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01 Prel_trt:_v - Teatro del Giglio di Lucca

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ta. Tuttavia, l’impianto definitivo <strong>del</strong> palinsesto si <strong>del</strong>inea soltanto tra la fine <strong>del</strong><br />

1916 e il principio <strong>del</strong> 1917 con l’ingresso in scena <strong>di</strong> Giovacchino Forzano, il<br />

quale fissa l’argomento <strong>di</strong> Suor Angelica, cavando dal proprio cassetto un vecchio<br />

abbozzo <strong>di</strong> dramma in prosa, concepito per qualche compagnia itinerante <strong>di</strong> attori,<br />

e dà finalmente una fisionomia al numero comico, inventando la vicenda <strong>del</strong><br />

Gianni Schicchi sullo spunto <strong>di</strong> una manciata <strong>di</strong> versi <strong>del</strong> Canto XXX <strong>del</strong>l’Inferno<br />

(un revival parzialissimo <strong>del</strong> progetto <strong>del</strong> 1900), ma con la mente ben fissa nel<br />

commento <strong>di</strong> Anonimo trecentista fiorentino, citato in appen<strong>di</strong>ce all’e<strong>di</strong>zione <strong>del</strong>la<br />

Comme<strong>di</strong>a curata da Pietro Fanfani. Col che la serie volge al comico dopo aver<br />

toccato due <strong>di</strong>versi registri tragici: il dramma torbido e malinconico de Il tabarro<br />

e il dramma <strong>del</strong>la maternità vietata, che in Suor Angelica scaturisce inatteso da un<br />

fondo <strong>di</strong> misticismi e sentimentalismi dolciastri, <strong>di</strong> sensualità represse. La serie<br />

completa fu rappresentata per la prima volta il 14 <strong>di</strong>cembre 1918 al Metropolitan<br />

Opera House <strong>di</strong> New York; a ridosso <strong>del</strong>la fine <strong>del</strong>la prima guerra mon<strong>di</strong>ale Puccini<br />

non arrischiò un viaggio oltreoceano e assistette soltanto alla prima italiana,<br />

che si tenne al <strong>Teatro</strong> Costanzi <strong>di</strong> Roma, l’11 gennaio 1919.<br />

1. Tabarro, un dramma veristico?<br />

Che nel profilo cangiante <strong>del</strong> Trittico Il tabarro costituisca la componente veristica<br />

è osservazione ovvia, che però non basta a comprendere l’operazione in esso<br />

compiuta <strong>di</strong> ripensamento <strong>del</strong>le prospettive e dei meto<strong>di</strong> <strong>del</strong> realismo melodrammatico.<br />

Dalla Houppelande Adami e Puccini ricavano un impianto narrativo tendente<br />

al documentario e volto all’indagine <strong>del</strong>le azioni e <strong>del</strong>le motivazioni all’agire<br />

<strong>di</strong> uomini e donne in<strong>di</strong>viduati con precisione anagrafica, inseriti in un contesto<br />

socio-economico definito e osservati nello spazio vitale angusto <strong>del</strong> barcone <strong>di</strong> padron<br />

Michele. Quella <strong>del</strong> Tabarro è un’umanità da bassifon<strong>di</strong> urbani, inquieta e<br />

dolente, in seno alla quale la trage<strong>di</strong>a scaturisce da un intrico <strong>di</strong> motivazioni biologiche<br />

(l’attrazione fisica dei giovani Luigi e Giorgetta e l’affievolirsi <strong>del</strong>l’eros tra<br />

la donna e l’attempato consorte) e <strong>di</strong> con<strong>di</strong>zionamenti sociali e ambientali (la vita<br />

grama e <strong>di</strong> fatiche condotta da tutti coloro che gravitano attorno al barcone; il<br />

clima soffocante <strong>del</strong>la stiva e <strong>del</strong>la cabina). Il Tinca e La Frugola sono autentici<br />

esponenti <strong>di</strong> un sottoproletariato <strong>di</strong> vinti: lui placa nell’alcol i pensieri <strong>di</strong> ribellione<br />

alla con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> oppresso, lei va rovistando qua e là tra i rifiuti e s’accontenta<br />

<strong>del</strong>la compagnia d’un gatto soriano. Luigi è uno scaricatore <strong>di</strong> porto un poco<br />

spiantato che con Giorgetta <strong>di</strong>venta malinconico e visionario. Entrambi sono presi<br />

dalla nostalgia <strong>del</strong>l’angolo <strong>di</strong> Parigi che li ha visti nascere e degli affetti che là<br />

hanno lasciato; entrambi aspirano ad una passione totale ed esclusiva, ma le cir-<br />

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