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8 // SPECIALE SAPORI
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// bLECS
Quelle ‘toppe’ che rendono
ricco il menu tradizionale
Al dubbio su cosa proporre
a una tavolata di
amici mettiamoci una
toppa. Anzi, tante toppe. Prima
ancora che in Friuli arrivasse la
pastasciutta, diffusasi con la prima
guerra mondiale dalle truppe
dell’esercito sabaudo, uno dei
primi più frequenti sulle tavole
friulane delle feste erano i blecs,
che in marilenghe hanno diversi
significati, tra i quale appunto
pezza o toppa. L’origine del nome
deriva, probabilmente, dalla forma
di questi maltagliati. Dalla
forma irregolare, sfoglia sottile,
sono preparati con un impasto
semplice e rustico e, poi, conditi
con diversi tipi di sugo.
In sostanza, si tratta di una
pasta all’uovo. La ricetta base,
infatti, prevede farina di grano
e uova, ma a renderli particolati
è, nella versione tradizionale,
l’aggiunta di grano saraceno.
Il sarasin non è un cereale, ma
una pianta della famiglia delle
graminacee originaria dell’Asia e
introdotta in Europa nel medioevo.
Proprio in quel periodo ebbe
Prima dell’arrivo degli italici spaghetti,
rappresentavano la pastasciutta delle
feste friulane: ecco i maltagliati all’uovo
che, grazie alla ruvidità del grano
saraceno, catturano tutti i sughi
/ / La ricetta
Blecs cun lujanie e puâr
Ingredienti (per 4 persone): 2 uova, 100 grammi di semola, 100
grammi di farina 00, 1 porro, 2 salsicce, panna fresca.
Preparazione: si prepara la pasta che
viene tirata e tagliata a quadratini
di 2,5 centimetri di lato.
Si sbriciolano le salsicce e
si fanno rosolare. Si taglia
il porro a striscioline e si
unisce alle salsicce. Si aggiunge
la panna. Quando la
pasta è cotta si mette nella
padella con il sugo pronto e
si fa amalgamare bene il tutto.
Alla fine due bei giri di pepe
nero prima di servire in tavola.
Agriturismo “Tinello di Sant’Urbano” - via Ventiquattro Maggio, 30
Prepotto - Telefono: 0432 713080
Conditi
con burro fuso
e ricotta
affumicata,
oppure con ragù
di carne:
di gallo, di oca,
oppure
di selvaggina
grande diffusione, specie nelle
vallate alpine, in quanto è una
pianta che si adatta ai terreni poveri
e marginali, salvo essere stata
poi soppiantata da altre colture,
in particolare il granoturco. È,
però, oggi in corso una sua riscoperta,
in quanto è ricco di amidi
semplici, senza quindi il glutine,
risultando di fatto assimilabile
da chi è affetto da celiachia e, più
in generale, è più digeribile dallo
stomaco anche del normale consumatore.
Inoltre, la ruvidità delle
paste con grano saraceno è oggi
molto alla moda, oltre ad avere un
indubbio vantaggio gastronomico
catturando molto bene i sughi.
Allo stesso scopo, alcuni locali o
anche piccoli pastifici hanno iniziato
a utilizzare la farina di mais
aggiunta a quella di frumento.
Nei ricettari etnografici della
Carnia, si ricorda come i blecs
venissero, normalmente, conditi
semplicemente con strutto, oppure
in via eccezionale con burro
fuso e ricotta affumicata. Ancora
oggi, quest’ultima soluzione è tra
le più frequenti, ma al ristorante