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14 P O L I T I C A<br />

Pos<strong>ch</strong>iavo - 14 giugno 2012 No. <strong>24</strong><br />

ELEZIONE DEL CONSIGLIO SCOLASTICO<br />

Pos<strong>ch</strong>iavoViva:<br />

«Facciamo scelte equilibrate»<br />

Domenica si elegge il Consiglio scolastico.<br />

Chi non avesse ancora compilato<br />

le s<strong>ch</strong>ede deve assolutamente<br />

prendere la penna e concretizzare la<br />

propria scelta! A livello locale il Consiglio<br />

scolastico è un’autorità molto<br />

importante. È responsabile per decine<br />

e decine di posti di lavoro. Quindi,<br />

amministra molti dei nostri soldi! Di<br />

conseguenza è essenziale <strong>ch</strong>e a gestire<br />

la scuola nel prossimo futuro vi<br />

siano persone competenti e provviste<br />

della necessaria esperienza.<br />

Per la frazione di Aino, Pos<strong>ch</strong>iavoViva<br />

propone Angela Crameri-<br />

Tis<strong>ch</strong>hauser (principale), <strong>ch</strong>e da ormai<br />

quattro anni, quale presidente<br />

del Consiglio scolastico, è la prima<br />

responsabile della scuola. L’espe-<br />

VOTAZIONI FEDERALI DEL 17 GIUGNO<br />

Partito Socialista: 3 volte No<br />

No all’iniziativa popolare<br />

«Accesso alla proprietà<br />

grazie al risparmio per<br />

l’alloggio»<br />

Come il Governo grigionese,<br />

an<strong>ch</strong>e il Partito Socialista<br />

raccomanda di votare No a questa<br />

iniziativa <strong>ch</strong>e riduce sensibilmente<br />

le entrate statali per privilegiare <strong>ch</strong>i<br />

guadagna di più e può permettersi di<br />

risparmiare 20’000 fran<strong>ch</strong>i all’anno<br />

per pagarsi la casa.<br />

No all’iniziativa popolare «Per il<br />

rafforzamento dei dirtti popolari in<br />

politica estera»<br />

Rivendicare più diritti per il popolo<br />

non è sbagliato, ma la democrazia<br />

non dipende dalla quantità degli<br />

oggetti in votazione. Sottoporre i<br />

numerosi trattati internazionali –<br />

INIZIATIVA POPOLARE<br />

Accordi internazionali: decida il popolo<br />

Care concittadine,<br />

cari concittadini,<br />

già questo titolo,<br />

così sostengono taluni<br />

esponenti contrari all’iniziativa,<br />

tende a mettere i cittadini<br />

in una situazione di incompetenza<br />

disarmante! Non è così, anzi la popolazione<br />

svizzera oltre <strong>ch</strong>e essere sensibile,<br />

è saggia nelle scelte politi<strong>ch</strong>e!<br />

Prova ne sia la non adesione allo Spazio<br />

Economico Europeo nel 1992.<br />

Purtroppo i contrari di questa iniziativa<br />

usano tutti i possibili truc<strong>ch</strong>i<br />

per nascondere al popolo di cosa effettivamente<br />

si tratta! Scopriamolo<br />

subito! L’iniziativa sugli accordi internazionali<br />

non <strong>ch</strong>iede la luna. Chiede<br />

solo <strong>ch</strong>e gli accordi <strong>ch</strong>e comportano<br />

conseguenze significative per il nostro<br />

popolo, debbano essere sottoposti<br />

al giudizio di popolo e cantoni laddove<br />

essi ci costringessero a:<br />

– recepire il diritto estero e il diritto<br />

futuro ancora sconosciuto;<br />

– riconoscere i giudici e i tribunali<br />

stranieri;<br />

– effettuare pagamenti diretti all’estero<br />

unici nell’ordine di un miliardo<br />

