2 Consapevole
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Speciale Biodiversità<br />
è ancora stata fissata definitivamente<br />
dagli scienziati e le cifre<br />
che possiamo trovare nei vari<br />
testi e autori sono molto discordanti.<br />
In linea di massima possiamo<br />
azzardare un’ipotesi di questo<br />
tipo.<br />
In natura esistono:<br />
• 5.000 virus<br />
• 4.000 batteri<br />
• 70.000 funghi<br />
• 40.000 protozoi<br />
• 40.000 alghe<br />
• 250.000 piante<br />
• 45.000 animali vertebrati<br />
• 70.000 molluschi<br />
• 75.000 aracnidi<br />
• 950.000 insetti<br />
Ma secondo altre fonti e altri<br />
studi le cifre differiscono di<br />
molto. Ad esempio, si parla di<br />
1 o 1,5 milioni di specie per i<br />
funghi, di 500.000 specie per le<br />
alghe e addirittura da 8 a 100<br />
milioni di specie per gli insetti.<br />
Periodicamente vengono scoperte<br />
nuove specie.<br />
Solo in una zona orientale<br />
dell’Himalaya negli ultimi dieci<br />
anni (1998-2008) sono state<br />
scoperte 350 nuove specie, che<br />
rischiano di scomparire prima<br />
ancora di essere conosciute. In<br />
quella stessa zona, sono infatti a<br />
rischio di estinzione 10.000 specie<br />
vegetali, 300 di mammiferi,<br />
977 di uccelli, 176 di rettili, 105<br />
di anfibi e 269 pesci di acqua<br />
dolce (3).<br />
Quello che balza agli occhi di<br />
fronte a queste cifre è comunque<br />
la ricchezza stupefacente<br />
della vita sul pianeta, risultato<br />
di 3,5 miliardi di anni di evoluzione.<br />
Miliardi di anni che stiamo<br />
vanificando in pochi decenni di<br />
distruzione pianificata a ritmo<br />
da catena di montaggio.<br />
20 <strong>Consapevole</strong><br />
L’olocausto<br />
silenzioso: i numeri<br />
La perdita della biodiversità<br />
si ha quando una specie o una<br />
parte del suo patrimonio genetico<br />
o un ambiente naturale<br />
scompaiono per sempre. Le attività<br />
umane, dirette o indirette,<br />
sono a oggi il massimo fattore<br />
di scomparsa di specie viventi<br />
sulla Terra.<br />
Nell’ultimo Living Planet Report<br />
(2008) il WWF denunciava la<br />
perdita, negli ultimi trent’anni,<br />
del 30% di tutte le specie del<br />
pianeta (il 51% delle specie tropicali,<br />
il 33% di quelle terrestri,<br />
il 35% di quelle di acque dolci<br />
e il 14% di quelle marine). Il<br />
tasso di estinzione odierno è fra<br />
le 100 e le 1.000 volte superiore<br />
al tasso naturale, ossia a quello<br />
senza interferenza umana.<br />
Dalle “Liste Rosse” dell’IUCN<br />
(Unione mondiale per la conservazione<br />
della natura) (4), la<br />
più importante fonte di studio<br />
e classificazione delle specie<br />
viventi in via d’estinzione,<br />
apprendiamo che su un totale<br />
di 47.677 specie studiate, circa<br />
17.291 (il 36%) sono minacciate<br />
di estinzione. Di queste, 875<br />
specie (circa il 2%) sono già<br />
estinte o estinte allo stato selvatico<br />
in natura. Sono inoltre<br />
minacciati il 21% dei mammiferi,<br />
il 30% degli anfibi, il 12%<br />
degli uccelli, il 28% dei rettili, il<br />
37% dei pesci di acqua dolce, il<br />
35% degli invertebrati e, ancor<br />
più angosciante se lo può essere,<br />
il 70% delle piante.<br />
Il professor Norman Myers,<br />
esperto di biodiversità all’Università<br />
di Oxford, ha affermato:<br />
«La perdita rapida di biodiversità<br />
a cui stiamo assistendo, se<br />
non contrastata, sarà la più<br />
grande in 65 milioni di anni<br />
di vita del pianeta e potrebbe<br />
essere come le sei estinzioni<br />
di massa dell’intera storia<br />
della Terra. La speranza è rappresentata<br />
da una strategia di<br />
conservazione che tuteli i “punti<br />
caldi della biodiversità” nel<br />
mondo, ovvero le 34 aree con<br />
eccezionali concentrazioni di<br />
specie animali e vegetali che si<br />
trovano di fronte a una grave<br />
minaccia di scomparsa degli<br />
habitat naturali. Alcuni di questi<br />
“punti caldi” contengono gli<br />
Il tasso di estinzione odierno delle<br />
specie e degli ambienti naturali è fra<br />
le 100 e le 1.000 volte superiore al<br />
tasso naturale, ossia a quello senza<br />
interferenza umana<br />
ultimi habitat per almeno metà<br />
delle specie di flora e due quinti<br />
delle specie di fauna confinate<br />
in meno del 2% della superficie<br />
terrestre» (5).<br />
Minaccia uomo<br />
Ma quali sono le attività umane<br />
causa di questi sfacelo?<br />
Vediamo le più importanti:<br />
• agricoltura intensiva e uso di<br />
pesticidi e fertilizzanti chimici;<br />
• cementificazione, urbanizzazione<br />
del paesaggio, costruzione<br />
di strade e ferrovie e<br />
disseminazione degli abitanti<br />
su territori vasti con conse-