Diritti e Servizi - Ricerca senza dimora
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Tematica<br />
PERSONE SENZA DIMORA<br />
E DIRITTO ALLA SALUTE<br />
Raffaele Gnocchi - Pedagogista Caritas Ambrosiana - Milano.<br />
L’insieme delle persone <strong>senza</strong> <strong>dimora</strong><br />
è considerato da molti come un gruppo<br />
di soggetti sostanzialmente eterogeneo<br />
e multiforme, le problematiche<br />
di cui inoltre sono portatori incrementa,<br />
peraltro, questo livello di percezione.<br />
Il risultato di questo e altri processi<br />
conducono a forme sempre più evidenti<br />
di marginalizzazione ed esclusione<br />
da tutti i percorsi di relazione e<br />
godimento dei diritti di cui ogni persona<br />
è portatrice.<br />
Ci accingiamo a condurre un breve<br />
percorso di analisi dei diritti delle persone<br />
<strong>senza</strong> <strong>dimora</strong> in rapporto al tema<br />
della salute con l’auspicio che le forme<br />
di supporto e ausilio, ad un tema<br />
così importante, siano debitamente<br />
percepite come imprescindibili, sia da<br />
chi propone ed è chiamato a disporre<br />
interventi sanitari pubblici, sia da chi<br />
è chiamato ad agevolare il loro utilizzo<br />
in una logica di supporto; non vogliamo<br />
però dimenticare le persone<br />
gravemente emarginate stesse affinché<br />
riconoscano i loro diritti e li possano<br />
esercitare con piena responsabilità.<br />
Una prima questione sottesa all’argomento<br />
in esame riguarda la stessa nozione<br />
di diritto. Più volte citato e richiamato<br />
per riaffermare priorità e urgenze<br />
ha da essere necessariamente<br />
declinato in rapporto al tema della persona<br />
che noi definiamo 1 gravemente<br />
emarginata ossia priva di risorse materiali<br />
ma anche di quelle relazionali<br />
fra loro aggrovigliate in un cumulo dif-<br />
40<br />
ficilmente gestibile. Prendendo spunto<br />
dalla Dichiarazione Universale dei <strong>Diritti</strong><br />
Umani (ONU, Parigi, 10 Dicembre<br />
1948) 2 ma anche dal dettato costituzionale<br />
3 siamo resi partecipi di un<br />
chiaro orientamento di natura storico<br />
antropologico teso ad affermare il valore<br />
imprescindibile della persona nella<br />
sua unicità storica. Tale affermazione<br />
rimane peraltro disattesa nel confronto<br />
con modelli e stili di governo<br />
sviluppatisi nel corso della storia contemporanea<br />
e diffusi nell’attuale società.<br />
Metodologicamente è necessario, oltre<br />
che opportuno, delimitare la riflessione<br />
al solo territorio nazionale peraltro<br />
sottoposto a spinte devoluzionistiche<br />
che potrebbero, nel prossimo futuro,<br />
concorrere a ridefinire ulteriormente<br />
in chiave locale il panorama dei diritti<br />
di cittadinanza 4 .<br />
La pericolosità di alcuni processi in<br />
atto è evidente; il tentativo di sostituire<br />
alla parola diritti un’altra locuzione<br />
come bisogni sposta radicalmente<br />
la prospettiva dell’intervento mutando<br />
il presupposto da necessità a possibilità<br />
accessoria.<br />
Questo può significare molte cose anche<br />
nella pratica quotidiana di garanzia<br />
del diritto alla salute; difatti predisponendo<br />
interventi a tutela delle situazioni<br />
di urgenza si opta coscientemente<br />
per una cura delle acuzie sanitarie,<br />
tralasciando un diritto al benessere<br />
inteso secondo un’accezione più