, ha frequentato gli studi di Pedagogia Sociale ottenendo
buon profitto. Il servizio di apostolato lo ha svolto presso
la Basilica del "Sacro Cuore" di Roma inserendosi nella riflessione
e realizzazione del Progetto "Cuore Nuovo", uno dei
progetti per rilanciare il carisma salesiano in Europa.
Attraverso le informazioni che ho ricevuto da coloro che
lo hanno accompagnato nella formazione, posso attestare che
don Salvatore Policino arriva a questo appuntamento pronto
e preparato, grazie alla preghiera personale e alla riflessione,
all'impegno pastorale svolto con entusiasmo e dedizione
in particolare in mezzo ai giovani e attraverso la sua volontà
di impegnarsi ancora nel cammino di crescita e di
maturazione.
Pertanto chiedo a Lei, Eccellenza Reverendissima, di elevare
questo nostro fratello all'ordine del Presbiterato.
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NELLE FOTO: L’imposizione delle mani di Don
Arnaldo, ex-ispettore dell’Adriatica; papà,
mamma e sorella di Salvatore.