di fran<strong>ch</strong>i o dei pagamenti<br />

ricorrenti di più di 100 milioni di<br />

PLD GRIGIONI: INDICAZIONI DI VOTO<br />

Sì all’iniziativa popolare<br />

«accesso alla proprietà grazie<br />

al risparmio per l’alloggio»<br />

Quanto all’iniziativasull’accesso<br />

alla proprietà,<br />

i diversi esponenti<br />

si sono espressi per un Sì <strong>ch</strong>e si è<br />

poi concretizzato nell’indicazione di<br />

voto.<br />

Relativamente al complicato referendum<br />

«Managed Care» si era tutti<br />

concordi sul fatto <strong>ch</strong>e per l’elettore è<br />

difficile avere una visione di insieme,<br />

laddove nuovamente la libera<br />

scelta del medico e le conseguenze<br />

dei pazienti, così come il non riscontrato<br />

interrogativo sui costi derivanti<br />

dal cambiamento di sistema, sono<br />

stati al centro della discussione, il<br />

<strong>ch</strong>e si è palesato an<strong>ch</strong>e nel risultato<br />

rienza accumulata durante l’ultima<br />

legislatura va ulteriormente valorizzata.<br />

Merita perciò di essere sostenuta<br />

con convinzione.<br />

Per la frazione del Borgo, il nostro<br />

movimento propone Franco Albertini<br />

(principale) e Daniela Costa-Olgiati<br />

(supplente). Franco Albertini<br />

proviene dal mondo della scuola e<br />

da anni è attivo nel campo del servizio<br />

sociale cantonale. Conosce la<br />

scuola dall’interno e, grazie alla sua<br />

formazione quale operatore sociale e<br />

alla sua attuale attività professionale,<br />

dispone dei punti di riferimento<br />

per valutarne obiettivamente pregi e<br />

difetti. Merita quindi tutto il nostro<br />

sostegno, come lo merita Daniela Costa-Olgiati,<br />

<strong>ch</strong>e da quattro anni è in<br />

carica quale supplente del Consiglio<br />

scolastico per la frazione del Borgo.<br />

Comitato di Pos<strong>ch</strong>iavoViva<br />

necessari in un mondo globalizzato<br />

come il nostro – a referendum obbligatorio<br />

an<strong>ch</strong>e quando sono accettati<br />

da tutte le forze politi<strong>ch</strong>e rappresenta<br />

un esercizio inutile. Il sistema attuale<br />

funziona bene e non va cambiato.<br />

No alla modifica della LAMAL<br />

L’idea delle cure integrate è buona,<br />

ma la proposta elaborata dal Parlamento<br />

non soddisfa le aspettative<br />

di qualità delle cure e non garantisce<br />

nemmeno di risolvere i problemi<br />

degli alti costi del sistema sanitario<br />

attuale. In Svizzera le reti di cura<br />

sono già presenti e si potranno sviluppare<br />

an<strong>ch</strong>e senza la riforma in<br />

votazione il 17 giugno.<br />

Partito Socialista Grigioni<br />

fran<strong>ch</strong>i.<br />

Tutto qui! Come potete costatare<br />

voi stessi di fronte a problemati<strong>ch</strong>e<br />

del genere, le quali toccano nel vivo<br />

i diritti del popolo, è nient’altro <strong>ch</strong>e<br />

rispettoso da parte delle nostre autorità<br />

sottoporre al popolo delle decisioni<br />

in merito. Poi, gli oppositori invocano<br />

perfino motivi di risparmio. An<strong>ch</strong>e<br />

questo è un motivo privo di fondamento,<br />

dato <strong>ch</strong>e l’invio del materiale<br />

di voto avviene in ogni caso; i costi<br />

supplementari per una s<strong>ch</strong>eda in più<br />

sono irrisori.<br />

Per noi cittadini, specialmente in<br />

