DOLO EVENTUALE E COLPA COSCIENTE ... - giovanniolmi
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CAPITOLO II<br />
TEORIE SUL CONFINE FRA <strong>DOLO</strong> <strong>EVENTUALE</strong> E <strong>COLPA</strong><br />
<strong>COSCIENTE</strong><br />
SOMMARIO: 1. Teorie della possibilità e della probabilità. – 2. Teorie dell’“operosa volontà di evitare” e<br />
del “rischio schermato”: la sostituzione dell’elemento psicologico volitivo con una valutazione oggettiva<br />
della condotta e del rischio. – 3. La valorizzazione degli stati emozionali o affettivi. – 4. Teoria<br />
dell’accettazione del rischio. – 5. Teoria della previsione in concreto o in astratto della realizzazione<br />
del fatto tipico, valorizzazione del profilo intellettivo e rischi di configurazione di dolo in re ipsa. – 6. La<br />
valorizzazione della conoscenza del rapporto causale fra condotta e risultato lesivo e teoria della “con<br />
– coscienza”. – 7. Formule di Frank e teoria dell’“accettazione con approvazione in senso giuridico<br />
dell’evento”: la valorizzazione del profilo volitivo. – 8. La concezione dell’“accettazione del rischio”<br />
come elemento comune a dolo eventuale e colpa cosciente. La distinzione basata sulle modalità<br />
psicologiche di accettazione del rischio. – 9. La distinzione fra dolo eventuale e colpa cosciente sul<br />
piano oggettivo del rischio e la descrizione della responsabilità per dolo eventuale in base all’analisi di<br />
tre livelli: rischio peculiare doloso, elemento intellettivo ed elemento volitivo. – 10. Dolo eventuale e<br />
colpa cosciente in relazione agli elementi del fatto tipico diversi dall’evento e nei reati di mera<br />
condotta. – 11. Dolo eventuale e colpa cosciente nei reati di pericolo. – 12. Dolo eventuale e colpa<br />
cosciente in relazione ai reati omissivi. – 13. Questioni relative alla prova dell’elemento soggettivo –<br />
14. Rilevanza o irrilevanza del versari in re illicita? – 15. La tesi a sostegno della coincidenza<br />
sostanziale fra dolo eventuale e colpa cosciente, nonché dell’incostituzionalità dell’applicazione del<br />
dolo eventuale.<br />
1. Teorie della possibilità e della probabilità<br />
Le numerose teorie sull’individuazione del discrimen fra dolo eventuale e colpa<br />
cosciente sono perlopiù classificabili in base al grado di rilevanza che venga<br />
attribuito di volta in volta, e rispettivamente, all’elemento intellettivo, a quello volitivo<br />
o, nello specifico, all’esame inerente il livello psicologico del soggetto agente 152 : le<br />
teorie della possibilità e della probabilità sono riconducibili al paradigma della teoria<br />
della rappresentazione, conformemente alla quale soltanto l’azione potrebbe essere<br />
oggetto di rappresentazione e volontà, mentre l’evento, o comunque gli elementi del<br />
fatto tipico diversi dalla condotta materiale, potrebbero essere oggetto di sola<br />
rappresentazione, ma non di volontà – intendendosi per “volontà” un “impulso fisico<br />
ai nervi motori”, il quale necessariamente dovrebbe, quindi, avere ad oggetto solo il<br />
“movimento” umano o la “persistenza nello stato di quiete”, e non le conseguenze<br />
dell’azione 153 .<br />
Il modello prospettato dalla teoria della rappresentazione valorizza,<br />
evidentemente, il profilo intellettivo, a scapito dell’elemento volitivo: in effetti, le teorie<br />
della possibilità e della probabilità – riconducibili al paradigma della teoria della<br />
rappresentazione –, fondamentalmente, escludono la rilevanza di coefficienti volitivi.<br />
In linea di massima, è possibile fin da subito preannunciare che tali teorie non<br />
appaiano pienamente soddisfacenti ai fini della descrizione delle differenze fra dolo<br />
eventuale e colpa cosciente: la teoria della possibilità, in effetti, anche nella sue<br />
152 G. LATTANZI – E. LUPO, Codice penale. Rassegna di giurisprudenza e di dottrina, Milano,<br />
Giuffrè, 2010, Vol. II, 324.<br />
153 M. GALLO, Il dolo, 164 ss. e 214 ss.<br />
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