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Scavi a Veleia - Istituto per i Beni Artistici, Culturali e Naturali della ...

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Capitolo I<br />

Costa, Caylus, Paciaudi e gli scavi di <strong>Veleia</strong><br />

1. Le campagne del 1760-1763 e la direzione del canonico Costa<br />

«Personne ici n’a la moindre connoissance des découvertes de Velleja. Mettez-nous<br />

au fait, et dites-nous en en gros l’histoire, sans vous donner la peine<br />

d’un menu détail» scriveva da Roma nel luglio del 1760 il padre teatino<br />

Paolo Maria Paciaudi al conte di Caylus 1 . A<strong>per</strong>ti ufficialmente il 14 aprile<br />

di quello stesso anno <strong>per</strong> volere del duca Filippo di Borbone 2 , gli scavi dell’antica<br />

<strong>Veleia</strong> rimasero dunque, <strong>per</strong> i primi mesi di indagini, del tutto sconosciuti<br />

agli ambienti antiquari romani, mentre da Parigi il Caylus aveva<br />

già da tempo potuto informare l’amico sulle novità veleiati e stuzzicare così<br />

la sua curiosità di studioso, tanto che il Paciaudi non mancò di suggerirgli<br />

un’aggiunta nel quarto volume del Recueil, all’epoca ancora in preparazione<br />

3 . Il teatino era ben lontano dall’immaginare che di lì a un anno avrebbe<br />

ottenuto la nomina di antiquario e bibliotecario reale di don Filippo e che<br />

presto si sarebbe trovato a dirigere proprio quegli scavi di cui allora ignorava<br />

<strong>per</strong>sino l’esistenza; sembrava invece convinto che fosse intenzione dell’Infante<br />

affidare all’illustre antiquario francese il compito e l’onore di rendere<br />

pubblici i risultati delle indagini veleiati: «on vous priera d’en donner<br />

l’explication et vous ferez l’honneur à l’Infant, qui ne saurait avoir un Interprète<br />

plus savant, et plus recomandable», scriverà infatti al conte nel<br />

settembre del 1760, dopo aver conosciuto le opinioni in proposito del balì<br />

1 Sérieys 1802, p. 164, lettera del 22 luglio 1760.<br />

2 Montevecchi 1934, p. 557. A <strong>Veleia</strong> i lavori dovettero <strong>per</strong>ò iniziare fin dal mese precedente,<br />

e infatti già a partire dall’11 marzo 1760 si cominciano a registrare le spese relative<br />

agli scavi (Masnovo 1913, p. 101).<br />

3 Il 18 giugno del 1760 il Paciaudi scriveva infatti al Caylus, in risposta alle sue precedenti<br />

informazioni sugli scavi veleiati: «Je me réjoui de la fouille de Velleia, et je me réserve de<br />

voir un jour dans votre quatrième volume ces découvertes nouvelles» (Sérieys 1802, p. 151).<br />

Il quarto volume del Recueil venne pubblicato nel 1761.<br />

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