questi tempi in cui la nostra «classe<br />

politica» è particolarmente remissiva<br />

nei confronti di istituzioni e organizzazioni<br />

estere e tende a fare concessioni<br />

inutili a scapito dei diritti popolari,<br />

è molto importante dare un <strong>ch</strong>iaro<br />

indirizzo! Noi siamo dell’avviso <strong>ch</strong>e<br />

mai come di questi tempi dobbiamo<br />

seguire il principio, secondo cui il cittadino<br />

deve esercitare un deciso controllo<br />

sulle autorità e non viceversa.<br />

Per questo raccomandiamo a tutti<br />

di dire Sì all’iniziativa «Accordi internazionali:<br />

decida il popolo».<br />

Elio Paganini,<br />

simpatizzante UDC Valpos<strong>ch</strong>iavo<br />

dell’indicazione di voto.<br />

Le indicazioni di voto sono le seguenti:<br />

– Iniziativa popolare «Accesso alla<br />

proprietà grazie al risparmio per<br />

l’alloggio», 59 a 3 (4 astensioni): Sì<br />

– Modifica della legge federale<br />

sull’assicurazione malattie («Managed<br />

Care»), 39 a 19 (3 astensioni):<br />

Sì<br />

– Iniziativa popolare «Per il rafforzamento<br />

dei diritti popolari in<br />

politica estera (accordi internazionali:<br />

decida il popolo)» (indicazione<br />

di voto attraverso la direttiva<br />

PLD): No<br />

Silvio Zuccolini<br />

VOTAZIONI FEDERALI DEL 17 GIUGNO<br />

UDC Valpos<strong>ch</strong>iavo: 2 Sì e 1 No<br />

In merito alle votazioni federali di<br />

domenica prossima desideriamo spiegare<br />

ai cittadini il nostro punto di vista<br />

sui tre progetti in votazione.<br />

Iniziativa popolare «Accesso<br />

alla proprietà grazie al risparmio per l’alloggio»: Sì<br />

Quest’iniziativa intende facilitare coloro <strong>ch</strong>e desiderano<br />

acquistare o costruire la prima proprietà abitativa.<br />

Si intende introdurre una deduzione fiscale sul reddito<br />

fino a 10’000.- fran<strong>ch</strong>i annui per il massimo di 10 anni.<br />

Per i coniugi è possibile una deduzione di 20’000.- fran<strong>ch</strong>i<br />

annui. La sostanza accumulata sarebbe an<strong>ch</strong>’essa<br />

esente da imposta. Queste agevolazioni vanno a privilegiare<br />

in primo luogo le persone del ceto medio e lo scopo<br />

è quello di fare in modo <strong>ch</strong>e in Svizzera la quota di proprietari<br />

della prima abitazione possa aumentare. In riferimento<br />

alla nostra regione, l’accettazione il 12 marzo<br />

scorso dell’iniziativa sulle seconde case potrebbe causare<br />

la perdita di molti posti di lavoro nel settore edile<br />

ed artigianale. Siamo quindi del parere <strong>ch</strong>e un’iniziativa<br />

volta ad agevolare la costruzione o l’acquisto di prime<br />

case sia da sostenere an<strong>ch</strong>e sotto questo punto di vista.<br />

Iniziativa popolare «Per il rafforzamento<br />

dei diritti popolari in politica estera<br />

(accordi internazionali: decida il popolo!)»: Sì<br />

L’iniziativa, qualora venisse accolta, obbligherebbe le<br />

istituzioni federali a sottoporre al giudizio del popolo i<br />

trattati internazionali di una certa importanza. I criteri<br />

sono i seguenti:<br />

– trattati <strong>ch</strong>e impongono alla Svizzera l’adozione del diritto<br />

straniero o del diritto non ancora conosciuto;<br />

– trattati <strong>ch</strong>e obbligano la Svizzera a riconoscere tribunali<br />

