MARKETS & CERTIFICATES - RBS Markets - Italia

Storia di copertina
are ai loro obiettivi di cambio, potrebbero
venire meno anche i loro acquisti
di obbligazioni statali dei Paesi industrializzati.
Questo potrebbe mettere in
diffi coltà non solo le quotazioni delle
obbligazioni di Stato, ma anche il Dollaro
e l’Euro.
In un tale scenario, i mercati azionari
dei Paesi industrializzati probabilmente
soffrirebbero molto. A confronto,
potrebbe andare un po’ meglio alle
Borse dei Paesi Emergenti, poiché la
crescente importanza del consumo e
il minore indebitamento creano margini
per la domanda.
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Le conseguenze a lungo termine per
i mercati del credito occidentali. Per i
mercati creditizi e obbligazionari occidentali
un forte aumento dell’infl azione
sarebbe probabilmente un’arma a doppio
taglio. Da una parte contribuirebbe
all’abbattimento dei forti debiti de gli
Stati, ma dall’altra l’aumento dei tassi
provocherebbe un rincaro dei crediti,
soprattutto per quelli a lungo termine
o di nuova accensione. Alcuni esperti,
come Russel Napier, consulente della
banca d’investimento CLSA, non escludono
quindi per i Paesi industrializzati
l’introduzione di controlli del fl usso di
MARKETS & CERTIFICATES | maggio 2010
capitali e del credito. Napier, in ogni
caso, dubita che i Paesi industrializzati
giocherebbero con le stesse regole
che in passato hanno imposto ai Paesi
Emergenti. Più probabilmente, alla
fi ne, alcuni meccanismi dell’economia
di mercato po trebbero continuare ad
essere ignorati e non sarebbe consentita
una “pulizia” del mercato stesso
tramite i fallimenti di determinate aziende.
In questo scenario, l’errata allocazione
del capitale perdurerebbe
e i Paesi industrializzati perderebbero
terreno nella competizione con i Paesi
Emergenti.
Se i Paesi Emergenti rinunciassero ai loro obiettivi di cambio, anche l’Euro si troverebbe in diffi coltà.
I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri.