Nell - Consulenti del Lavoro

La sconfitta che abbiamo
subito, buon ultima, in
merito alla trasmissione
telematica alle Camere di
Commercio, non deve abbatterci
né provocare in noi sentimenti
di rivalsa nei confronti di
altri. Occorre rilanciare il ruolo dei
Consulenti del Lavoro con un programma
politico che, a partire
dalla riforma delle regole di
accesso alla professione, esalti il
ruolo sociale della nostra
Categoria nel campo del lavoro e
della previdenza.
Proprio il campo previdenziale
vede oggi compatta
l’AdEPP nel contestare
l’intenzione del Governo, contenuta
nel maxi emendamento alla
delega sulla previdenza, di equiparare
la previdenza pubblica
con quella, da otto anni privatizzata,
dei liberi professionisti.
Tuttavia il merito della questione
– requisiti di accesso, previdenza
complementare, totalizzazione,
assistenza sanitaria integrativa
- passa in secondo piano di
fronte alla richiesta forte di mantenimento
dell’acquisita autonomia
delle Casse, opportunamente
controllata dagli Organi
centrali.
Non è accettabile che si
torni indietro con l’imposizione
dall’esterno di
regole che, probabilmente valide
per sistemi che da anni hanno
manifestato deficit importanti,
mancano di coerenza con
impianti contributivo-previdenziali
che vengono costantemente
monitorati e adeguati. A tale
proposito, nelle scorse settimane il
Consiglio di Amministrazione
dell’Enpacl ha varato un documento
contenente i macro obiettivi da
raggiungere nel corso dell’attuale
consigliatura. Obiettivi, come sempre
finalizzati ad ampliare e migliorare
il servizio reso ai Colleghi, la
cui realizzazione prevede singole
fasi annuali.
La capacità programmatoria,
alla lunga, risulta sempre
vincente sulla continua
rincorsa dei fattori contingenti.
Il primo obiettivo riguarda proprio
l’attuale sistema pensionistico
della Categoria. Il 2004 è
l’anno del bilancio tecnico triennale
che opererà una proiezione
per i prossimi quindici anni. Una
prima stesura sarà disponibile
già nelle prossime settimane e ci
permetterà di valutare la tipologia
di un eventuale intervento
riformatore che tenga conto
delle mutate esigenze dei
“
re meglio agli Associati il patrimonio
dell’Ente, saranno alcuni
dei risultati che aspiriamo a raggiungere.
La nostra Cassa è tuttora
l’unico Ente di previdenza
in Italia certificato in
Qualità, oggi in base alla nuove
norme “Vision 2000”. La validità
del Sistema Qualità è stata
peraltro verificata dal DNV proprio
alla fine del mese scorso. La
nostra Categoria si è posta l’impegno,
altamente sociale, di diffondere
presso le aziende assistite
la certificazione in base alle
SA 8000, ormai prese a riferimento
– soprattutto all’estero –
da parte di quelle organizzazioni
che intendono denotarsi per una
conduzione aziendale che sap-
LA NOSTRA CASSA
È L’UNICO ENTE DI PREVIDENZA
IN ITALIA CERTIFICATO IN QUALITÀ ”
Consulenti del Lavoro, soprattutto
per garantirci nel tempo
una pensione adeguata e “su
misura”.
Il versante comunicativo è il
secondo ambito di intervento
individuato. La comunicazione,
d’altronde, ha assunto nella
società moderna un valore sempre
più importante fino a diventare
fattore strategico. Rilanciare
la rivista di Categoria e il sito
web dell’Ente, ottimizzare le
pubblicazioni periodiche e le
funzioni – sempre più utilizzate –
dei “Servizi Enpacl On-Line”,
rafforzare il rapporto sul territorio
tra Ente e Iscritti attraverso lo
“Sportello Enpacl”, far conosce-
pia coniugare efficienza, eccellenza
dei risultati ed eticità dei
comportamenti. L’Enpacl si
impegnerà per ottenere anche
tale ulteriore certificazione: sarà
così, per i Colleghi, un valido
attestato di impegno concreto in
questa direzione.
La coralità delle voci, la sintonia
delle persone, devono
accompagnare un progetto
alto che elevi la professione
di Consulente del Lavoro ad
un ruolo sociale di primo ordine,
nel quale si dissolva la difesa
strenua dell’oggi e si manifesti
un orizzonte nuovo, al quale
possano guardare con fiducia le
giovani generazioni.
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