e decisioni giudiziarie esteri;<br />

– trattati <strong>ch</strong>e impongono alla Svizzera il versamento<br />

all’estero di contributi una tantum superiori al miliardo<br />

di fran<strong>ch</strong>i o spese ricorrenti all’estero superiori ai<br />

100 milioni di fran<strong>ch</strong>i all’anno.<br />

Siamo del parere <strong>ch</strong>e sempre di più la Svizzera sia<br />

confrontata con trattati di importanza non indifferente.<br />

Sovente mi viene <strong>ch</strong>iesta un’opinione<br />

sui temi in votazione. Opinione<br />

<strong>ch</strong>e volentieri esterno, dicendo<br />

però <strong>ch</strong>e ogni faccia ha due medaglie<br />

e gli oggetti in votazione non<br />

fanno eccezione. Ad aspetti positivi<br />

si aggiungono aspetti negativi. Trovare<br />

il giusto bilancio tra questi poli<br />

è difficile e perciò aiuta certe volte<br />

an<strong>ch</strong>e osservare i comportamenti di<br />

<strong>ch</strong>i plaude al sì e di <strong>ch</strong>i perora il no.<br />

Per esempio sull’iniziativa popolare<br />

«Per il rafforzamento dei diritti<br />

popolari in politica estera (accordi<br />

internazionali: decida il popolo)»,<br />

sulla quale voteremo il prossimo 17<br />

giugno, è con grande perplessità <strong>ch</strong>e<br />

ho osservato la propaganda dei contrari.<br />

Politici conosciuti (consigliere<br />

e consiglieri agli Stati e al Nazionale)<br />

non hanno esitato a servirsi del<br />

simbolo della democrazia svizzera<br />

per eccellenza (la bandiera raffigurata<br />

sullo scudo in mano alla figura<br />

femminile <strong>ch</strong>e da sempre rappresenta<br />

la Svizzera) per combattere una<br />

proposta di maggior democrazia.<br />

Che ci piaccia o no, l’iniziativa in<br />

questione <strong>ch</strong>iede di portare davanti<br />

al popolo certi accordi bilaterali, invece<br />

di lasciarli decidere unicamente<br />

dall’Assemblea Federale; opera<br />

perciò in favore di più democrazia<br />

conferendo maggior competenza<br />

al popolo sovrano. Ora, prendere il<br />

simbolo di un valore (primordiale<br />

per la Svizzera tra l’altro) ed usarlo<br />

per combattere lo stesso valore è<br />

menzoniero e direi perfido. Per<strong>ch</strong>é<br />

pervertisce, tradisce una determinata<br />

idea, un determinato concetto.<br />

E <strong>ch</strong>e lo facciano i nostri massimi<br />

politici è preoccupante ed invita veramente<br />

a credere <strong>ch</strong>e sia necessario<br />

sottoporre maggiormente al popolo<br />

quegli accordi internazionali <strong>ch</strong>e<br />

verrebbero altrimenti votati a livello<br />

di Consigli Nazionale e degli Stati.<br />

Per<strong>ch</strong>é il sospetto a questo punto è<br />

<strong>ch</strong>e l’obiettivo Europa, ed internazionalità<br />

ad ogni costo, possa far decidere<br />

ciò <strong>ch</strong>e a vantaggio del nostro<br />

Paese proprio non è.<br />

Con questo atteggiamento si ritiene<br />

an<strong>ch</strong>e il popolo incapace di imparare<br />

dall’esperienza: è vero <strong>ch</strong>e non<br />

sempre ciò <strong>ch</strong>e viene accolto (o non<br />

accolto) in votazione popolare corrisponde<br />

al bene della Nazione. Ma è<br />

an<strong>ch</strong>e vero il contrario e non credo<br />

<strong>ch</strong>e oggi certe esperienze verrebbero<br />

ripetute, per<strong>ch</strong>é ci sono conoscenze<br />

ormai acquisite soprattutto a livello<br />

di accordi con l’estero. Non dimenti<strong>ch</strong>iamo<br />

i problemi lavoro, criminalità,<br />

inquinamento <strong>ch</strong>e, soprattutto<br />

nei territori di frontiera, ci «soffiano<br />

sul collo». Perciò dato <strong>ch</strong>e maggior<br />

democrazia non può danneggiarci<br />

(an<strong>ch</strong>e se i contrari all’Iniziativa<br />

dicono di sì ed impiegano ben 5<br />

milioni per farlo capire ai loro concittadini)<br />

io rimango dell’opinione<br />

<strong>ch</strong>e è meglio qual<strong>ch</strong>e votazione in<br />

