30.05.2013 Views

- Watchman Nee - La vera vita cristiana - (libro) - Popolo di Dio in Italia

- Watchman Nee - La vera vita cristiana - (libro) - Popolo di Dio in Italia

- Watchman Nee - La vera vita cristiana - (libro) - Popolo di Dio in Italia

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

profonda da portarci via <strong>in</strong> essa, <strong>di</strong>struggendo <strong>in</strong> noi tutto quello che non è <strong>di</strong><br />

<strong>Dio</strong>.<br />

LA RISURREZIONE IN NOVITA' DI VITA<br />

« Se siamo <strong>di</strong>venuti una stessa cosa con Lui per una morte simile alla Sua, lo<br />

saremo anche per una risurrezione simile alla Sua » (Rom. 6:5).<br />

Per quel che riguarda la risurrezione il simbolo è <strong>di</strong>verso, perché qualcosa <strong>di</strong><br />

nuovo è <strong>in</strong>trodotto. Io sono « battezzato nella Sua morte », ma non entro nella<br />

stessa maniera nella sua risurrezione, perché, (<strong>Dio</strong> sia lodato!) la sua<br />

risurrezione entra <strong>in</strong> me per darmi una <strong>vita</strong> nuova. Nella morte del Signore<br />

l’accento è messo su: « io nel Cristo ~ soltanto. Nella risurrezione benché<br />

questo rimanga vero, un nuovo accento è messo su: « il Cristo <strong>in</strong> me ». Come può<br />

il Cristo rendermi partecipe della sua <strong>vita</strong> <strong>di</strong> risurrezione? Com'è che ricevo<br />

questa <strong>vita</strong> nuova? Credo che Paolo presenti un ottimo esempio con le parole che<br />

adopera: « <strong>di</strong>venuti una stessa cosa con lui », « <strong>di</strong>venuti uno con lui », poiché<br />

le parole tradotte <strong>in</strong>: « <strong>di</strong>venuti una stessa cosa » hanno <strong>in</strong> greco il senso <strong>di</strong> «<br />

<strong>in</strong>nesto » (1) descrivono meravigliosamente l’immag<strong>in</strong>e della <strong>vita</strong> del Cristo che<br />

viene a noi con la risurrezione.<br />

(1) Dal Greco sumphutos "piantato o cresciuto con lui", "<strong>di</strong>venuti una stessa<br />

cosa con". <strong>La</strong> parola è usata nel greco classico nel senso <strong>di</strong> "<strong>in</strong>nesto". Nella<br />

splen<strong>di</strong>da illustrazione da noi seguita, penso che L'analogia <strong>di</strong> <strong>in</strong>nesto non sia<br />

espressa troppo attentamente, per questo non è prudente voler <strong>di</strong>re, all'<strong>in</strong>fuori<br />

<strong>di</strong> qualche precisazione, che il Cristo è "<strong>in</strong>nestato" nel vecchio ceppo. Ma quale<br />

parabola può descrivere adeguatamente il miracolo della nuova creazione? (Ed.).<br />

Visitai, un giorno, a Fuk<strong>in</strong>, un uomo proprietario <strong>di</strong> un frutteto <strong>di</strong> « Longien »<br />

(2). Possedeva qualche cent<strong>in</strong>aio <strong>di</strong> ettari <strong>di</strong> terreno e circa trecento alberi<br />

fruttiferi. Gli domandai se quegli alberi erano stati <strong>in</strong>nestati oppure se erano<br />

piante naturali. « Pensate », mi <strong>di</strong>sse « che sprecherei la mia terra non<br />

coltivando alberi <strong>in</strong>nestati? Che valore potrei sperare <strong>di</strong> ottenere con alberi<br />

naturali? » . Gli domandai, allora, <strong>di</strong> spiegarmi il proce<strong>di</strong>mento dell'<strong>in</strong>nesto,<br />

ciò che fece volentieri. « Quando un albero ha raggiunto una certa altezza,<br />

taglio la sommità e gli faccio l’<strong>in</strong>nesto », mi <strong>di</strong>sse. Poi, accennandomi un<br />

albero, cont<strong>in</strong>uò: « Vedete quell'albero? Io lo chiamo "albero-padre" perché<br />

tutti gli <strong>in</strong>nesti necessari agli altri alberi vengono da questo. Se gli altri<br />

alberi fossero stati abbandonati semplicemente al loro sviluppo naturale, i loro<br />

frutti non avrebbero che la grossezza <strong>di</strong> un lampone e sarebbero fatti<br />

essenzialmente <strong>di</strong> una buccia spessa, e <strong>di</strong> semi. Questo albero, dal quale vien<br />

tolto l’<strong>in</strong>nesto per tutti gli altri, produce un frutto gustoso della grossezza<br />

<strong>di</strong> una prugna, con una superficie f<strong>in</strong>e, dal piccolo seme, e naturalmente tutti<br />

gli alberi <strong>in</strong>nestati producono un medesimo frutto ». « Come può avvenire questo?<br />

» domandai. « Prendo semplicemente un po' della natura <strong>di</strong> questo solo albero per<br />

trasmetterla agli altri » mi spiegò. « Faccio un <strong>in</strong>taglio nell'albero selvatico<br />

e vi <strong>in</strong>serisco un elemento <strong>di</strong> quello buono. Qu<strong>in</strong><strong>di</strong> lo lego e lo lascio crescere<br />

». « Ma come cresce? » domandai. « Non lo so » rispose, « ma cresce ». In<br />

seguito egli mi fece vedere un albero che produceva piccoli, miseri frutti da un<br />

vecchio tronco, sotto l’<strong>in</strong>nesto, mentre un ricco frutto succulento cresceva dal<br />

nuovo tronco, sopra l’<strong>in</strong>nesto. « Ho lasciato i vecchi germogli col loro frutto<br />

<strong>in</strong>utile per <strong>di</strong>mostrare la <strong>di</strong>fferenza », <strong>di</strong>sse.<br />

(2) Il "Long-Ien" (Euforia Longana) è un albero orig<strong>in</strong>ario della C<strong>in</strong>a. Il suo<br />

frutto è grosso come un'albicocca ed ha il nocciolo rotondo, una buccia simile a<br />

carta secca, bruno chiaro, polpa deliziosa, bianca simile all'uva. Si mangia<br />

fresco e secco ed i C<strong>in</strong>esi l’apprezzano per il suo valore nutritivo (N. E.).<br />

« Da questi potete vedere il valore dell'<strong>in</strong>nesto. Capite ora la ragione per la<br />

quale non ho coltivato se non alberi <strong>in</strong>nestati? ».<br />

Come può un albero produrre il frutto <strong>di</strong> un altro? Come può un albero selvatico<br />

produrre buoni frutti? Soltanto con l’<strong>in</strong>nesto. Soltanto se si trapianta <strong>in</strong> lui<br />

la <strong>vita</strong> <strong>di</strong> un albero buono. Ma se un uomo può <strong>in</strong>nestare il ramo <strong>di</strong> un albero <strong>in</strong><br />

un altro albero, <strong>Dio</strong> non può prendere la <strong>vita</strong> del suo Figliuolo ed <strong>in</strong>nestarla <strong>in</strong><br />

noi?

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!