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Materie prime 90 milioni di Euro per trasformare South Deep nel giacimento aurifero tanto ambito. L’attuale area di estrazione si trova a una profondità di circa 2000 metri; la miniera dovrebbe scendere di altri 3000 metri e questo comporta forti costi. Inoltre, a queste profondità le temperature si aggirano sui 60 gradi: il raffreddamento delle strutture è costoso e risulta redditizio solo a fronte di un prezzo dell’oncia superiore ai 1000 Dollari. Costi di produzione elevati. Il WCG stima che i costi medi di produzione mondiali si aggirino sui 400 Dollari all’oncia. Per effetto dei forti costi di ricerca si riducono anche i margini delle imprese del settore. Ad esempio, tra il 1980 e il 1999, quando il prezzo dell’oro ha continuato a scendere per circa 20 anni, molte piccole miniere d’oro hanno chiuso i battenti. “Solo pochi anni fa, per aprire una miniera servivano da 300 a 500 milioni di Dollari”, ha detto recentemente Jamie Sokalsky, direttore finanziario dell’azienda canadese Barrick Gold, in occasione di un incontro con gli investitori a Ginevra. “Oggi ci vogliono dai 3 ai 5 miliardi di Dollari”, ha proseguito il manager. E il leader del gruppo, Aron Regent, in occasione dell’incontro ha spiegato che Barrick, così come le concorrenti Goldcorp. Newmont Mining e Kinross Gold, nel 2009 hanno investito un totale di 4 miliardi di Dollari solo nella ricerca dell’oro. E in pratica non hanno trovato nuovi giacimenti. “Analogamente al settore petrolifero, le risorse più semplici e meno costose da estrarre sono in gran parte esaurite. L’estrazione di minerale di scarso valore o situato molto in profondità spesso fallisce a causa di ostacoli tecnici o economici. Nell’estrazione a cielo aperto, per ogni grammo d’oro estratto viene lavorata in media una tonnellata di roccia”, afferma RonaldPeter Stöferle, esperto d’oro e analista di Erste Bank in un’intervista con il “RohstoffSpiegel” L’esperto segnala che la produzione d’oro in 8 delle 12 principali nazioni estrattrici, che producono nel complesso oltre il 50% dell’offerta primaria, è in ristagno o addirittura in calo. Tra esse rientrano le “Big Four”: Canada, Australia, USA e Sudafrica. 30 Costi globali dell’estrazione d’oro USD/oncia 500 400 300 200 100 0 Domanda d’oro annuale Tonnellate 4.500 4.000 3.500 3.000 2.500 2.000 1.500 1.000 500 0 -500 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009e Un aumento rapidissimo Negli ultimi sette anni i costi dell’estrazione d’oro sono più che raddoppiati. La corsa dei prezzi è lo specchio della circostanza che i giacimenti d’oro sfruttabili in condizioni economicamente convenienti sono già ampiamente esauriti. Offerta d’oro annuale Tonnellate 4.500 4.000 3.500 3.000 2.500 2.000 1.500 1.000 500 0 -500 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 Svincolo delle scorte hedged Vendite delle Banche Centrali Estrazione d’oro Oro riciclato 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 Investimenti di provenienza non chiarita Netto-Retail-Investments Gioielleria Industria/sostituzione denti Offerta e domanda d’oro MARKETS & CERTIFICATES | maggio 2010 Fonte: U.S. Geological Survey, 2009; e = estimated Domanda di ETF La quota preponderante della domanda d’oro mondiale, pari a circa 3500 tonnellate all’anno, proviene dall’industria della gioielleria. In conseguenza del crescente benessere, il fabbisogno d’oro aumenta anche nei grandi Paesi Emergenti, come Cina e India. Inoltre l’oro è utilizzato nell’industria elettronica e nella medicina dentale. Anche l’interesse degli investitori è molto aumentato negli ultimi anni, contribuendo considerevolmente all’aumento dei prezzi. Secondo Barclays Capital, l’anno scorso gli investitori hanno espresso una domanda pari a 1400 tonnellate d’oro, corrispondente a una quota del 40% della produzione mondiale. Oggi vengono estratte circa 2500 tonnellate d’oro all’anno: la domanda supera quindi di oltre un terzo l’offerta delle miniere. Un’ulteriore offerta proviene dall’utilizzo dell’oro usato (riciclo) e dalle riserve d’oro delle Banche Centrali, che dalla fine degli anni ’90 hanno costantemente ridotto le loro scorte. Sembra però che attualmente stiano cambiando idea, come dimostrano non da ultimo gli acquisti d’oro delle Banche Centrali asiatiche. Fonte: GFMS, 2010 I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri.
