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2 Consapevole

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Le confetture di<br />

frutti antichi<br />

Nespole, sorbe, giuggiole,<br />

kaki, pere volpine e mele<br />

decio: i frutti antichi sono<br />

un patrimonio tangibile di<br />

biodiversità. Fabrizia Bigoni<br />

dell’azienda agricola “Vivai<br />

Belfiore” ci insegna come<br />

conservarli preparando ottime<br />

confetture<br />

I frutti<br />

antichi hanno delle<br />

caratteristiche morfologiche,<br />

organolettiche e nutritive<br />

davvero uniche e particolari,<br />

che, con il nostro metodo di<br />

preparazione delle confetture,<br />

cerchiamo di mantenere il più<br />

possibile inalterate.<br />

I punti fondamentali da tenere<br />

presenti sono tre:<br />

1) utilizzo di frutta tagliata a<br />

pezzi ma non sbucciata per mantenere<br />

il necessario apporto di<br />

fibre;<br />

2) cottura breve in due tempi<br />

(un quarto d’ora con pochissima<br />

acqua quando è necessaria, e<br />

un quarto d’ora con lo zucchero)<br />

per consentire una minore<br />

dispersione di sali minerali e<br />

vitamine, e mantenere colori,<br />

profumi e sapori caratteristici<br />

che altrimenti verrebbero appiattiti<br />

dalla prolungata esposizione<br />

al calore;<br />

38 <strong>Consapevole</strong><br />

3) nessuna aggiunta di addensanti<br />

per rispettare la consistenza<br />

tipica del frutto in questione.<br />

Cosa occorre per<br />

la preparazione<br />

• Pentola in acciaio inossidabile<br />

• Passatutto<br />

• Ramaiolo<br />

• Pinza a manico lungo<br />

• 2 mestoli di legno<br />

• Catino a due manici in alluminio<br />

• Barattoli di vetro e relativi<br />

coperchi<br />

• Tovaglia di cotone bianca pulitissima<br />

• Panni di lana<br />

Tutta l’attrezzatura, anche se<br />

nuova, compresi barattoli e<br />

coperchi, deve essere sterilizzata<br />

facendola bollire nel catino a<br />

due manici con acqua abbondante,<br />

in modo da coprire bene ogni<br />

oggetto e con l’aggiunta di 3-4<br />

cucchiai di aceto, che durante<br />

la bollitura scioglierà il calcare<br />

lasciando le pareti dei recipienti<br />

limpidissime.<br />

Il tutto deve bollire allegramente<br />

per venti minuti.<br />

Dal momento in cui tutto è<br />

sterilizzato, non si devono più<br />

toccare con le mani gli oggetti<br />

Fabrizia Bigoni<br />

che verranno a contatto con la<br />

confettura.<br />

Tutti gli oggetti vanno tolti<br />

dall’acqua, con la particolare<br />

attenzione di prendere i barattoli<br />

con le pinze e di metterli subito<br />

a sgocciolare sulla tovaglia a<br />

bocca in giù, in modo da far<br />

loro perdere l’umidità grossolana.<br />

Subito dopo devono essere<br />

rigirati a bocca in sù, in modo<br />

che il vapore acqueo fuoriesca<br />

lasciandoli perfettamente asciutti.<br />

A questo punto si rigirano<br />

nuovamente all’ingiù, in modo<br />

che l’interno resti il più possibile<br />

incontaminato.<br />

Questa operazione andrebbe<br />

ultimata pochi minuti prima di<br />

invasare la confettura.<br />

Procedimento<br />

Se si tratta di mele, pere, susine,<br />

albicocche e pesche, laviamo<br />

la frutta, eliminiamo le parti<br />

dure come noccioli e semi, e la<br />

tagliamo a pezzi.<br />

Se invece si tratta di nespole,<br />

sorbe, uva e frutti minori, terremo<br />

la frutta un pochino in<br />

ammollo per poi cuocerla intera,<br />

eliminando i semi successivamente,<br />

con il passatutto.<br />

Una volta messa la frutta nella<br />

pentola, aggiungiamo un po’

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