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Nell - Consulenti del Lavoro

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Il Consiglio dei Ministri <strong>del</strong> 29 gennaio<br />

2004 ha approvato il testo<br />

<strong>del</strong>lo schema di decreto legislativo<br />

recante “Attuazione <strong>del</strong>la <strong>del</strong>ega per<br />

la razionalizzazione <strong>del</strong>le funzioni<br />

ispettive in materia di previdenza<br />

sociale e di lavoro, di cui all’art. 8<br />

<strong>del</strong>la L. 14 febbraio 2003, n. 30”;<br />

detto schema, ora all’esame <strong>del</strong><br />

Parlamento e <strong>del</strong>le parti sociali, prima<br />

<strong>del</strong>l’approvazione <strong>del</strong> decreto <strong>del</strong>egato,<br />

concerne, in modo particolare,<br />

il riassetto <strong>del</strong>la disciplina sulle funzioni<br />

ispettive in materia di previdenza<br />

sociale e di lavoro.<br />

Obiettivo <strong>del</strong>la <strong>del</strong>ega è quello di<br />

“ridefinire in modo organico la vigilanza<br />

in materia di lavoro, nonché di<br />

identificare l’ambito di intervento<br />

<strong>del</strong>le ispezioni”, che si prefigura<br />

“rivolto, più che alla repressione, alla<br />

prevenzione e promozione verso i<br />

destinatari <strong>del</strong>la disciplina <strong>del</strong> rapporto<br />

di lavoro, <strong>del</strong> trattamento economico<br />

e degli obblighi previdenziali”.<br />

Pur tenendo presente che il provvedimento<br />

potrebbe essere sottoposto a<br />

modifiche, esaminiamo sinteticamente<br />

il contenuto degli istituti più<br />

importanti, per soffermarci poi in<br />

modo specifico su un aspetto di particolare<br />

interesse per la categoria dei<br />

consulenti <strong>del</strong> lavoro e riservandoci di<br />

intervenire nuovamente sull’argo-<br />

Roberto DE LORENZIS<br />

r.<strong>del</strong>orenzis@ancl.it<br />

LAVORO<br />

Più prevenzione<br />

nella riforma <strong>del</strong>la vigilanza<br />

mento non appena sarà approvato il<br />

decreto.<br />

Analisi dei principali istituti<br />

Leggendo lo schema di decreto<br />

legislativo non possiamo non<br />

osservare come si intenda affidare<br />

al Ministero <strong>del</strong> welfare la vigilanza<br />

sul mondo <strong>del</strong> lavoro, attribuendo<br />

la titolarità <strong>del</strong> coordinamento<br />

di tutte le iniziative di contrasto <strong>del</strong><br />

lavoro sommerso e irregolare, di vigilanza<br />

in materia di rapporti di lavoro<br />

e, novità assoluta, “sui livelli essenziali<br />

<strong>del</strong>le prestazioni concernenti i<br />

diritti civili e sociali che devono essere<br />

garantiti su tutto il territorio nazionale”.<br />

Le funzioni di coordinamento e di<br />

razionalizzazione <strong>del</strong>le attività<br />

ispettive verranno affidate all’apposita<br />

Direzione Generale da istituirsi<br />

presso il Ministero <strong>del</strong> lavoro (art. 2),<br />

mentre le priorità degli interventi<br />

ispettivi da attuare saranno competenza<br />

esclusiva <strong>del</strong>la “Commissione<br />

centrale di coordinamento <strong>del</strong>l’attività<br />

ispettiva” (art. 3); la nuova organizzazione<br />

replica in ambito regionale,<br />

attribuendo ai dirigenti <strong>del</strong>le Direzioni<br />

regionali <strong>del</strong> lavoro il compito di<br />

coordinare l’attività di vigilanza<br />

mediante la concreta individuazione<br />

di linee operative, secondo le diretti-<br />

ve <strong>del</strong>la Direzione generale, e prevedendo<br />

anche a livello regionale una<br />

Commissione regionale di coordinamento<br />

<strong>del</strong>l’attività di vigilanza (art. 4).<br />

Al Direttore <strong>del</strong>la Direzione provinciale<br />

lavoro, secondo quanto previsto<br />

dall’art. 5, sentiti i Direttori provinciali<br />

<strong>del</strong>l’Inps e <strong>del</strong>l’Inail, è affidato il<br />

compito di “coordinare l’esercizio<br />

<strong>del</strong>le funzioni ispettive, fornire le<br />

direttive per la razionalizzazione <strong>del</strong>l’attività<br />

di vigilanza, evitare duplicazione<br />

di interventi, uniformare le<br />

modalità di esecuzione”. L’art. 6 precisa<br />

che le funzioni di vigilanza vengono<br />

affidate al “personale ispettivo<br />

in forza presso le Direzioni regionali e<br />

provinciali <strong>del</strong> lavoro”, personale al<br />

quale viene confermata la qualifica di<br />

ufficiale di polizia giudiziaria, mentre<br />

il successivo art. 7 ne specifica dettagliatamente<br />

i compiti:<br />

• vigilanza “ovunque sia prestata attività<br />

di lavoro”;<br />

• vigilanza sulla corretta applicazione<br />

dei contratti e degli accordi collettivi<br />

di lavoro;<br />

• chiarimento sulle norme sulla cui<br />

applicazione devono vigilare;<br />

• vigilanza sul corretto funzionamento<br />

<strong>del</strong>le attività previdenziali e assistenziali<br />

a favore dei prestatori d’opera<br />

compiute dalle associazioni<br />

professionali, ecc.;<br />

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