MARKETS & CERTIFICATES | maggio 2010 Il culmine della produzione d’oro (Peak Gold). Negli ultimi anni si è fatto sempre più spesso riferimento all’analogia con la progressiva esiguità delle risorse petrolifere. Il confronto, però, è un po’ zoppicante, poiché l’oro dopo l’estrazione non viene consumato. Tuttavia si può parlare di Peak Gold, poiché secondo l’opinione degli esperti la massima estrazione d’oro è già stata raggiunta nel 2001, con 2600 tonnellate in un anno. Lo segnala anche il massimo produttore, Barrick Gold. Il gruppo canadese calcola a lungo termine un calo di circa un milione di once all’anno. “Nel 2009 la produzione d’oro è rimasta comunque statica”, valuta anche la seconda impresa mineraria del mondo, Newmont Mining (USA). Da quando è iniziata l’estrazione, secondo le stime sono state estratte dal suolo 160.000 tonnellate d’oro. Le riserve stimate si aggirano su ulteriori 100.000 tonnellate. Il previsto calo dell’estrazione d’oro è un indicatore che fa pensare a un aumento dei prezzi dell’oro a lungo termine. In futuro, a fronte di un calo dell’offerta, secondo molti esperti la domanda aumenterà, soprattutto da parte degli ambiziosi Paesi Emergenti e degli investitori che puntano su un nuovo rally dell’oro. Selezione di strumenti sull’oro Nome Sottostante Tipo di prodotto ISIN Scadenza Oro Certifi cate Oro Benchmark Certifi cate NL0000019727 18.06.10 Oro Quanto Certifi cate Oro Quanto Certifi cate NL0009391960 19.03.12 MINI Future Certifi cates Selezione di strumenti sull’oro/Sudafrica Dalla febbre dell’oro all’estrazione industriale Quando James Marshall, il 24 gennaio del 1848, esaminò il suo mulino sull’American River, in California, vide che nell’acqua c’era qualcosa di scintillante: si chinò, portò sotto la luce una manciata di ghiaia e fango e vide cos’è che emanava quel bagliore: era oro! Il sogno di una rapida ricchezza attrasse quindi migliaia di cercatori. Tra Nome Sottostante Tipo di prodotto Leva* ISIN Scadenza Oro MINI Long Oro Future Mini Future Long 5,71 NL0009288000 14.01.19 Oro MINI Long Oro Future Mini Future Long 4,55 NL0009287994 14.01.19 Oro MINI Long Oro Future Mini Future Long 3,67 NL0009009422 14.01.11 Oro MINI Long Oro Future Mini Future Long 3,26 NL0009009430 14.01.11 Oro MINI Long Oro Future Mini Future Long 2,74 NL0009009448 14.01.11 Oro MINI Long Oro Future Mini Future Long 2,31 NL0000105310 16.12.10 Oro MINI Long Oro Future Mini Future Long 2,22 NL0000105302 16.12.10 Oro MINI Short Oro Future Mini Future Short 5,12 NL0009288018 14.01.19 Nome strumento Sottostante Tipo di prodotto ISIN Cercatori d’oro in viaggio verso la California: solo pochi sono riusciti a realizzare i loro sogni. il gennaio 1848 e il dicembre 1849, San Francisco passò da 1000 a 25.000 abitanti. Con la febbre dell’oro, in California iniziò anche l’estrazione industriale. In Australia il fenomeno si impose negli anni ’50 del XIX secolo, causando un forte incremento dell’immigrazione: iniziava così il suo percorso da colonia penale a Stato vero e proprio. I ritrovamenti d’oro ebbero conseguenze notevoli anche per la storia dell’Africa meridionale. Nel 1886, la scoperta del più grande giacimento aurifero del mondo nel Witwatersrand cambiò la struttura economica e sociale delle Repubbliche boere, fi n ad allora isolate e dominate dall’agricoltura. Ricca di conseguenze, infi ne, fu anche la febbre dell’oro nel Klondike. Siamo nel 1986: centinaia di migliaia di cercatori arrivarono sul Klondike River, presso Dawson City. Questo portò alla costituzione del territorio canadese dello Yukon e alla defi nizione del confi ne tra Alaska e Canada. La maggior parte dell’oro attualmente estratto dai minatori proviene da Cina, Australia, USA, Sudafrica, Canada e Russia. L’estrazione annuale ammonta oggi a circa 2500 tonnellate: circa cento volte in più rispetto al XIX secolo. Oggi in due anni si estrae più oro di quello documentato nei mille anni del Medioevo. FTSE/JSE TOP 40 ETF FTSE/JSE TOP 40 ETF LU0270000028 NYSE Arca Gold Bugs ETF NYSE Arca Gold Bugs ETF LU0259322260 I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri. Materie prime Foto: wiki.histnet.ch Fonte: RBS * Dati rilevati al 28/04/2010 31
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