VOTAZIONI FEDERALI DEL 17 GIUGNO 2012<br />

Tra dubbi e valori<br />

più piuttosto <strong>ch</strong>e accettare decisioni<br />

imposte – forse più «unilaterali» <strong>ch</strong>e<br />

«bilaterali» – dei nostri Parlamenti.<br />

Deve essere un imperativo per popolo<br />

e Cantoni per esempio, esprimersi<br />

in materia di quel diritto istituzionale<br />

<strong>ch</strong>e non può venirci dettato<br />

dall’estero. L’iniziativa lo vuole e<br />

an<strong>ch</strong>e noi dovremmo volerlo.<br />

An<strong>ch</strong>e l’iniziativa popolare «Accesso<br />

alla proprietà grazie al risparmio<br />

per l’alloggio» alla luce<br />

delle affermazioni di questi giorni<br />

del Consiglio Federale, secondo il<br />

quale per permettersi una casa propria<br />

sempre più cittadini intaccano<br />

le riserve della cassa pensione, arris<strong>ch</strong>iando<br />

di ritrovarsi poveri in<br />

vec<strong>ch</strong>iaia – cosa del resto vera – e<br />

perciò <strong>ch</strong>iede alle ban<strong>ch</strong>e di esigere<br />

più capitale proprio da <strong>ch</strong>i vuole<br />

avere un’abitazione propria, sembra<br />

essere tutt’altro <strong>ch</strong>e una brutta cosa.<br />

Infatti la strada <strong>ch</strong>e offre l’iniziativa<br />

in questione è quella dello sgravio<br />

fiscale per <strong>ch</strong>i decida di costruirsi<br />

una casa. Che in tal modo non si vedrà<br />

costretto a ricorrere a priori alla<br />

cassa pensione. Premetto di ritenere<br />

legittimo e da sostenere il desiderio<br />

di una casa propria <strong>ch</strong>e rappresenta<br />

un valore non solo materiale ma an<strong>ch</strong>e<br />

simbolico di unione, di appartenenza<br />

ad un territorio, ad una comunità;<br />

oggi più <strong>ch</strong>e mai necessario<br />

e <strong>ch</strong>e dovrebbe essere accessibile a<br />

tutti coloro <strong>ch</strong>e lo vogliono, mentre<br />

la statistica fa vedere per la Svizzera<br />

una percentuale molto bassa (39%)<br />

di proprietari di abitazioni. Con<br />

questo non voglio dire <strong>ch</strong>e non ci si<br />

possa sentire bene an<strong>ch</strong>e abitando<br />

in affitto.<br />

Lo sgravio fiscale <strong>ch</strong>e deriverebbe<br />

dall’applicazione di questa iniziativa,<br />

an<strong>ch</strong>e se apparentemente penalizzante<br />

delle finanze di Cantoni e<br />

Comuni, verrebbe compensato non<br />

solo da miglior bene comune, ma an<strong>ch</strong>e<br />

dai maggiori introiti derivanti<br />

dall’economia. L’esempio del Canton<br />

Basilea Campagna, l’unico <strong>ch</strong>e<br />

applica finora la modalità ri<strong>ch</strong>iesta<br />

da questa iniziativa, ci presenta comunque<br />

un cantone fiorente e benestante,<br />

ricco di opere pubbli<strong>ch</strong>e e di<br />

vita. Forse per questo il Parlamento<br />

Consiglio federale e Parlamento ritengono inutile il referendum<br />

obbligatorio. Noi sosteniamo il parere opposto<br />

con la motivazione <strong>ch</strong>e il coinvolgimento del popolo nei<br />

casi previsti dall’iniziativa è dovuto. Il popolo è capace<br />

di scegliere il proprio futuro e di prendere le decisioni<br />

strategi<strong>ch</strong>e. Invitiamo quindi la popolazione a sostenere<br />

con un convinto Sì quest’iniziativa.<br />

Modifica della legge federale sull’assicurazione malattie<br />

(«Managed Care»): No<br />

La modifica definisce i criteri per soddisfare il modello<br />

di cure integrate. Questo modello («Managed Care»)<br />

è già tutt’ora in funzione. Il Consiglio federale intende<br />

però ampliare questo modello affin<strong>ch</strong>é con il tempo il<br />

100% della popolazione aderisca al sistema. Per fare ciò<br />

si prevedono degli sgravi sui premi per <strong>ch</strong>i accetta questo<br />

modello assicurativo. Al contrario, <strong>ch</strong>i non accetta il<br />

modello deve subire un aumento dei premi della cassa<br />

malati. Per garantire lo sgravio a <strong>ch</strong>i aderisce, il modello<br />

