2 Consapevole
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Speciale Biodiversità<br />
Per preparare i dischetti è<br />
necessario avere argilla fine, una bella e<br />
varia mistura di semi, e acqua<br />
mi di non aver sbagliato posto.<br />
L’uomo mi conferma che sono<br />
nel posto giusto. Seguiamo il<br />
nostro Virgilio barbuto che conduce<br />
a un tavolo in cui alcuni<br />
ragazzi stanno lavorando l’argilla:<br />
ci sono due ragazze argentine,<br />
un greco, un tedesco e un albanese,<br />
tutti sui 25-30 anni.<br />
Ci sediamo attorno al tavolo e<br />
iniziamo anche noi a produrre<br />
le “salsicce” di argilla, mentre<br />
l’uomo con la barba ci fa un po’<br />
di domande e si presenta.<br />
La natura lo sa<br />
Scopriamo che l’uomo è il<br />
signor Panos Manikis in persona.<br />
Panos ci racconta che dalla<br />
morte di Fukuoka è l’unica<br />
persona che cerca di diffondere<br />
44 <strong>Consapevole</strong><br />
nel mondo il metodo dell’agricoltura<br />
naturale. È molto preoccupato<br />
per quello che sta<br />
succedendo alla nostra cara terra<br />
ed è fermamente convinto che<br />
grazie all’agricoltura naturale<br />
sia possibile fare un grosso cambiamento,<br />
partendo dai deserti<br />
e dalle montagne. L’agricoltura<br />
naturale necessità di investimenti<br />
economici irrisori e ha la<br />
potenzialità di far crescere vegetazione<br />
su superfici inimmaginabili.<br />
Più creiamo biodiversità e<br />
strati diversi di vegetazione più<br />
miglioriamo il suolo, limitiamo<br />
l’erosione e aumentiamo la<br />
sinergia fra le piante.<br />
Ripetendoci i principi base<br />
dell’agricoltura naturale Panos<br />
ci racconta come la forza e l’ef-<br />
ficacia di questo metodo risieda<br />
nella sua filosofia profonda:<br />
l’uomo non sa nulla e dovrebbe<br />
comportarsi di conseguenza.<br />
Anche se studiamo per anni un<br />
terreno, la sua chimica, la sua<br />
struttura, non possiamo sapere.<br />
Questo metodo lascia che la<br />
natura sappia. Il nostro compito<br />
è quello di piantare i semi di più<br />
specie possibili e di lasciare che<br />
sia la natura a scegliere quali tra<br />
questi debbano crescere e germogliare<br />
e dove debbano farlo.<br />
Non è vero che esistono piante<br />
antagoniste, animali antagonisti,<br />
male erbe: tutto funziona in perfetta<br />
armonia se noi ci mettiamo<br />
nell’ottica del rispetto e del<br />
“non fare”. Le piante si aiutano<br />
reciprocamente e più c’è jungla<br />
più stanno bene. Ecco perché<br />
Panos cerca di junglificare la<br />
sua fattoria: per avere una jungla<br />
produttiva e il più possibile<br />
autosufficiente.<br />
Quando gli chiediamo se sia<br />
opportuno usare solo piante<br />
locali risponde che oramai al