2 Consapevole
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Speciale Biodiversità<br />
I prati permettono la vita a una<br />
ricchissima varietà di insetti, di uccelli,<br />
di mammiferi e di altri animali<br />
mentazione annuale e un bovino<br />
allevato in montagna, dove la<br />
produzione di foraggio è molto<br />
più contenuta, dovrebbe disporre<br />
di un’estensione territoriale<br />
molto maggiore. I dati relativi<br />
alle province autonome di<br />
Bolzano (Alto Adige-Sudtirolo)<br />
e di Trento (Trentino) evidenziano<br />
un rapporto bovini/superficie<br />
di prato disponibile, espressa in<br />
ettari, rispettivamente di 2,5 : 1<br />
e 7,5 : 1.<br />
Arido e senza fiori<br />
In Trentino-Alto Adige, regione<br />
in cui abito, le stalle, perlopiù di<br />
medie e grandi dimensioni, sono<br />
localizzate quasi esclusivamente<br />
26 <strong>Consapevole</strong><br />
in collina e in montagna, nelle<br />
aree in cui non è giunta la coltivazione<br />
intensiva del melo, della<br />
vite e di altri frutti. Qui, spesso<br />
per la scarsità di territorio da<br />
utilizzare per l’alimentazione<br />
del bestiame, i prati hanno perso<br />
pressoché ovunque la loro ricchissima<br />
biodiversità. Troppo<br />
spesso sono quasi privi di fiori,<br />
ne hanno in numero limitato e<br />
costituito da poche specie, o se<br />
ne hanno in abbondanza sono<br />
perlopiù costituiti da bianche<br />
ombrellifere, derivanti da superconcimazioni<br />
azotate. Molto più<br />
sovente le poche piante fiorifere<br />
non ombrellifere sono relegate<br />
nelle scarpate o nei pochi<br />
decimetri di terreno addossati<br />
ai confini delle proprietà, dove<br />
le destabilizzanti concimazioni<br />
non arrivano. I liquami e lo<br />
stallatico sono spesso cosparsi<br />
sul prato ancora in fase di compostazione,<br />
tanto che il fetore<br />
prodotto dalle loro esalazioni<br />
permane per giorni e si espande<br />
in vasti territori, rendendo l’aria<br />
irrespirabile.<br />
Di fronte a questo quadro si<br />
può tranquillamente affermare<br />
che la causa della scomparsa o<br />
della riduzione di molte specie<br />
fiorifere dai prati è imputabile<br />
soprattutto all’inadeguata fertilizzazione<br />
– che comprende un<br />
eccesso di stallatico e di liquami<br />
per di più non convenientemente<br />
compostati, a cui talvolta si<br />
aggiunge un ulteriore apporto<br />
di fertilizzante sintetico. Questa<br />
pratica produce momentanee<br />
variazioni di valori di pH nel<br />
terreno, le quali a loro volta<br />
incidono sulla presenza o meno<br />
di determinate specie fiorifere.<br />
Spesso, uscendo nei prati