prevede <strong>ch</strong>e l’assicurato non ha più la libera scelta del<br />

medico. Il cittadino potrà quindi scegliere una rete di<br />

medici, ospedali e farmacie e non potrà scegliere di volta<br />

in volta il proprio medico. Noi siamo del parere <strong>ch</strong>e<br />

questa limitazione della libertà di scelta del medico non<br />

sia favorevole al cittadino. È ovvio <strong>ch</strong>e, perlomeno per<br />

quanto riguarda i cittadini a basso reddito, questa legge<br />

impedisce loro di scegliere il medico o lo specialista di<br />

fiducia in quanto non possono permettersi premi onerosi.<br />

Inoltre non siamo convinti <strong>ch</strong>e questo modello porti a<br />

significativi risparmi non<strong>ch</strong>é miglioramenti del servizio<br />

nel settore sanitario.<br />

Consiglio scolastico<br />

Per quanto riguarda l’elezione del Consiglio scolastico<br />

vi invitiamo a sostenere Rosanna Crameri-Nesina nella<br />

Frazione Prada, Marco Betti nella Frazione Campiglioni<br />

e Arno Mar<strong>ch</strong>esi nella Frazione Aino, quali membri<br />

principali.<br />

Vi ringraziamo per il sostegno.<br />

I simpatizzanti UDC-Valpos<strong>ch</strong>iavo<br />

www.udc-valpos<strong>ch</strong>iavo.<strong>ch</strong><br />

federale non ha espresso nessuna<br />

raccomandazione di voto.<br />

L’ultimo oggetto in votazione, ma<br />

sicuramente non il meno interessante,<br />

è quello assai dibattuto delle reti<br />

di cura integrate, un cambiamento<br />

<strong>ch</strong>e premette la modifica della legge<br />

sull’assicurazione malattia, contro<br />

la quale modifica è stato impugnato<br />

il referendum. A questa modifica e<br />

cioè all’introduzione del cosiddetto<br />

«Managed Care» io dico decisamente<br />

no per diversi motivi. La libera<br />

scelta del medico rappresenta nel<br />

nostro Paese un diritto importante.<br />

Questo diritto nella forma oggi praticata<br />

risulta minacciato da questo<br />

cambiamento; oppure conservato<br />

solo a prezzo di maggior contribuzione<br />

da parte del paziente. Non<br />

solo sarà ri<strong>ch</strong>iesto un maggior contributo<br />

delle spese <strong>ch</strong>e superano la<br />

fran<strong>ch</strong>igia a <strong>ch</strong>i volesse continuare<br />

a scegliere liberamente il proprio<br />

medico, ma le casse malati potranno<br />

ri<strong>ch</strong>iedere an<strong>ch</strong>e un elevato premio<br />

d’uscita a <strong>ch</strong>i si fosse vincolato<br />

per tre anni ad una rete e volesse<br />

cambiarla. Quindi la «libera scelta»<br />

dipende unicamente dalle disponibilità<br />

finanziarie dell’individuo.<br />

Pronosticabile an<strong>ch</strong>e una maggior<br />

burocrazia <strong>ch</strong>e non porterà certo ad<br />

un contenimento dei costi sanitari.<br />

Tutto sommato non ci troviamo di<br />

fronte ad un cambiamento <strong>ch</strong>e potrà<br />

metterci al riparo dall’aumento dei<br />

premi delle casse malati ma certamente<br />

procurerà nuovi intoppi sul<br />

già tortuoso cantiere della sanità. A<br />

farne le spese potrebbe an<strong>ch</strong>e essere<br />

la qualità delle cure dato <strong>ch</strong>e le reti<br />

sottostanno a pressione budgetaria.<br />

Decade an<strong>ch</strong>e una certa tendenza<br />

alla concorrenza <strong>ch</strong>e potrebbe rendere<br />

il tutto più povero di idee e di<br />

progettualità. Insomma un esperimento<br />

da tralasciare: meglio sarebbe<br />

<strong>ch</strong>iedersi seriamente per<strong>ch</strong>é tante<br />

persone hanno bisogno di ricorrere<br />

a tanta «sanità». Un dato significativo:<br />

l’ospedale cantonale di Soletta –<br />

<strong>ch</strong>e sta lottando per un importante<br />

credito di rinnovo totale delle sue<br />

strutture – è il maggior datore di lavoro<br />

del Canton Soletta.<br />

Nicoletta Noi-Togni

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