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Speciale
Il lato buono della Morte Nera
Nel XIV secolo in Asia e in Europa imperversava la peste, trasmessa
dalla pulce dei ratti. La peggiore epidemia, fra il 1348
e il 1350, costò la vita solo in Europa a circa 20 milioni di persone.
In alcune regioni morì addirittura un terzo della popolazione.
È stata una delle peggiori catastrofi dell’umanità. “La
peste ha congelato i cuori degli uomini”, ha scritto Boccaccio
nel suo “Decameron”. L’epidemia, però, ha anche favorito
una trasformazione della società. Con la peste, infatti, la forza
lavoro iniziò improvvisamente a scarseggiare. Contadini,
artigiani e braccianti seppero cogliere l’opportunità: si organizzarono
e scioperarono per ottenere condizioni di lavoro
migliori, il più delle volte con successo. I salari aumentarono
e le persone potevano concedersi beni in maggiori quantità
e di migliore qualità. Contemporaneamente, venne posto un
freno all’arbitrio dei proprietari terrieri e dei capi delle corpo­
7.000 d.C.:
Inizio dell’economia
agricola
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Nel XIV secolo non c’erano rimedi contro la Morte Nera. In conseguenza del grande
numero di decessi, la forza lavoro divenne scarsa e costosa.
VI secolo: Con l’invenzione del
collare e del giogo frontale, la produttività
degli animali aumenta da
4 a 5 volte.
VI secolo: L’aratro
a ruota si afferma in
Europa.
VIII secolo: La rotazione triennale porta progressi
qualitativi e quantitativi (16% di rendimento
in più rispetto alla rotazione biennale).
razioni. L’aumento dei salari e del benessere allentò il legame
personale esistente con i proprietari terrieri (rapporto di
proprietà fi sica e feudale) ed accelerò il processo di ascesa
dell’economia monetaria. La carenza di forza lavoro a basso
costo forzò il progresso tecnico e sociale. Al contempo,
il crescente benessere diede a molte persone la possibilità
di diventare innovative, sviluppando migliori prodotti e metodi
di produzione. Con l’aumento della domanda di indumenti
di qualità, utensili in ferro e articoli in pelle e in argilla, crebbe
anche l’importanza di settori come il tessile e il metallurgico.
Dato che questi prodotti erano realizzati soprattutto
nelle città, si accelerò anche l’urbanizzazione. Il benessere
aumentò. Molti storici credono che senza la peste non ci sarebbero
stati il progresso sociale e la rapida ascesa tecnologica
dell’Europa negli anni tra il 1400 e il 1700.
XI secolo: L’impiego dell’erpice al posto di
zappa e rastrello permette una migliore e più
rapida lavorazione del terreno.
XIII secolo: Prime banche
attive in tutta Europa.
XII secolo: Le corporazioni si affermano nelle
città più fi orenti. Le professioni artigiane si
differenziano. Aumenta l’effi cienza grazie alla
specializzazione.
MARKETS & CERTIFICATES | maggio 2010
Foto: www.wikipedia.de
Inizio del XV secolo: La
bussola e la rosa dei venti
entrano a far parte delle dotazioni
fi sse delle imbarcazioni
dei navigatori europei.
La performance del passato non è un indicatore attendibile del futuro andamento dei valori.